1. AVEVA RAGIONE ALBERTO MORAVIA: “QUANDO CAMMINA, LA SANDRELLI SPARGE SESSO” 2.E RISI: “SE AVETE FRETTA VIAGGIATE PIRELLI, SPARATE BERETTA, MASTURBATEVI SANDRELLI” 3. GINO PAOLI, CHE PER LEI SI È SPARATO UNA PALLOTTOLA AL CUORE: “STEFANIA HA UNA DOTE CHE POCHE PERSONE HANNO: DI ESSERE COME L’ACQUA. NIENTE LA CAMBIA, NIENTE LA PUÒ CAMBIARE. È PULITA. È UNA CHE NON HA NESSUNA SOVRASTRUTTURA. È QUELLA CHE È E BASTA, E LA COSA PIÙ STRAORDINARIA È DI RITROVARLA SEMPRE COSÌ” 4. E ROMA HA RESO OMAGGIO ALLA DIVINA CHE E’ PASSATA DA GERMI A TINTO BRASS, DAL QUEL CAPOLAVORO DI ‘’IO LA CONOSCEVO BENE’’ A “LA CHIAVE” SENZA FARE UN PLISSE’

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Omaggio a Stefania Sandrelli


Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia


1- IL CINEMA BRINDA A STEFANIA SANDRELLI
Claudia Alì per "Il Messaggero"

Serata d'onore per Stefania Sandrelli, icona del nostro cinema e dei nostri tempi, alla Casa del Cinema. Davanti ad un parterre di celebrità, registi e attori che hanno lavorato con lei, emozionata come fosse il suo primo premio, con lo sguardo sempre diretto al compagno Giovanni Soldati, ai figli Amanda e Vito, Stefania ieri ha ritirato il premio alla carriera, nell'ambito della XVII edizione del Roma Film Festival diretto da Adriano Pintaldi. Gianni Agnelli di lei diceva: «Marcello Lippi, il più bel prodotto di Viareggio solo dopo Stefania Sandrelli» e Alberto Moravia: «quando cammina, la Sandrelli sparge sesso».

A renderle omaggio, accolti dal press agent della Sandrelli Saverio Ferragina, tantissimi volti noti: Caterina D'Amico, l'ambasciatore di Francia Alain Le Roy, il direttore Marcello Foti. E ancora Lina Wertmuller, Giancarlo Giannini, Carlo ed Enrico Vanzina, Blas Rocha Rey, Lando Buzzanca, Massimo Giletti, Vittorio Sindoni, Giacomo Scarpelli, Alberto Tarallo e Marco Dentici.

E poco prima della soirée, sempre alla Casa del cinema, anche Angelo Quarti con il suo premio fotografico «Venice Movie Stars award», quest'anno con giuria presieduta da Rino Barillari, ha voluto rendere omaggio alla Sandrelli con la memorabile foto scattata al Lido con l'attrice sola davanti ad un plotone di fotografi.

2- STEFANIA SANDRELLI, È SEMPRE LEI E CI CREDI SEMPRE
Marco Giusti per il libro "Stefania Sandrelli - L'arte di essere donna curato da Adriano Pintaldi"

Non accade con tutti gli attori, grandi o piccoli che siano. Ma accade sempre quando guardi un film di Stefania Sandrelli. Basta un niente, un soffio della voce, uno sguardo e ti appare la freschezza, l'ingenuita', il non essere attrice della Sandrelli dei suoi primi film, di ‘'Io la conoscevo bene'', di ‘'Il federale'', ovviamente di Germi. E' una specie di miracolo che la accompagna da sempre. Assieme all'incredibile qualita' di adattarsi al cinema dei suoi registi.

Per cui, esattamente come capita a Marcello Mastroianni, non e' mai solo la Sandrelli, ma è la Sandrelli di Germi, quella di Pietrangeli, quella di Bertolucci, quella di Chabrol e quella ultrasexy di Tinto Brass. E, addirittura, diventa la Sandrelli di quel particolare film di quel particolare autore.

La Sandrelli della commedia all'italiana, di tutti i suoi autori da Scola a Virzì, ad eccezione di Dino Risi che, misteriosamente non l'ha mai diretta, e dei nostri autori più nouvelle vague. Credibile sempre, sempre lei e sempre diversa, ma anche sempre fresca e non attrice.

L'unica in grado di togliere peso a qualsiasi scena, di alleggerire portandoti in una dimensione naturale e spontanea. Uno dei suoi piccoli capolavori di recitazione meno noti è la campagna televisiva per il tumore al seno che colpisce le donne diretta dai fratelli Taviani con la fotografia di Vittorio Storaro. Nulla di più di un suo primo piano e di lei che parla. Può parlarti di qualsiasi cosa. E' sempre lei e ci credi sempre.

3. CITAZIONI CULT SU STEFANIA SANDRELLI
Dino Risi
Se avete fretta viaggiate Pirelli, sparate Beretta, masturbatevi Sandrelli.

Gianni Agnelli
Marcello Lippi il più bel prodotto di Viareggio, dopo Stefania Sandrelli.

Alberto Moravia
Quando cammina, la Sandrelli sparge sesso. E' una donna libera, una professionista sensibile e intelligente. Ma il suo vero fascino è nell'espressione mutevole del volto.

Mario Missiroli
La Sandrelli è forza tellurica di spirito della terra.

Lietta Tornabuoni
Un'attrice assolutamente naturale, d'una tale naturalezza da farla definire ai suoi inizi "cera molle", passiva, bell'indifferente, ribelle senza causa, laconica sino al mutismo, istintiva, pigra, abulica. Fotogenia strepitosa, animale cinematografico perfetto, estro, dicevano, ma poca intelligenza. Giudizio sbagliato, totalmente smentito da un percorso costante e intelligente; da una bravura versatile mostrata nei personaggi più differenti e sotto la direzione di registi di diversa qualità.

Gino Paoli
Stefania aveva ed ha una dote che poche persone hanno: di essere come l'acqua, di essere così. Stefania è Stefania, niente la cambia, niente la può cambiare. È pulita. Se non mi desse fastidio il termine direi pura. È una che non ha nessuna sovrastruttura. È quella che è e basta, e la cosa più straordinaria è di ritrovarla sempre così.

 

 

Vanzina Giannini Valentina Chiocchini Stefania Sandrelli premiata Stefania Sandrelli e Giancarlo Giannini Silvia Sadat Hosseini Stefania Sandrelli e Gianni Mina Sandrelli Giannini e Pintaldi Samantha Capitoni

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…