final fantasy vii remake

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - IL GRANDIOSO RITORNO DI “FINAL FANTASY VII REMAKE”, UNO DEI VIDEOGIOCHI PIÙ AMATI DI TUTTI I TEMPI - È UNA COLOSSALE OPERA POETICA E LUDICA ECO-PUNK, EPOPEA VIRTUALE EDUCATIVA SULLA LOTTA PER TUTELARE IL NOSTRO PIANETA - VIDEO

 

Federico Ercole per Dagospia

 

final fantasy vii remake

Vacilla il mio giudizio e si annulla ogni distanza critica tra realtà e simulazione quando vedo uscire dal vicolo buio la fanciulla dei fiori con i suoi gialli gigli, la osservo camminare ancora una volta, dopo più di venti anni, per le strade trafficate e quasi newyorchesi dei quartieri alti di Midgar, finché non affogo lieto, per pochi secondi, nelle acque verdi dei suoi grandi occhi dipinti da Tetsuya Nomura. Final Fantasy VII è tornato in forma novella per ora solo su PlayStation 4, e così io vi sono rientrato con naturalezza e commozione, sebbene dalle sue terre numeriche chi scrive e altri milioni di sognatori radicali -qui giocatori è riduttivo- non se ne sia davvero mai allontanato, perché dai migliori ricordi, siano essi esperienze, pagine di un libro, immagini di un film o come in questo caso di un videogame, non si va mai via, sono la nostra casa dentro.

 

final fantasy vii remake

Era un’operazione rischiosa realizzare di nuovo con l’ausilio delle moderne tecnologie un capolavoro così amato, il capolavoro eco-punk che nel 1997 confermò che il videogioco è la nuova manifestazione, e la più potente, dell’epopea. Ma Tetsuya Nomura, Yoshinori Kitase e gli altri artisti della Square-Enix sono riusciti non solo a restituirci titanizzata la bellezza a 32 bit, sci-fi e verista, degli antichi panorami digitali dell’originale e a confermare la statura letteraria dei personaggi, ma ad espandere, o meglio interpretare di nuovo, l’arte e la diegesi, persino la giocosità, di quella comunque inestinguibile settima fantasia finale.

 

final fantasy vii remake

Questa magnifica dilatazione ha richiesto un prezzo, perché Final Fantasy VII Remake racconta, in un viaggio che comunque dura quasi cinquanta ore, solo gli eventi che si svolgono nella tetra e abusata metropoli di Midgar, riservando il proseguo dell’avventura per uno, più probabilmente due  seguiti dall’ancora misteriosa data di uscita. Tuttavia non pensate che l’esperienza risulti parziale e deludente, perché chiunque abbia già amato questo mondo e persino i tanti che non vi hanno mai viaggiato, saranno travolti da una innocua, meravigliosa catastrofe di emozioni.

 

ECOTERRORISMO CONTRO IL SISTEMA

Torniamo a bombardare i reattori della Shinra, apoteosi malvagia di ogni multinazionale, qui anche al vertice governativo, rea di risucchiare il flusso vitale del pianeta per trasformarlo in energia utile a mantenere in efficienza l’apparato militare e industriale oltre che per garantire il benessere del popolo, solo di quello ricco che vive su gigantesche piattaforme che celano il sole ai poveracci dei bassifondi. Il respiro epico ed etico di una ribellione ecologica c’era già nell’originale ma qui risulta   ancora più profondo e necessario, andando ad interagire con il pensiero  di quella consapevole gioventù che si è lasciata ispirare da Greta Thurnberg.

 

final fantasy vii remake

Ci sentiamo subito in colpa per nostre azioni distruttive, perché creeranno vittime e rovina, percepiamo l’odio delle popolo. Tuttavia ciò che non sanno queste persone è che la nostra protesta è stata strumentalizzata dalla Shinra, così sfacelo e defunti si devono al subdolo intervento di questa. Può sembrare una reazione ipersensibile sentirsi in colpa per la sofferenza del popolo fittizio di una città virtuale, ma le persone che “esistono” per le strade, i vicoli e i ruderi di Midgar possiedono una vitalità e una presenza che le rendono plausibili più di tanti abitanti digitali in altri videogiochi.

 

final fantasy vii remake

E se questa massa è così vera, i personaggi principali assumono una dimensione ontologica che sconvolge e appassiona, esaltando i ricordi di chi già li conobbe e deliziando il neofita. Il gelido e confuso Cloud con la sua anamnesi emozionale, la più che sensuale, combattiva Tifa nel suo bar, l’enorme Barret con il suo braccio-cannone e la figlioletta Marlene, e la tenera, misteriosa Aerith con i suoi fiori sono caratteri elaborati con passione e rispetto per l’originale, animati con perizia artistica  rigorosa, diretti e sceneggiati con sapienza, accompagnati dalle musiche sublimi e dai leitmotiv di Nobuo Uematsu che sono legati ai loro personaggi in maniera indissolubile e profondissima.

 

Anche i caratteri secondari, buoni, malvagi o ambigui che siano possiedono una nuova tridimensionalità, un carisma che li distingue e li rende necessari alla narrazione e partecipi. Vedremo già anche Sephiroth, folle angelo al di là del bene e del male, l’antagonista più affascinante della storia dei videogiochi.

 

final fantasy vii remake

L’immagine metropolitana di Final Fantasy VII Remake è avveniristica, consunta e oscura, disegnata con un’estetica che ci rimanda alla Neo Tokyo di Akira, sospesa tra realismo “anime” e immaginario fantascientifico. Attraversiamo polverosi relitti di cantieri abitati da bestie pericolose, ascendiamo in una salita vertiginosa immense e pericolanti impalcature, percorriamo i ruderi di vacillanti autostrade dove vagano teppisti e robot impazziti, affondiamo nelle fogne, visitiamo le austere zone dei ricchi, rabbrividiamo tra i rottami spettrali di treni in disuso.

 

Le ambientazioni sono quasi sempre tetre  ma questo serve per esaltare i rari luoghi ameni, che risultano così struggenti per la loro improvvisa bellezza, come quando ci si avvicina alla casa di Aerith e osserviamo la prima vegetazione animare i bassifondi, fino al tripudio naturalistico di laghetti e floreale verzura all’esterno della sua dimora.

final fantasy vii remake

 

E poi c’è il Mercato Murato, policromatico ed eccessivo quartiere a luci rosse gestito dalla criminalità, eppure favoloso come ogni zona dove si celebra la notte e il vizio, quasi un paradiso anarchico se non fosse per l’ombra sconcia del boss che lo domina. Tuttavia in questo tempio dello svago ci sono luoghi intonsi dal crimine nella loro festosa purezza: qui si celebra il momento straordinario nel quale Cloud si deve travestire da donna; tra danze, canzoni gaie e risate vi è una celebrazione della grazia che va oltre vetuste barriere estetiche. Ci dicono, dopo averci abbigliato da donna: “ricordati che la bellezza trascende ogni genere”.

 

final fantasy vii remake

GIOCO DI RUOLO CON AZIONE E PENSIERI

Nell’originale i combattimenti sono a turni, quindi la strategia è fondamentale sebbene questi già risultassero a loro modo spettacolari, anche perché garantiscono il controllo diretto di ogni personaggio della compagnia. Nel remake invece gli scontri  sono in tempo reale e orientati verso l’azione, visionari con le loro coreografie marziali super eroiche ma plausibili. Controlliamo un solo personaggio per volta ma siamo costretti dalle necessità offensive e difensive a cambiarlo frequentemente per non affidarlo all’intelligenza artificiale e utilizzare al meglio le loro peculiarità uniche.

 

FINAL FANTASY VII REMAKE

Così possiamo esperire, godere e usare tatticamente tutti i caratteri disponibili, sentendoli “nostri” come nel gioco del ‘97. Il sistema di potenziamento dei personaggi, sempre legato alla magica Materia, risulta immediato e nel contempo riflessivo, anche decidere quale arma impugnare non è cosa banale o legata solo alle statistiche in maniera superficiale. Ci sonò modalità di difficolta diverse, ma non consigliamo quella più facile perché sebbene tenti di ripristinare un approccio ludico a turni mina invece lo spettacolo visivo dei combattimenti e penalizza il pensiero strategico necessario per vincere.

 

FANTASIA FINALE

Final Fantasy VII Remake è una colossale opera poetica, ludica  e tecnologica, inaspettata ma sperata, che giunge curativa e consolante, anche educativa ribadendo l’importanza definitiva di tutelare il nostro pianeta e di lottare per esso. Il rifacimento prosegue fedele, salvo qualche minimale variazione, restaurando la storia originale.

 

final fantasy vii remake

Fino all’ultimo capitolo. Qui, suscitando l’ira e il vituperio della comunità dei fan più duri e puri, c’è un imprevedibile, coraggioso, romantico cambiamento dell’intreccio originale, favorendo la possibilità che la storia che vivremo in futuro possa essere diversa e deviare in maniera drastica dal risaputo corso. Non credo, forse questo colpo di scena serve ad alimentare l’incertezza nel giocatore, amplificando l’interesse per una narrazione altrimenti già conosciuta che invece, spietata come la Katana infinita di Sephiroth o del fato scritto da parole e numeri, tornerà ad essere la stessa con tutta la sua tragedia.

 

FINAL FANTASY VII REMAKE

D’altronde, ci hanno già detto, siamo solo delle marionette e che ne possiamo contro la volontà del burattinaio? Inoltre, se qualcosa dovesse cambiare, ci resta il gioco originale, il cui ricordo e valore sempre attuale non saranno mai cancellati anche se la nuova settima fantasia si rivelerà altro. Non ci resta quindi che attendere, eroi fittizi sconvolti e speranzosi come Cloud e compagni, di continuare nei venturi abissi dell’ignoto questa sublime epopea.

Ultimi Dagoreport

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO