elon muskolini - mussolini duce fascista fascisti nazista saluto romano elon muskolini - meme by emiliano carli

CHE VUOLE FARE ELON MUSK? LA SCOMMESSA DEL MILIARDARIO KETAMINICO, CHE HA FONDATO UN PARTITO DESTINATO AL FALLIMENTO, SERVE SOLO A ROMPERE I COJONI A TRUMP. LA SUA STRATEGIA È QUELLA DEL GENERALE TEBANO EPAMINONDA, È CONCENTRARE TUTTE LE SUE ENORMI FORZE (400 MILIARDI DI DOLLARI) “IN UN PUNTO PRECISO”: UNA MANCIATA DI STATI ALLE MIDTERM. SE RIESCE A TOGLIERE LA MAGGIORANZA AL CONGRESSO AI REPUBBLICANI, HA VINTO – IL GUAIO È CHE, A DIFFERENZA DI TRUMP, MUSK NON CAPISCE GLI UMORI DEL POPOLO, SI ALIMENTA DALLA SUA “SETTA” DI FOLLOWER E PENSA CHE LA POLITICA SI POSSA FARE CON GLI ALGORITMI – IL “COATTO DELLA CASA BIANCA” SI DIVERTE A PROVOCARE L’EX DOGE: “IL PARTITO DI ELON CI AIUTERÀ”

TRUMP: IL PARTITO POLITICO DI MUSK CI AIUTERA'

donald trump elon musk

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 8 lug - "Credo che il partito politico di Musk ci aiuterà, i terzi partiti sono sempre stati positivi per me". Lo ha detto il presidente statunitense, Donald Trump, parlando del lancio di un partito politico da parte di Elon Musk.

 

 

2. COLPIRE DONALD NEI SEGGI IN BILICO IL PIANO MUSK PUNTA AL CONGRESSO

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/07/08/news/musk_americaparty_seggi_elezioni_midterm-424716903/

 

tweet del profilo x dell america party, il partito di elon musk 1

[…] Quando ha annunciato la creazione del suo "America Party",  […] Musk […] ha subito detto che […] non ha intenzione di correre a livello nazionale presentando candidati ovunque: «Basta concentrarsi su sue o tre seggi senatoriali e una decina alla Camera».

 

È davvero così, se l'obiettivo è fare il guastatore per rovinare l'esistenza di Trump, che ieri ha definito il partito di Musk «ridicolo». «Il terzo partito - ha spiegato - non ha mai funzionato: crea solo confusione».

 

meme su elon musk e donald trump nella tesla

Oggi il Gop ha una maggioranza di sei seggi al Senato, 53 a 47, e otto alla Camera, 220 a 212. Nella realtà però è ancora più precaria, a causa delle defezioni di alcuni dissidenti.

Infatti il voto sul "Big Beautiful Bill" è finito in parità al Senato, 50 a 50, richiedendo l'intervento del vice presidente Vance […], mentre alla Camera è passato con soli 4 voti, 218 a 214.

 

Se l'America Party riuscisse a conquistare 4 seggi al Senato, o quanto meno impedire ai repubblicani di confermare tutti i propri candidati, e 6 alla Camera, Trump perderebbe il controllo del Congresso.

 

tweet del profilo x dell america party, il partito di elon musk 5

Anche una sola aula basterebbe a paralizzare tutte le sue proposte di legge, rendendolo un'anatra zoppa il giorno dopo le midterm. Se poi i democratici riuscissero a riprendere la maggioranza alla Camera, insediando Hakeem Jeffries come nuovo Speaker, avrebbero anche la possibilità di lanciare inchieste a raffica sull'operato dell'amministrazione, incluso il terzo impeachment di Trump.

 

Se riprendessero il Senato, bloccherebbero tutte le nomine, giudiziarie e non. Musk dunque potrebbe puntare su due obiettivi: vincere con il suo partito un numero di seggi sufficienti per diventare l'ago della bilancia, oppure togliere al Gop i voti che gli farebbero perdere senatori o deputati per regalare la maggioranza ai dem.

 

La seconda ipotesi non sarebbe ideale, perché Elon non condivide la linea di Jeffries e compagni. Se però l'obiettivo principale è infilare un dito nell'occhio di Donald e paralizzarlo, entrambe le soluzioni funzionano.

 

Musk Trump

Secondo gli analisti, i seggi più a rischio al Senato sono cinque: Maine e North Carolina, occupati ora dai repubblicani; Michigan, New Hampshire e Georgia dei democratici. Per centrare il suo scopo Musk dovrebbe vincere questi cinque seggi, o comunque impedire al Gop di prenderli, e aggiungerne un altro.

 

Quelli più in bilico tra i repubblicani sembrano Ohio e Iowa, ma in caso di valanga anti trumpista potrebbero entrare in gioco anche l'Alaska e altri Stati. […]

 

2. MUSK IL TEBANO

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

[…] Elon Musk, ormai irretito dalla politica, con Tesla alle corde e l’impero spaziale sempre solido ma sotto attacco, nega di aver cambiato rotta e rilancia: già nel 2026 la Starship su Marte. Anche se fosse vero (assai improbabile) sarebbero missioni senza uomini a bordo.

Per un po’ di anni sul pianeta rosso scorrazzeranno solo i suoi robot Optimus.

 

[…]  Se andare a breve su Marte sembra impresa proibitiva, viste le esplosioni a ripetizione delle prime Starship sperimentali (ma SpaceX ci ha abituato a grandi recuperi), l’avventura di Musk nella giungla della politica appare ancora più problematica. Vorrebbe spazzare via repubblicani e democratici che nei meme pubblicati su X, la sua rete, descrive come un unico serpente a due teste. Ma sa di non avere quella forza e in un sistema costruito per essere bipartitico rischia l’irrilevanza.

tweet del profilo x dell america party, il partito di elon musk 6

 

Elon ha come Stella Polare la fisica e ragiona da ingegnere anche quando si occupa di politica, convinto che la gente non potrà ignorare l’evidenza di un Paese superindebitato che corre verso la bancarotta.

 

Ma, appassionato anche alla storia, sceglie, per spiegare la strategia che ha in mente, il modo in cui, 2400 anni fa, il generale tebano Epaminonda liberò la Grecia battendo l’immenso esercito di Sparta nella battaglia di Leuttra: «Una forza estremamente concentrata in un punto preciso» del fronte di guerra.

 

Dunque concentrare gli sforzi su tre collegi del Senato e su una decina di quelli della Camera per conquistare i pochi seggi necessari per togliere la maggioranza al partito repubblicano.

 

donald trump elon musk

Per fare cosa, ammesso che con tanti soldi, gli algoritmi e un programma rivolto soprattutto ai giovani, Elon riesca a strappare qualche seggio-chiave? A noi italiani non più giovani viene in mente la politica dei «due forni» con la quale Bettino Craxi riusciva ad avere un peso superiore a quello del suo, relativamente piccolo, Partito socialista. Ma il sistema elettorale Usa è molto diverso da quello italiano.

 

Il «marziano» Musk sulle orme di Ross Perot, un altro miliardario che 33 anni fa sfidò i due partiti maggiori? Perse e grazie a lui, un conservatore che tolse voti al repubblicano George Bush (padre), Bill Clinton divenne presidente.

 

tweet del profilo x dell america party, il partito di elon musk 3

A differenza di Perot, Musk non potrà mai correre per la Casa Bianca (è nato in Sudafrica). Più calzante il paragone con George Wallace: anche l’ex governatore democratico dell’Alabama, razzista, puntò alla Casa Bianca da indipendente nel 1968 dopo essere uscito dal partito che aveva promosso la legge sui diritti civili dei neri. Anche lui fu sconfitto ma, conquistando gli Stati del Sud, condannò per decenni i democratici ad essere minoranza in tutto il Mezzogiorno degli Stati Uniti.

 

Ammesso che riesca a danneggiare il presidente e il suo partito in modo altrettanto grave, cosa otterrà Musk, oltre a soddisfare il suo narcisismo e il suo desiderio di vendetta? Pensa di battere Trump facendo fronte comune con quei democratici che continua a descrivere come esseri abominevoli? Vuole davvero convincere il Congresso a tagliare due o tremila miliardi di dollari di spese? Alleandosi con chi, visto che il partito di Biden e Obama non è meno spendaccione di quello di Trump?

 

elon musk alla rotonda del campidoglio per il giuramento di donald trump foto lapresse

Spera che un presidente spaventato gli restituisca i sussidi e le agevolazioni che gli ha appena tolto? Improbabile che un leader abituato a fare terra bruciata arretri davanti al suo nemico giurato. Ma Tesla rischia davvero di scivolare verso la bancarotta più per errori industriali e l’avanzata cinese che per l’effetto Trump.

 

Forse Musk vuole scaricare le sue difficoltà, anche spaziali(«a che serve andare su Marte se poi l’America fallisce?» si è chiesto di recente) sulle spalle del presidente. Che magari è disposto a spazzare via Elon che giudica «uscito di senno», ma non vuole veder fallire una delle sette imprese-guida degli Usa.

 

donald trump peter thiel

Nove anni fa Peter Thiel, imprenditore-filosofo di Palantir, appoggiò Trump, dopo l’elezione lo seguì alla Casa Bianca puntando a una trasformazione tecnocratica dello Stato e quando il presidente lo mise alla porta, se ne andò in silenzio: confessò ai suoi amici di non aver capito i meccanismi della politica e smise di finanziarla.

 

Musk, per nulla filosofo e molto emotivo, è presuntuoso e istintivo. Simile, in questo, a Trump: due capibranco. Ma mentre Donald è populista, capisce gli umori, sa come procurarsi risultati immediati e ignora cinicamente le conseguenze negative di lungo periodo dei suoi atti, Elon si basa su una setta di followers e pensa di fare politica con gli algoritmi: ignorare il suo aspetto di «sangue e merda», per dirla con Rino Formica, rischia di costargli molto caro.

Elon Trump - Donald Musk - meme by sirio

 

Perché Trump sa essere spietato e, se minacciato seriamente (i tentativi di coinvolgerlo nel caso Epstein), può agire con brutalità, soprattutto ora che si è convinto di avere poteri assoluti e ha imparato a usare in modo spregiudicato anche quelli di perdono presidenziale.

america party il partito di elon musk tweet del profilo x dell america party, il partito di elon musk 2tweet del profilo x dell america party, il partito di elon musk 4elon musk e donald trump capital one washingtonamerica party – il nuovo partito di elon musk – immagine creata con iaELON MUSK FONDA IL PARTITO AMERICA PARTYamerica party il partito di elon musk

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