TELEFONINI D'EGITTO - "SCONTO" RAMADAN: I MUSULMANI ALLA WIND LAVORANO UN'ORA MENO - ATTUALMENTE NELL'AZIENDA DI SAWIRIS CI SONO OLTRE 200 TRA MANAGER E TECNICI EGIZIANI O ARABI - E SONO ANCHE PARTITI I CORSI AZIENDALI DI EGIZIANO.
1 - "SCONTO" RAMADAN - I MUSULMANI ALLA WIND LAVORANO UN'ORA MENO
Miska Ruggeri per "Libero"
E poi dicono che uno si fa musulmano. Non solo mogli quante ne vuoi e chiuse in cucina; non solo ragione a prescindere in qualunque. salotto radical-chic in nome del multiculturalismo; non solo possibilità di fare i propri comodi in casa come in trasferta alla faccia della reciprocità. Adesso si lavora anche di meno.
Accade alla Wind, dove già esistono corsi aziendali di egiziano e dove ieri i dipendenti (in rapida diminuzione per il piano di tagli in corso) hanno ricevuto, via e-mail e firmata dalla direttrice del personale Wafaa Lotaief, una circolare (la n. 812006), che prevede in occasione del mese sacro del Ramadan (il nono mese dell'anno secondo il calendario islamico caratterizzato dall'obbligo del digiuno diurno) un'ora di sconto, comunque retribuita, per chiunque voglia rispettare il precetto religioso.
Insomma, a partire da lunedì e per quasi 30 giorni, nelle quattro sedi di Milano, Mestre, Roma e Napoli, invece di iniziare alle 8.30, si può entrare in ufficio alle 9.30. Un fatto curioso, quasi di colore, che però si inscrive all'interno della sempre più marcata "arabizzazione" di Wind. Che, in tempi di scandalo Telecom, fornisce notevoli elementi di preoccupazione. Infatti, la Weather Investments spa, cioè la NewCo fondata dalla Orascom Telecommunication Holding del tycoon egiziano Naguib Sawiris e dall'Enel, che detiene in controllo di Wind e si appresta a entrare in Borsa, è sempre più in mano agli arabi.
Presidente e amministratore delegato è ovviamente Sawiris, direttore generale l'egiziano Emad Farid, direttore tecnico Tamer el Sadr, direttore commerciale Osama Bessada, direttore del personale appunto Wafaa Lotaief (nota per essersi presentata con il chador alle riunioni della direzione generale alla Magliana), direttore Business Development Assan Abdou, direttore finanziario Aldo Mareuse (residente al Cairo). Senza contare il direttore della rete fissa e di Internet Kaled Bishara, genero di Sawiris, e altre 200 persone tra manager e tecnici. Tutte con lo "sconto Ramadan". Prega di più e lavori di meno.
2 - COME SI DICE WIND IN EGIZIANO?
La polemica tra Prodi e Tronchetti Provera sul mantenimento dell'italianità di Telecom Italia è divampata in questi giorni su tutti i media. Vediamo però che succede oltre Telecom. E' appena circolata la nuova organizzazione della società Weather Investments SpA, la NewCo fondata dalla Orascom Telecommunication Holding di Sawiris e l'Enel, che detiene il controllo di Wind e che si appresta entro la fine dell'anno ad attivare le procedure per la quotazione alla Borsa di Milano. Presidente e AD è ovviamente il patron del gruppo, Naguib Sawiris, di passaporto e residenza egiziana; il Direttore Generale è Emad Farid, anche lui egiziano a tutto tondo; Direttore Tecnico Tamer el Sadr, anche qui c'è da scommetterci, residente al Cairo.
Ma c'è anche un Osama, nell'organizzazione della holding dell'operatore ex Enel: ovvero il Direttore Commerciale Osama Bessada, che ha uguale carica per le varie società del gruppo Orascom; il Direttore del personale è la velata Wafaa Lotaief, già riconosciuta dai dipendenti Wind della direzione generale alla Magliana di Roma dove si presentava alle riunioni con chador d'ordinanza, Direttore Business Development e CFO rispettivamente Assan Abdou e Aldo Mareuse, anche loro stabilmente residenti Al Cairo. Uomo forte interno alla controllata Wind, poi è Kaled Bichara o Bishara. Il doppio cognome del direttore della rete fissa e di internet dell'operatore ex-Enel, oltre che genero del tycoon egiziano Sawiris, dipende dal passaporto posseduto.
Pare infatti che per una condanna definitiva ottenuta dai tribunali Usa per truffa via web rimediata alla fine negli anni '90, Bichara non sia più ospite gradito in molti Paesi occidentali, ed anche in Italia ci sono volute fior di raccomandazioni per ottenere il permesso di soggiorno per lavorare in Wind. Quindi 2 passaporti, uno con Bichara e l'altro "pulito" con Bishara (tanto la pronuncia è uguale) per i road-show industrial-finanziari.
Unico italiano presente nell'organizzazione è il responsabile amministrativo Luigi Gubitosi, che schernendosi con i banchieri a cui presentava l'organizzazione ha dichiarato che il suo ruolo è quello di rappresentante dell'italianità all'interno del Gruppo, e che la sua figura è in netta crescita per il futuro, e che magari riuscirà a far cambiare idea al magnate egiziano Sawiris e a far quotare in Borsa direttamente Wind, che perlomeno ha la sede in Italia. Non sappiamo cosa succederà della vicenda del gruppo storico delle tlc italiane, ma certo per il resto, salvo qualche provvidenziale foglia di fico, per i colori nazionali non c'è da stare allegri.
Attualmente in Italia ci sono oltre 200 tra manager e tecnici egiziani o arabi e sono anche partiti i corsi aziendali di egiziano. Il tutto vale da domani. E la e-mail è stata mandata a tutti i primi livelli di management di Wind spa e Weather spa. I dipendenti sono attualmente 8000 in rapida diminuzione. infatti nei piani dell'azionista c'è una discesa a 6800 circa entro la fine del 2007. Entro la fine dell'anno usciranno altre 300 persone - fondamentalmente dall'area nord (Milano) nord-est (Mestre) - per arrivare a quota 900 in un anno. Giorni fa (anche l'altro ieri) le agenzie di stampa hanno riportato la preoccupazione dei sindacati (CGIL e CISL), e di rappresentanti dell'opposizione (Alemanno).
Dagospia 25 Settembre 2006
Miska Ruggeri per "Libero"
E poi dicono che uno si fa musulmano. Non solo mogli quante ne vuoi e chiuse in cucina; non solo ragione a prescindere in qualunque. salotto radical-chic in nome del multiculturalismo; non solo possibilità di fare i propri comodi in casa come in trasferta alla faccia della reciprocità. Adesso si lavora anche di meno.
Accade alla Wind, dove già esistono corsi aziendali di egiziano e dove ieri i dipendenti (in rapida diminuzione per il piano di tagli in corso) hanno ricevuto, via e-mail e firmata dalla direttrice del personale Wafaa Lotaief, una circolare (la n. 812006), che prevede in occasione del mese sacro del Ramadan (il nono mese dell'anno secondo il calendario islamico caratterizzato dall'obbligo del digiuno diurno) un'ora di sconto, comunque retribuita, per chiunque voglia rispettare il precetto religioso.
Insomma, a partire da lunedì e per quasi 30 giorni, nelle quattro sedi di Milano, Mestre, Roma e Napoli, invece di iniziare alle 8.30, si può entrare in ufficio alle 9.30. Un fatto curioso, quasi di colore, che però si inscrive all'interno della sempre più marcata "arabizzazione" di Wind. Che, in tempi di scandalo Telecom, fornisce notevoli elementi di preoccupazione. Infatti, la Weather Investments spa, cioè la NewCo fondata dalla Orascom Telecommunication Holding del tycoon egiziano Naguib Sawiris e dall'Enel, che detiene in controllo di Wind e si appresta a entrare in Borsa, è sempre più in mano agli arabi.
Presidente e amministratore delegato è ovviamente Sawiris, direttore generale l'egiziano Emad Farid, direttore tecnico Tamer el Sadr, direttore commerciale Osama Bessada, direttore del personale appunto Wafaa Lotaief (nota per essersi presentata con il chador alle riunioni della direzione generale alla Magliana), direttore Business Development Assan Abdou, direttore finanziario Aldo Mareuse (residente al Cairo). Senza contare il direttore della rete fissa e di Internet Kaled Bishara, genero di Sawiris, e altre 200 persone tra manager e tecnici. Tutte con lo "sconto Ramadan". Prega di più e lavori di meno.
2 - COME SI DICE WIND IN EGIZIANO?
La polemica tra Prodi e Tronchetti Provera sul mantenimento dell'italianità di Telecom Italia è divampata in questi giorni su tutti i media. Vediamo però che succede oltre Telecom. E' appena circolata la nuova organizzazione della società Weather Investments SpA, la NewCo fondata dalla Orascom Telecommunication Holding di Sawiris e l'Enel, che detiene il controllo di Wind e che si appresta entro la fine dell'anno ad attivare le procedure per la quotazione alla Borsa di Milano. Presidente e AD è ovviamente il patron del gruppo, Naguib Sawiris, di passaporto e residenza egiziana; il Direttore Generale è Emad Farid, anche lui egiziano a tutto tondo; Direttore Tecnico Tamer el Sadr, anche qui c'è da scommetterci, residente al Cairo.
Ma c'è anche un Osama, nell'organizzazione della holding dell'operatore ex Enel: ovvero il Direttore Commerciale Osama Bessada, che ha uguale carica per le varie società del gruppo Orascom; il Direttore del personale è la velata Wafaa Lotaief, già riconosciuta dai dipendenti Wind della direzione generale alla Magliana di Roma dove si presentava alle riunioni con chador d'ordinanza, Direttore Business Development e CFO rispettivamente Assan Abdou e Aldo Mareuse, anche loro stabilmente residenti Al Cairo. Uomo forte interno alla controllata Wind, poi è Kaled Bichara o Bishara. Il doppio cognome del direttore della rete fissa e di internet dell'operatore ex-Enel, oltre che genero del tycoon egiziano Sawiris, dipende dal passaporto posseduto.
Pare infatti che per una condanna definitiva ottenuta dai tribunali Usa per truffa via web rimediata alla fine negli anni '90, Bichara non sia più ospite gradito in molti Paesi occidentali, ed anche in Italia ci sono volute fior di raccomandazioni per ottenere il permesso di soggiorno per lavorare in Wind. Quindi 2 passaporti, uno con Bichara e l'altro "pulito" con Bishara (tanto la pronuncia è uguale) per i road-show industrial-finanziari.
Unico italiano presente nell'organizzazione è il responsabile amministrativo Luigi Gubitosi, che schernendosi con i banchieri a cui presentava l'organizzazione ha dichiarato che il suo ruolo è quello di rappresentante dell'italianità all'interno del Gruppo, e che la sua figura è in netta crescita per il futuro, e che magari riuscirà a far cambiare idea al magnate egiziano Sawiris e a far quotare in Borsa direttamente Wind, che perlomeno ha la sede in Italia. Non sappiamo cosa succederà della vicenda del gruppo storico delle tlc italiane, ma certo per il resto, salvo qualche provvidenziale foglia di fico, per i colori nazionali non c'è da stare allegri.
Attualmente in Italia ci sono oltre 200 tra manager e tecnici egiziani o arabi e sono anche partiti i corsi aziendali di egiziano. Il tutto vale da domani. E la e-mail è stata mandata a tutti i primi livelli di management di Wind spa e Weather spa. I dipendenti sono attualmente 8000 in rapida diminuzione. infatti nei piani dell'azionista c'è una discesa a 6800 circa entro la fine del 2007. Entro la fine dell'anno usciranno altre 300 persone - fondamentalmente dall'area nord (Milano) nord-est (Mestre) - per arrivare a quota 900 in un anno. Giorni fa (anche l'altro ieri) le agenzie di stampa hanno riportato la preoccupazione dei sindacati (CGIL e CISL), e di rappresentanti dell'opposizione (Alemanno).
Dagospia 25 Settembre 2006