TIRO AL VELTRONE! - DOPO DE GREGORI E MORETTI, UN ALTRO MOSTRO SACRO DELLA SINISTRA SI SFILA: FIORELLA MANNOIA - BERLUSCONI; VELTRONI CAPO-CASTA - D'UBALDO, L'ASSESSORE FILOSOFO (DELLA POLTRONA) FOLGORATO SULLA VIA DEI LICENZIAMENTI.

1 - DOPO DE GREGORI E MORETTI, SI SFILA FIORELLA MANNOIA
(ANSA)
- "Credo in Walter Veltroni, nella sua onestà. Sono convinta che sia un uomo perbene. Ma spero che faccia come Zapatero, ci dica quello che vuole fare, prendendo dei rischi": è l'auspicio di Fiorella Mannoia, che domani esce con la sua prima raccolta completa, 'Canzoni nel tempo', un doppio cd che contiene anche una cover di 'Dio è morto' di Francesco Guccini. ''Mi auguro che Veltroni - aggiunge - ci dia un programma chiaro, di pochi punti ma essenziali, come ad esempio sulla laicità dello Stato, sui Pacs e sulla scuola, che e' stata fatta a brandelli. Ma si deve prendere il rischio di perdere. Se vince, però, lo farà in modo plebiscitario".

Secondo l'artista romana, in Italia c'e' un ''disincanto pericoloso" nei confronti della politica e ''se l'elettorato di sinistra non andrà a votare, si rischia di consegnare il Paese nelle mani di una politica di destra che, purtroppo, ha ancora degli atteggiamenti fascisti". A suo giudizio, quello di Beppe Grillo "non e' qualunquismo, ma voglia di spronare a dire la verità". E ritiene che comunque, ''se non ci sarà la riforma elettorale, non se ne uscirà. E poi - si chiede - che ne e' stato del referendum, vogliamo rispolverarlo? Abbiamo votato spendendo i soldi dello Stato, e poi se ne sono dimenticati". Sulla sua dichiarata fede politica dice: ''Io ci metto sempre la faccia, qui da noi c'e chi si stupisce, mentre negli Stati Uniti e' normale che cantanti e attori, da Springsteen alla Streisand a Sean Penn, prendano chiaramente posizioni politiche. Ma in Italia c'e' la paura di scontentare...''.

2 - D'UBALDO, L'ASSESSORE FILOSOFO (DELLA POLTRONA) FOLGORATO SULLA VIA DEI LICENZIAMENTI
In Campidoglio se lo attendono da un giorno all'altro. Il ritrattone modello Perna per l'assessore al Personale Lucio D'Ubaldo, l'ineffabile mariniano grande surfatore di poltrone che l'altro giorno ha annunciato alcuni licenziamenti all'Anagrafe di Roma. La vicenda è nata dall'articolo di Gabriele Romagnoli, costretto ad andarsene via mestamente dagli uffici del Comune di Roma il 2 novembre perché 4 impiegati su 5 erano fuori per malattia (e l'ultimo restante era regolarmente in ferie).

La paginata su Repubblica ha fatto male alla Giunta Veltroni, e l'assessore competente, che come al solito ha avuto bisogno dell'articolo sul giornale per muoversi, ha provveduto con licenziamenti in tronco che si porteranno dietro chissà quanti ricorsi. Ma chi è l'assessore competente? Lucio D'Ubaldo, appunto. Democristiano, popolare, fedelissimo di Franco Marini e Giuseppe Fioroni, nella politica romana è considerato uno dei massimi esperti della poltrona. Tanto per rimanere agli ultimi anni: presidente dell'Agenzia Regionale della Sanità del Lazio (in contemporanea con l'incarico di assessore!), segretario generale dell'Anci, presidente del consiglio nazionale dell'Anci, coordinatore romano della Margherita (nonché commissario cittadino del Ppi), qualcuno lo ricorda pure alla provincia di Roma.



Anche se nelle biografie in giro per internet lui si definisce semplicemente "filosofo". E tra i banchi della sala Giulio Cesare, dove si riunisce il consiglio comunale, qualcuno ironizza: "il filosofo della poltrona che licenzia è degno delle barzellette di Berlusconi.".

3 - PD: BERLUSCONI; VELTRONI CAPO-CASTA, RUTELLI LO SCONFITTO
(ANSA)
-'Veltroni e' il capo di quella che adesso viene chiamata casta, di chi fa politica per le proprie clientele, per occupare potere'. E' il duro giudizio che Silvio Berlusconi, secondo le ricostruzioni di alcuni presenti, ha dato del Partito democratico e del suo leader nel corso di una riunione con il gruppo di Forza Italia alla Camera. Ormai, ha aggiunto l'ex premier, Ds e Dl, riuniti nel Partito democratico, 'hanno perso ogni riferimento ideale'. Secondo i dati in possesso del Cavaliere, il consenso del Pd sarebbe appena al 26%. L'analisi di Berlusconi e' impietosa soprattutto per quanto riguarda i dielle: 'Gli sconfitti nel Pd sono Rutelli e tutta la Margherita'. Per questo, ha detto l'ex premier confermando una linea gia' espressa in passato, 'a livello locale dobbiamo aprire le porte agli scontenti'.

4 - ATTACCHI DI LIBRIDINE
Mariano Sabatini per Affari Italiani
- La "veltrolibridine" del sindaco di Roma e capo del Pd colpisce ancora! Quel secchione di Walter , il 27 alle 17.30 (Sala dell' authority delle comunicazioni in Piazza MonteCitorio) presenterà il nuovo libro di Roberto Di Giovan Paolo, giornalista e segretario generale dell'Aiccre: "Comunicare rende liberi" ed. Nutrimenti con prefazione di Tullio De Mauro.


Dagospia 08 Novembre 2007