POLITICI IN POSA E STAMPA ROSA: SERVIZI ILLUSTRATI, SCENETTE FASULLE (CHE S'HA DA FA' PER COMANDARE) - TREMONTI? UN GENIO O UN PORTASFIGA - LA MODA AUSTERA PENSI A UNA DIVISA PER LE LUCCIOLE.
1 - LA POSA DEI POTENTI.
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"
Ma cosa provano ministri, ministre, potenti e adesso anche fidanzate di potenti quando si rivedono nelle fotografie in posa che a ritmo incessante si fanno scattare sui rotocalchi un tempo detti "rosa" e ora deputati a consacrare l´immagine del comando? Il ministro Maroni, per dire, che felice come un bimbo mostra la sua vasta collezione di elefantini «tutti rigorosamente con la proboscide in alto», si legge nella didascalia. Oppure la Gelmini, semi-sdraiata senza occhialetti sulla guida rossa dello scalone della Pubblica Istruzione. E Bondi, povero Bondi, il ministro del Bello: condotto in maniche di camicia su un ombroso viale di campagna e qui immortalato con un sorriso malinconico e un´incongrua penna d´oca in mano.
Che si ha da fare per comandare: copertine, servizi illustrati, scenette fasulle. Al titolare della Difesa La Russa mettono in grembo il barboncino "Fiamma". Il sindaco Alemanno fa finta di lavare i piatti in cucina. La fidanzata dermatologa del ministro degli Esteri, l´ineffabile new entry Chantal Sciuto, occhieggia severa in elegante tailleur e guanti verdi da chirurgo, mentre su un altro settimanale ostenta frustino e stivali da cavallerizza, ma sopra una poltrona. Perché lo fanno? Per vanità? Leggerezza? Predisposizione? Incoscienza? Ricerca del consenso? O perché non sanno dire di no? Dilemma complesso, più forte del ridicolo.
2 - TREMONTI, O È UN GENIO O PORTA UNA SFIGA PAZZESCA.
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"
Dio come ci piace il nostro Pierino preferito. Giulio Tremonti è in una forma smagliante. Fa, dice, sentenzia, bacchetta Draghi, viaggia sopra una nuvoletta, tiene banco al Tg1, parla latino con una disinvoltura invidiabile, "dixi", ha detto sulla crisi, "taxi", ha detto forte uscendo dagli studi, Tremonti è un pozzo di scienza, domina l'argomento, ne sa una più del diavolo, insegna precisione agli svizzeri, determinazione agli inglesi, gravità ai tedeschi, xenofobia ai francesi, rassicura gli italiani che questa crisi per loro è culo puro, dal momento che ne usciranno più forti di prima e più forti degli altri, Tremonti ragiona, mette in fila i banchieri di palazzo Altieri, evoca nuove regole, non vede l'ora di tenere lezione al G8, è incontenibile. Quando un uomo così, in tempi non sospetti, preannuncia che sta arrivando il Ventinove, e il Ventinove poi arriva davvero, due sono le cose. O è un vero genio, come crediamo noi, o se no porta una sfiga pazzesca.
3 - STILISTI PER LE LUCCIOLE
Natalia Aspesi per "la Repubblica"
Ricominciano le sfilate di moda milanesi e nel casino che solitamente creano in città, c´è gran bisogno di vigili, che si spera non vengano dirottati alla caccia del pericoloso duo poco fashion passeggiatrice+cliente. Si sa che la moda sta diventando austera, son finiti i tempi in cui le passerelle parevano postriboli e i giornalisti impazzivano per la trans trasgressione. Proprio per questo si potrebbe suggerire agli stilisti di chiara fama, quelli cui si affida la creazione di divise per compagnie aeree, hostess di congressi, olimpiadi, futura expo, di studiare anche una simpatica uniforme per professioniste della strada; che attiri il cliente ma non provochi le madri di famiglia, che faccia un po´ Carramba che fortuna per signorilità, pur non tralasciando L´isola dei famosi con la sua domestica volgarità. Dimenticando però la quotidiana esposizione di decine di televeline in gara per l´ambitissimo impiego di scuotitrici di fianchi, le quali pur esibendo fresche natiche con tatuaggio birichino e poppe gentili che occhieggiano dalle magliette, (e incontrandole per strada i vigili romani sarebbero costretti a multarle) si muovono con tale pesante malagrazia da sconsigliare qualsiasi mercanteggiamento
Dagospia 19 Settembre 2008
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"
Ma cosa provano ministri, ministre, potenti e adesso anche fidanzate di potenti quando si rivedono nelle fotografie in posa che a ritmo incessante si fanno scattare sui rotocalchi un tempo detti "rosa" e ora deputati a consacrare l´immagine del comando? Il ministro Maroni, per dire, che felice come un bimbo mostra la sua vasta collezione di elefantini «tutti rigorosamente con la proboscide in alto», si legge nella didascalia. Oppure la Gelmini, semi-sdraiata senza occhialetti sulla guida rossa dello scalone della Pubblica Istruzione. E Bondi, povero Bondi, il ministro del Bello: condotto in maniche di camicia su un ombroso viale di campagna e qui immortalato con un sorriso malinconico e un´incongrua penna d´oca in mano.
Che si ha da fare per comandare: copertine, servizi illustrati, scenette fasulle. Al titolare della Difesa La Russa mettono in grembo il barboncino "Fiamma". Il sindaco Alemanno fa finta di lavare i piatti in cucina. La fidanzata dermatologa del ministro degli Esteri, l´ineffabile new entry Chantal Sciuto, occhieggia severa in elegante tailleur e guanti verdi da chirurgo, mentre su un altro settimanale ostenta frustino e stivali da cavallerizza, ma sopra una poltrona. Perché lo fanno? Per vanità? Leggerezza? Predisposizione? Incoscienza? Ricerca del consenso? O perché non sanno dire di no? Dilemma complesso, più forte del ridicolo.
2 - TREMONTI, O È UN GENIO O PORTA UNA SFIGA PAZZESCA.
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"
Dio come ci piace il nostro Pierino preferito. Giulio Tremonti è in una forma smagliante. Fa, dice, sentenzia, bacchetta Draghi, viaggia sopra una nuvoletta, tiene banco al Tg1, parla latino con una disinvoltura invidiabile, "dixi", ha detto sulla crisi, "taxi", ha detto forte uscendo dagli studi, Tremonti è un pozzo di scienza, domina l'argomento, ne sa una più del diavolo, insegna precisione agli svizzeri, determinazione agli inglesi, gravità ai tedeschi, xenofobia ai francesi, rassicura gli italiani che questa crisi per loro è culo puro, dal momento che ne usciranno più forti di prima e più forti degli altri, Tremonti ragiona, mette in fila i banchieri di palazzo Altieri, evoca nuove regole, non vede l'ora di tenere lezione al G8, è incontenibile. Quando un uomo così, in tempi non sospetti, preannuncia che sta arrivando il Ventinove, e il Ventinove poi arriva davvero, due sono le cose. O è un vero genio, come crediamo noi, o se no porta una sfiga pazzesca.
3 - STILISTI PER LE LUCCIOLE
Natalia Aspesi per "la Repubblica"
Ricominciano le sfilate di moda milanesi e nel casino che solitamente creano in città, c´è gran bisogno di vigili, che si spera non vengano dirottati alla caccia del pericoloso duo poco fashion passeggiatrice+cliente. Si sa che la moda sta diventando austera, son finiti i tempi in cui le passerelle parevano postriboli e i giornalisti impazzivano per la trans trasgressione. Proprio per questo si potrebbe suggerire agli stilisti di chiara fama, quelli cui si affida la creazione di divise per compagnie aeree, hostess di congressi, olimpiadi, futura expo, di studiare anche una simpatica uniforme per professioniste della strada; che attiri il cliente ma non provochi le madri di famiglia, che faccia un po´ Carramba che fortuna per signorilità, pur non tralasciando L´isola dei famosi con la sua domestica volgarità. Dimenticando però la quotidiana esposizione di decine di televeline in gara per l´ambitissimo impiego di scuotitrici di fianchi, le quali pur esibendo fresche natiche con tatuaggio birichino e poppe gentili che occhieggiano dalle magliette, (e incontrandole per strada i vigili romani sarebbero costretti a multarle) si muovono con tale pesante malagrazia da sconsigliare qualsiasi mercanteggiamento
Dagospia 19 Settembre 2008