GRILLO: PD E PDL VOGLIONO RESTARE SOLI - DI PIETRO: NIENTE ACCORDI SUL CDA RAI IN CAMBIO DI ORLANDO - BRUNETTA: CACCIARI CHI? - WALTERLOO: PD PARTY AL CENTRAL PARK - IL GIUDICE SOSSI E LA DUCIONA.

1 - NIENTE.
Jena per "La Stampa" - Vendola, Mussi e Fava lanciano la Costituente della sinistra. E' una notizia, non c'è niente da ridere.

2 - ANCORA A VUOTO ASSEMBLEA AZIONISTI SU CDA RAI, RINVIO A LUNEDÌ 29.
(Apcom) - E' stata aggiornata a lunedì prossimo l'Assemblea dei soci della Rai. L'ordine del giorno, sul tavolo da settimane, è la nomina dei nuovi amministratori dell'azienda di servizio pubblico. Il Cda della Rai, infatti, è scaduto a giugno ma è impossibile rinnovarlo se continua l'impasse in commissione di Vigilanza: ampiamente prevista, dunque, la fumata nera di oggi.
L'Assemblea era convocata oggi alle 12. I soci torneranno a riunirsi lunedì prossimo.

3 - DI PIETRO: "BENE ORLANDO PRESIDENTE, IDV NON FA ACCORDI".
(Italpress) - Antonio Di Pietro smentisce qualsiasi accordo sulla Rai fatto in queste ore. E in sala stampa a Montecitorio spiega a proposito della candidatura alla presidenza della Vigilanza Rai di Orlando: "Con Orlando non andiamo ad occuparci di Rai per lottizzarla e non permetteremo che venga lottizzata". Poi sul patto: "Idv non ha parlato con nessuno del Cda Rai e non accetta scambi o accordi sotto banco: patti chiari amicizia di legislatura".

Quindi Di Pietro attacca la maggioranza rea di aver ritardato questa elezione: "Il centrodestra ha tentato con molta supponenza di scegliere anche gli incarichi che spettano all'opposizione. E' una pretesa oltraggiosa per le istituzioni e antidemocratica. Che noi non abbiamo permesso passasse". "Noi garantiamo assoluta terzieta'. Non connivenza. Saremo indipendenti. Chi accetta questa candidatura deve sapere che trovera' un partito senza preconcetti che guardera' solo agli interessi dell'informazione e che non e' in alcun modo disponibile a svendere la propria dignita' per un posto", ha concluso Di Pietro.

4 - GASPARRI: "PD CONFUSO, NOI VOGLIAMO INTESA GENERALE SULLA RAI".
(Italpress) - "Di Pietro dice che non c'e' un accordo globale su Orlando presidente della Vigilanza Rai e sulle cariche del presidente della Rai e dell'Ad? Vuol dire che allora e' vero che ci sono disaccordi tra lui e Orlando. Se dice cosX forse non lo vuole presidente della Vigilanza Rai". Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, parlando con i giornalisti a Montecitorio.

Poi, sottolineando che ancora non c'e' un accordo, spiega quale sia la posizione del centrodestra: "Noi poniamo con chiarezza l'ipotesi di un'intesa generale sia sulla Vigilanza Rai, che sui vertici della Rai, che come noto sono scaduti da luglio". Ma per Gasparri il problema e' all'interno del centrosinistra e in particolare nel Pd: "Leggiamo di una confusione all'interno delle minoranze". "Noi > ha concluso Gasparri - siamo disponibili ad un accordo generale per far funzionare la Vigilanza e anche la Rai con due presidenti (della Vigilanza e della Rai) della minoranza, ma diciamo no ad un eterno rinvio del rinnovo dei vertici di viale Mazzini".

5 - MARONI-LA RUSSA: DOMANI IN CDM DECISIONE SU MILITARI.
(Agi) - "Valuteremo nel Cdm di domani se affiancare alle forze dell'ordine i militari, cosi' come avviene con ottimi risultati nelle citta'". Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, oggi all'aeroporto di Venegono Superiore, in provincia di Varese, per varare in velivolo Aermacchi, insieme al ministro della Difesa, Ignazio La Russa. All'uso dell'esercito e' favorevole il ministro Maroni mentre piu' cauto su questo argomento il ministro della Difesa che sottolinea "un problema di fattibilita' che stiamo verificando" e che, se superato, l'invio dei militari, potrebbe arrivare fino a mille unita', secondo La Russa.

"Inoltre penso - ha aggiunto il ministro di An - che non bisogna tirare la coperta e farla diventare troppo corta. Se c'e' bisogno di un ulteriore aiuto questo non significa togliere i militari dal compito di affiancamento alle forze dell'ordine. Ci puo' essere un intervento aggiuntivo e non sostitutivo, tanto meno rispetto ai pattugliamenti". Secondo La Russa, che assicura di non avere divergenze con il collega Maroni sull'uso dell'esercito, si tratta dunque di discutere "sulle modalita'. Ma io sono stato l'antesignano nel dichiarare che quando serve, le forze armate possano andare in aiuto, per compiti che sono abitualmente e stabilmente delle forze dell'ordine".

6 - SOSSI, IL GIUDICE RAPITO DALLE BR NEL PARTITO DELLA MUSSOLINI.
Dal "Corriere della Sera" - L'ex giudice Mario Sossi, 76 anni, in pensione dal 2006 e da allora avvocato, è stato eletto nuovo coordinatore ligure di Azione Sociale, il movimento guidato da Alessandra Mussolini. La nomina è avvenuta sabato, nel corso del congresso ligure del partito.

Sossi - che fu sequestrato dalle Brigate Rosse a Genova il 18 aprile 1974 quando ricopriva l'incarico di sostituto procuratore e venne rilasciato a Milano il 23 maggio dello stesso anno - alle ultime amministrative era stato candidato consigliere nelle liste comunali di Alleanza nazionale, con Gabriella Quattrocchi, sorella di Fabrizio, il bodyguard ucciso in Iraq nel 2004. Ultimamente si era avvicinato alla Destra di Francesco Storace, ora la scelta di Azione sociale.



7 - SOCIALISTI, TESSERA A SGARBI VIA AL RILANCIO.
Dal "Corriere della Sera" - Vittorio Sgarbi è il neotesserato onorario. I Socialisti di Riccardo Nencini lanciano da Vieste, dove si è chiusa la kermesse nazionale, le tre campagne d'autunno: un'assemblea costituente per le riforme istituzionali, norme per ridurre il precariato e una battaglia sui diritti civili. Obiettivo: rilanciare il partito nel Paese e rafforzare la democrazia aggregando le forze politiche non rappresentate in Parlamento. Punto fermo sarà la difesa del sistema delle preferenze, a partire dalle Europee.

8 - GHEDINI: INTERCETTAZIONI COME PROVA SOLO PER MAFIA E TERRORISMO.
(Adnkronos) - "Non c'e' nessuna possibilita', nella proposta che io ho presentato, che la polizia giudiziaria possa avere qualche potere in piu' per le intercettazioni rispetto alla situazione attuale". Cosi' l'onorevole Niccolo' Ghedini risponde, in un'intervista a "Il Messaggero", alle polemiche sollevate dalla sua proposta di emendamento alla nuova legge sulle intercettazioni, bollata come un tentativo di 'realizzare uno stato di polizia', sottolineando che le intercettazioni devono servire come prova solo per mafia e terrorismo.

Ghedini quindi sottolinea che il ministro ombra della giustizia Lanfranco Tenaglia, componente della commissione Giustizia davanti alla quale Ghedini ha presentato l'emendamento criticato, "non era presente, evidentemente non ha capito assolutamente nulla di quella che e' la proposta; credo che farebbe bene, prima di criticare, ad informarsi, a leggersi gli atti della commissione oppure a chiedere maggiori dettagli tecnici".
"Estendendo gli ascolti preventivi -continua Ghedini- si difendono indagini e riservatezza". E sul dialogo con l'opposizione tira dritto: "Macche' stato di Polizia, la mia e' una proposta di mediazione politica". Ghedini, spiegano di contenuti della sua proposta, sottolinea che le intercettazioni preventive servivano "ad ampliare le possibilita' investigative dei pm".

9 - BRUNETTA: CACCIARI CHI? NON MI PARE CI SIA UN SINDACO.
(Ansa) - 'Cacciari chi? Non lo conosco'. A Mestre in visita alla 'Piazza dei Sapori', il ministro Renato Brunetta, veneziano doc, ha risposto in maniera volutamente provocatoria a una domanda sul sindaco della sua citta' Massimo Cacciari. 'Non mi sono accorto che a Venezia ci sia un sindaco', ha aggiunto polemico il ministro che poco dopo, parlando della sua nuova 'crociata' contro i writers che 'lordano i muri', si e' lamentato perche' la sua citta' 'e' particolarmente imbrattata'. 'Sono stupefatto che qualche figlio degenere del '68 imbratti i muri. Lo dico contro la cultura lassista', ha sottolineato Brunetta, che a un domanda su Rocco Cacciari, nipote del sindaco e writer ieri in prima fila a contestare il ministro Gelmini, ha risposto: 'Non so chi sia'.

10 - VELTRONI: FESTA PD AL CENTRAL PARK.
Da "la Repubblica" - Una festa del partito democratico a Central Park. E´ la proposta lanciata da Walter Veltroni ai rappresentanti del Pd negli Stati Uniti prima del rientro in Italia. Veltroni è stato nella Grande Mela per presentare la versione inglese del suo romanzo "La scoperta dell´alba". Agli iscritti il segretario del Pd ha detto che sarebbe bello essere in grado di organizzare ogni anno, e se possibile in uno stato diverso degli Usa, una festa dei democratici italiani.

11 - GRILLO: VOGLIONO RIMANERE IN DUE, PDL E PD.
(Ansa) - 'Vogliono toglierci ogni voce. Veltrusconi vuole eliminare il diritto di scelta del candidato per il Parlamento Europeo e introdurre lo sbarramento al 5%. Due bastardate. La prima perpetua la nomina da parte dei segretari di partito dei Carra, dei Dell'Utri, delle Carfagne e delle Serafini anche in Europa. La seconda impedisce alle minoranze di essere rappresentate'. A sostenerlo e' Beppe Grillo nel suo Blog.

'Al Parlamento Europeo non esiste il problema della governabilita' sbandierato da Veltrusconi. Un tetto serve solo a fare fuori tutti gli altri. Vogliono rimanere in due, Pdl e Pdmenoelle, che poi sono uno, con i parlamentari nominati da loro. Pregiudicati e famigliari, amanti e avvocati', aggiunge. Nell'intervento Grillo sostiene ancora: 'Ci sono 18 condannati in Parlamento. Gli inquisiti e i condannati in primo e secondo grado sono piu' di 70. Loro non molleranno mai, noi neppure. 350.000 firme per un Parlamento Pulito giacciono in una cantina del Senato a disposizione di Schifani e della P2'.

'Lo psiconano e Topo Gigio Veltroni, non Mastella, hanno fatto cadere Prodi. Hanno chiuso il varco aperto l'otto settembre - aggiunge Grillo - con il Vday per ritardare il loro crollo. Pdl e Pdmenoelle sono il vero problema del Paese. Il trionfo dell'antidemocrazia. Chi rappresentano veramente? Chi sono i veri padroni e ispiratori di Veltrusconi? Del Turco, che aveva stretti rapporti con il sempreonesto Fassino, quello dell'Unipol, e' finito dentro, ma potrebbero finirci quasi tutti. La spartizione dei contributi regionali alla Sanita' e' la prossima Tangentopoli'.


Dagospia 22 Settembre 2008