giorgia meloni giancarlo giorgetti

BOIA DEF: IL GOVERNO VUOLE NASCONDERE I DATI PER MANIPOLARE LE PREVISIONI ECONOMICHE – BATTAGLIA SUL NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA TRA ESECUTIVO E OPPOSIZIONI. LE QUESTIONI DIVISIVE SONO DUE: LA PRIMA È L’ORIZZONTE TEMPORALE (IL TESORO VUOLE LIMITARLO AL TRIENNIO 2025-27); LA SECONDA, PIÙ DI MERITO, RIGUARDA LA NATURA DEGLI SCENARI MACROECONOMICI, QUINDI CRESCITA, DEFICIT E DEBITO. IL TESTO DEL GOVERNO PREVEDE DI INDICARE SOLO IL QUADRO TENDENZIALE, SENZA CIOÈ LE POLITICHE PROGRAMMATICHE. LE OPPOSIZIONI VOGLIONO UN PASSO IN PIÙ…

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per "la Repubblica"

https://www.repubblica.it/economia/2025/03/21/news/nuovo_def_governo_programmazione_economica-424076276/

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.

Addio al vecchio Def. Si cambia. Ma il sostituto fa già litigare governo e opposizioni. In attesa della riforma della legge sulla contabilità nazionale, che dovrà allinearsi al nuovo Patto di stabilità, il più importante documento di programmazione della politica economica sarà rimpiazzato da un testo inedito.

 

L'esecutivo ha tempo fino al 10 aprile per trasmetterlo al Parlamento. E da qui alla scadenza saranno giornate di trattative non stop con le opposizioni per provare a definire un perimetro condiviso.

 

giorgia meloni al consiglio europeo 8

Le posizioni sono ancora distanti. Ieri, al Senato, una riunione del gruppo di lavoro sulle nuove regole contabili ha preso atto dello stallo. Sul tavolo c'è la bozza della risoluzione con cui le commissioni Bilancio di Camera e Senato impegneranno il governo a definire i contenuti del nuovo documento di finanza pubblica.

 

Un mandato che nasce dalla collaborazione tra il Mef e il Parlamento, ma se il metodo è condiviso, lo stesso non si può dire per i contenuti.

 

Le questioni divisive sono due. La prima riguarda l'orizzonte temporale. Per il Tesoro è il 2025-2027, mentre Pd, 5 stelle, Azione e il deputato dei Liberaldemocratici, Luigi Marattin chiedono di includere anche il 2028.

 

luigi marattin foto di bacco

Il secondo tema riguarda la natura degli scenari macroeconomici, quindi crescita, deficit e debito. Nel testo si fa riferimento alle previsioni tendenziali a legislazione vigente: come già accaduto con il Def dell'anno scorso, anche questa volta l'orientamento di via XX settembre è indicare solo il quadro tendenziale, senza cioè le politiche programmatiche.

 

Le opposizioni vogliono un passo in più: i dem puntano al quadro programmatico, mentre Marattin chiede di aggiungere le cosiddette politiche invariate. Soprattutto, e la richiesta è unanime, si punta ad ottenere dal Mef «i contenuti informativi attualmente previsti» per il Def.

 

Una mediazione iniziale ha portato il ministero dell'Economia a intervenire sul primo punto. E quindi a garantire anche «le medesime informazioni» del triennio 2025-2027 per l'anno successivo. La controparte, però, chiede di includere formalmente il 2028 nella forchetta temporale. E insiste per andare oltre il quadro tendenziale. Se ne riparlerà lunedì pomeriggio, quando il gruppo di lavoro tornerà a riunirsi insieme al governo.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni al senato

Nel frattempo, il Mef preparerà una relazione illustrativa per indicare le richieste delle opposizioni […]. Arriveranno nuove aperture e ulteriori puntualizzazioni. Il 2028 sarà incluso nella programmazione economica in autunno, in linea con la manovra che avrà un respiro triennale.

 

Sempre con il documento che accompagnerà la legge di Bilancio sarà indicato il quadro programmatico: alla richiesta di inserire ora le politiche invariate si risponderà ricordando che l'ultima Finanziaria ha finanziato le spese relative a queste politiche a decorrere da quest'anno, eliminando quindi il finanziamento anno per anno. Su una cosa sono tutti d'accordo: nel documento che sostituirà il Def sarà inserito il tagliando al Piano strutturale di bilancio (Psb).

 

Misurerà l'avanzamento degli impegni presi con Bruxelles sulla spesa primaria netta, l'indicatore di riferimento delle nuove regole fiscali europee, e sulle riforme. Tutte, anche quelle che hanno permesso all'Italia di spalmare la correzione dei conti su 7 anni invece che su 4. Su tutto il resto si tratta ancora […]

GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYENGIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - FOTO LAPRESSEGIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLIgiorgia meloni e giancarlo giorgetti foto lapresse 1giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!