BANKITALIA CEDE LA QUOTA GENERALI A CDP

1 - CIPRO: NICOSIA VALUTA TASSA 15% SU DEPOSITI OLTRE 100MILA EURO (TV)
Radiocor - 'Il piano B' che i leader ciprioti stanno tentando di mettere a punto per ottenere il piano di salvataggio europeo prevede una tass a del 15% sui depositi bancari superiori a 100mila euro. Lo ha annunciato la televisione pubblica di Cipro. Martedi' il Parlamento aveva respinto un primo piano che prevedeva un'imposta fino al 9,9% su tutti i depositi, ma con il fallimento di tutte le ipotesi alternative, il principio della tassa sui conti correnti e' tornato all'ordine del giorno.

2 - CIPRO: SCHAEUBLE, GIUSTO COINVOLGERE MOSCA
(ANSA) - Per il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, è "assolutamente giusto" che la Russia venga coinvolta negli sforzi per evitare la bancarotta di Cipro. Il ministro dell'esecutivo della cancelliera Angela Merkel non ha "alcun rilievo critico da fare" in proposito, ha detto a Berlino.

3 - CIPRO:MEDVEDEV,PORTE APERTE MA DOPO ACCORDO UE-NICOSIA
(ANSA) - Mosca "non ha chiuso le porte per discutere i problemi finanziari di Cipro" ma deciderà "solo dopo che la Ue e Nicosia avranno concordato una soluzione". Lo ha detto il premier russo Dmitri Medvedev nella conferenza finale congiunta con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso.

"Non abbiamo chiuso le porte", ha spiegato il capo del governo russo. "Siamo pronti a discutere di differenti forme di sostegno una volta che sarà elaborato uno schema definitivo da parte della Ue e di Cipro in quanto Paesi membri" dell'Unione europea, ha osservato Medvedev, assicurando che Mosca continuerà i contatti con Nicosia e Bruxelles. "Continueremo a lavorare ad una soluzione accettabile per tutti gli Stati membri", ha garantito dal canto suo il presidente della Commissione Ue Barroso.

4 - BANKITALIA: CEDUTA QUOTA GENERALI A FONDO CDP
(ANSA) - La Banca d'Italia ha ceduto, come previsto nell'accordo di dicembre, la partecipazione del 4,5% di Generali al Fondo Strategico Italiano controllato dalla Cdp. E' quanto si legge in una nota secondo cui l'istituto centrale ha sottoscritto l'aumento di capitale da 3,3 miliardi in natura di Fsi riservato al conferimento delle azioni Generali.

Secondo quanto previsto dall'accordo con Banca d'Italia e come già reso noto al mercato entro il 31 dicembre 2015 Fsi cederà a terzi, a condizioni di mercato, la partecipazione in Generali. Saranno retrocesse a Banca d'Italia, sotto forma di dividendi delle azioni privilegiate, le eventuali plusvalenze calcolate come differenza tra il valore dell'azione a fine 2012 (ultimi 5 giorni di negoziazione) e il valore di conferimento. Completata la vendita della partecipazione in Generali, Fsi procederà altresì al rimborso a Banca d'Italia delle sole azioni privilegiate.

Banca d'Italia resterà azionista stabile di minoranza di Fsi per la quota rappresentata dalle azioni ordinarie. Nella gestione della partecipazione in Generali, Fsi continuerà ad attenersi ai criteri finora seguiti da Banca d'Italia. In particolare, ai fini dell'elezione degli organi sociali, il voto sarà di norma espresso a favore della lista di minoranza presentata da qualificati gruppi di investitori istituzionali, con l'obiettivo di favorire l'attività di controllo che gli stessi possono esercitare.

5 - BANKITALIA: QUOTA 4,5% GENERALI VALUTATA 883 MLN
(ANSA) - La quota pari al 4,5% di Generali conferita al Fondo Strategico Italiano della Cdp, seguendo l'accordo dello scorso dicembre, è stata valutata 883 milioni di euro a un prezzo di 12,6654 euro per azione. E' quanto si legge nel comunicato che spiega i dettagli dell'operazione. Il valore è stato determinato sulla base del prezzo medio ponderato espresso dalle negoziazioni di borsa delle azioni Generali nei sei mesi precedenti alla data di chiusura convenzionale dell'operazione. Oggi in Borsa il titolo ha chiuso in rialzo del 3,46% a 13,14 euro.

6 - BORSA: MILANO CHIUDE IN RIALZO (+0,7%) NONOSTANTE INCERTEZZE SU CIPRO
Radiocor - Milano, 22 mar - L'incertezza su una soluzione per la crisi di Cipro ha pesato oggi sulle Borse europee, che dopo una mattinata incerta avevano pres o la via del rialzo dopo la notizia che le banche greche hanno avviato l'acquisto delle filiali delle banche cipriote nel Paese, ma hanno nuovamente ripiegato sul finale.

A Milano, mentre si attendono novita' sul fronte politico dopo che il Presidente della Repubblica ha convocato al Quirinale il segretario del Pd Pierluigi Bersani, gli indici nel pomeriggio sono arrivati a salire dell'1% chiudendo la seduta con la performance migliore in Europa: il Ftse Mib ha superato i 16mila punti e chiude in rialzo dello 0,69% a 16.045 punti, mentre il Ftse All Share ha guadagnato lo 0,64%. Segni contrastati nel resto d'Europa con Parigi a -0,12%, Londra a +0,25% e Francoforte a -0,27%.

A Piazza Affari tengono banco le societa' che hanno presentato solidi risultati per il 2012, a partire da Ferragamo (+4,52%) maglia rosa del listino principale. Balzo del 4,19% per Buzzi Unicem, in linea con gli altri titoli del settore e sui massimi dal 2009. Su del 3,46% Generali dopo la conferma del rating da parte d i Moody's. Deboli alcuni bancari che avevano corso molto nelle ultime sedute come Bper (-2,91%), Ubi Banca (-2,67%) e Banco Popolare (-2,8%). Sul mercato valutario, euro in lieve rafforzamento contro il dollaro sulla soglia di 1,30 a 1,2996 dollari (da 1,2921 ieri), e poco mosso sullo yen a 122,80 (122,92 ieri), mentre il dollaro/yen e' a 94,512 (95,13). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future maggio sul wti guadagna lo 0,63% a 93,61 dollari al barile.

7 - SPREAD BTP CHIUDE STABILE A 313 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude la settimana a 313 punti base, sostanzialmente stabile rispetto a ieri dopo il conferimento dell'incarico di governo a Pierluigi Bersani. Il tasso sul titolo del Tesoro si attesta al 4,51%.

8 - GB: FITCH PONE RATING AAA SOTTO LENTE CON IMPLICAZIONI NEGATIVE
Radiocor - Fitch pone sotto osservazione con implicazioni negative il rating tripla A della Gran Bretagna. E' quanto annuncia l'agenzia indicando ' un aumento delle probabilita' di un downgrade nel breve termine'. L'eventuale taglio sul rating dovrebbe arrivare entro fine aprile. La mossa di Fitch, che arriva a poco distanza dal taglio di rating di Moody's, riflette le ultime previsioni economiche e fiscali sull'Inghilterra fornite dal governo nei giorni scorsi.

9 - BANCO POPOLARE: S&P TAGLIA RATING A BB+, OUTLOOK NEGATIVO
Radiocor - L'agenzia di rating Standard&Poor's ha tagliato il rating sul Banco Popolare a BB+/B da BBB-/A-3 con outlook negativo. S&P's ritiene che la ba nca sia piu' vulnerabile a causa delle perdite superiori alle attese sui crediti in sofferenza, per i quali ha un livello moderato di riserve di copertura, e del difficile contesto economico italiano in generale. S&P afferma che l'outlook negativo riflette la possibilita' di ulteriori declassamenti nel caso di un ulteriore indebolimento del profilo finanziario, e in particolare della posizione di capitale, nei prossimi 12/18 mesi.

10 - FISCO: IRPEF 2012; IMPOSTA ZERO PER 9,7 MLN ITALIANI
(ANSA) - Gli italiani che pagano l'Irpef sono il 76% del totale e pagano in media 4.820 euro di Irpef a testa. Ma ci sono anche 9,7 milioni di contribuenti italiani, sui 41,3 milioni che presentano la dichiarazione, che "hanno imposta netta uguale a zero". E' quanto rileva il dipartimento delle Finanze dai dati delle dichiarazioni Irpef 2012. "Si tratta - affermano le Finanze - prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzioni o la cui imposta si azzera con le numerose detrazioni riconosciute dal nostro ordinamento".

11 - ACCIAI SPECIALI TERNI: CORDATA ITALIANA PREPARA OFFERTA, ALTRI 3 IN CORSA
Radiocor - La cordata italo-lussemburghese con Aperam, Marcegaglia e Arvedi sta preparando l'offerta per Acciai Speciali Terni messa in vendita dalla finlandese Outokumpu. In gara potrebbero scendere anche altri tre concorrenti. Sono stati in quattro, infatti, come apprende Radiocor, a visitare gli impianti: due delegazioni espressione di soggetti industriali e due emissari di fondi di investimento. Tra le realta' industriali c'e' il gruppo cinese Tsingshan, basato a Shanghai, oltre alla joint venture tra la lussemburghese Aperam e le italiane Marcegaglia e Ilta Inox (gruppo Arvedi).

La cordata studia il dossier anche sotto il profilo dei vincoli che la normativa europea contempla (gli stessi vincoli che hanno costretto il gruppo finlandese a cedere sotto l'impulso dell'Antitrust di Bruxelles). Una volta ricevute le offerte vincolanti, questione di giorni, Outokumpu iniziera' a valutarle.

A quel punto scattera' la convocazione al ministero dello Sviluppo economico per ver tici aziendali, enti locali e sindacati, questi ultimi preoccupati che l'acquirente scelto presenti un piano industriale importante e abbia un profilo internazionale. Nel novembre scorso la Commissione europea aveva autorizzato l'acquisizione di Inoxum, la divisione 'acciaio inossidabile' della tedesca ThyssenKrupp, da parte di Outokumpu. Il via libera e' stato tuttavia subordinato alla cessione dell'impianto di produzione di acciaio inossidabile di Inoxum che si trova a Terni. L'iter di vendita si dovra' concludere entro sei mesi dalla decisione dell'Antitrust europeo, dunque entro il 7 maggio.

12 - TELECOM: FOSSATI, AZIENDA MERITA UNA GESTIONE MIGLIORE
Radiocor - 'Soddisfatti sicuramente non lo siamo, non lo e' nessuno. L'azienda merita di piu', merita una gestione migliore'. Cosi' Marco Fossati, titolare del 4,98% di Telecom attraverso la cassaforte lussemburghese Findim, interpellato sull'andamento di Telecom alla luce dei conti 2012. Certo, sui risultati della societa', ha continuato, 'influisce anche il fatto che Telecom operi in Italia e, quindi, risente anche del momento di crisi che sta vivendo il Paese, pero' meriterebbe di piu''. Fossati, nel passato proprietario della Star, ha confermato che la sua quota in Telecom e' ferma intorno al 5% e, ha aggiunto, 'certamente non intendo svendere. Questi - ha spiegato ancora - non sono i prezzi di Borsa che merita l'azienda'. In merito alla sua visita in Mediobanca in mattinata, Fossati ha detto di non avere parlato di Telecom ma, ha spiegato, 'Sono qui per altri investimenti', ma niente che abbia a che fare, ad esempio, con Rcs: 'Assolutamente no, niente in Italia'.

 

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