RIGOR MONTIS VOLA IN OMAN E SCORDA LA SOBRIETÀ - IL GOVERNO VUOLE TAGLIARE 40 MILA MILITARI ENTRO IL 2024 - BRUXELLES RIMPROVERA L’AGCOM: L’ASTA DELLE FREQUENZE FAVOREVOLE A MEDIASET - MONTI ALLA CAMERA, PIZZINI SOTTOBANCO - BLOCCATE LE CARRIERE DEI MAGISTRATI NUZZI E VERASANI - I SERVIZI PUBBLICI NON “CINGUETTANO” - LA CORTE DEI CONTI ASSOLVE SDE-RENATA - TUTTI I REGALI ELARGITI DA ORNAGHI - LA MELONI SI FA UN GIORNALE…

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per e

1 - IL PREMIER IN OMAN...
V.D. - Non è stata una visita molto "sobria" quella del premier Monti in Oman, il 19 novembre, capitata il giorno dopo le celebrazioni per il settantaduesimo compleanno del sultano Qaboos Said bin Said e per il quarantaduesimo National Day del Regno. Al premier italiano è stata riservata un'accoglienza da mille e una notte a Bait Al Baraka, una delle residenze del sultano, estesa su un una superficie di circa 3 km quadrati.

Cena esclusivamente a base dei piatti tipici della tradizione omanita, con Monti che pare abbia molto apprezzato la shuwa, un piatto tradizionale a base di carne di agnello o di mucca arrostita per 48 ore in un forno speciale scavato nel terreno. Ma il piatto forte della serata è stata la visita nel garage del sultano, appassionato di vetture d'epoca e auto da corsa, che ha orgogliosamente mostrato a Monti la sua collezione di automobili: circa 150 pezzi per la maggior parte in versione unica o limitata, tra cui diverse Ferrari, Lamborghini, Maserati e anche un'autoblindo della Iveco.

2 - FREQUENZE MEDIASET, AGCOM DRIBBLA BRUXELLES...
A.L. - Continua a essere più favorevole a Mediaset, rispetto a quanto richiesto dall'Europa, lo schema di regolamento redatto il 15 novembre da Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), sulla futura asta delle frequenze per la tv digitale terrestre. L'Autorità, al cui vertice si è da poco insediato il montiano Angelo Cardani, ha dovuto stravolgere una precedente bozza di regolamento: la Commissione europea le ha fatto notare che avrebbe dato troppe frequenze alle grosse emittenti, quando lo scopo dell'asta era l'opposto.

Il nuovo regolamento è quindi più vicino ai desiderata europei, ma non del tutto. L'Europa chiedeva infatti di consentire alle emittenti un massimo di cinque multiplex (frequenze) ciascuna, considerando tutte le tecnologie. Significherebbe escludere dall'asta Mediaset, che già ha quattro frequenze per il digitale terrestre più una extra, ora adibita a una diversa tecnologia. Il tetto di cinque imposto da Agcom calcola invece solo le frequenze per il digitale terrestre. Risultato, Mediaset potrebbe prendere la quinta frequenza all'asta e poi convertire a un uso televisivo quella extra. Arrivando così a sei.

3 - MONTI ALLA CAMERA, PIZZINI SOTTOBANCO...
Mario Monti ha imparato a difendersi dai teleobiettivi dei fotografi a Montecitorio.Quando, durante l'esame della legge di stabilità, Bruno Tabacci gli ha portato un bigliettino, il presidente del Consiglio non lo ha aperto subito per leggerlo: evitando che, come successe un anno fa con il messaggio che gli mandò in aula Enrico Letta, venisse ripreso dai fotografi con il contenuto poi pubblicato sui giornali. Il professore si è guardato intorno, poi ha abbassato sotto il banco il foglietto ricevuto dal candidato alle primarie del centrosinistra e lo ha letto al riparo, ripiegandolo dopo con molta cura. B.C.

4 - PAX FERROVIARIA...
Pace fatta tra le Ferrovie dello Stato e il macchinista Dante De Angelis, che quattro anni fa, quando un treno (peraltro vuoto) si era spezzato durante una manovra, aveva puntato l'indice contro l'azienda, facendo risalire la responsabilità dell'incidente ai manager delle Fs. Dopo che una serie di inchieste ha invece indicato un errore umano come unica causa del sinistro, il macchinista ha firmato nei giorni scorsi un verbale di conciliazione nel quale ha dichiarato di non aver mai voluto mettere in discussione gli standard di sicurezza delle Ferrovie. Così, De Angelis, che nel frattempo era stato licenziato, ha ripreso il lavoro in azienda dopo tre giorni di sospensione.

5 - LE SVOLTE DI FINI...
Gianfranco Fini alle "bionde" non resiste proprio: né a quelle in carne e ossa (come la compagna Elisabetta Tulliani) né a quelle di tabacco. Dopo aver detto addio alle sigarette ben un anno e mezzo fa, il presidente della Camera ha ricominciato a fumare. Sono stati in tanti a stupirsi, nel cortile di Montecitorio, nel vedere Fini chiedere a un deputato una sigaretta e accendersela. A chi gli chiedeva come mai avesse "mollato", ha risposto scrollando le spalle: «Non ce l'ho fatta più». E ha aspirato la sua bionda. B.C.

6 - PARLAMENTO IN CIFRE...
A Cura Dell'associazione Openpolis
40.000 militari in meno è l'obiettivo che il governo si è prefissato per il 2024, quando le Forze Armate saranno formate da 150.000 unità. Il bilancio della Difesa sarà quindi riformulato: la suddivisione attuale (70 per cento personale, 12 operatività e 18 investimento) sarà così ottimizzata: 50 per cento personale, 25 operatività e 25 investimento. Chi sono i parlamentari meno presenti? Ecco la graduatoria dei primi dieci. I dati si riferiscono alle votazioni elettroniche svolte dall'inizio della legislatura. È assente il parlamentare che non partecipa al voto e che non risulta avere impedimenti per cause istituzionali (dati aggiornati al 19/11/2012).

7 - BENETTON IN MOSTRA...
Ah, la bohème degli artisti! Lasciato spazio al figlio Alessandro, Luciano Benetton si mette in mostra a Milano come collezionista. Sono ben 757 le micro-opere in formato 10 per 12 cm, da lui raccolte in anni di viaggi tra Cina, Mongolia, Russia e Sud America. Il titolo è ironico, "La valigia del signor Luciano" (altro che valigia, ci vuole un camion).

Peccato per lo spazio espositivo, Casabella Laboratorio, proprietà Mondadori, che pure sarebbe in una zona di pregio nei pressi dell'hotel Principe di Savoia; in realtà è in uno stabile fatiscente, accanto al centro Kumpen, dove risuonano nenie buddiste, e a uno squallido alberghetto in rovina già noto per la clientela un po' così. Il signor Luciano si è fidato dell'amico architetto veneziano Francesco Dal Co, ma ad altri amici confida che l'indirizzo è una schifezza.E.A.

8 - STOP AL GIUDICE
D.L. - Carriere al palo per due magistrati protagonisti, nel dicembre 2008, dello scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro. Gabriella Nuzzi, oggi giudice a Latina, e Dionigio Verasani, giudice a Cassino, entrambi ex pm di Salerno, si sono visti negare dal Csm una positiva valutazione di professionalità necessaria per l'avanzamento in carriera. Su di loro pesa ancora la vicenda disciplinare nata dallo scontro tra toghe sulle inchieste "Why Not" e "Poseidone", di cui era stato titolare Luigi De Magistris, oggi sindaco a Napoli.

9 - TWITTER NON SALE IN AUTOBUS...
M.La. - Solo undici aziende del servizio pubblico in Italia si servono di Twitter per comunicare con gli utenti. «Un disastro, i social network si sono affermati in tutti i settori, tranne che nelle aziende dei servizi pubblici dell'acqua, del gas e dei trasporti», polemizza Francesco Di Costanzo, giornalista, responsabile comunicazione di Publiacqua, l'ex municipalizzata dell'acqua della Toscana (tra i soci anche la romana Acea), che sta per uscire con il libro "Cittadini di Twitter.

La nuova comunicazione nei servizi pubblici", (Indiscreto editore). In questo panorama sconfortante si salva l'Enel (a cui Di Costanzo dà 8,5) che ha nove profili aperti e twitta anche in inglese su news, emergenze, interviste ed eventi live. Bene anche la romana Atac che tramite Twitter suggerisce soluzioni in tempo reale all'utente quando c'è un disservizio e la metropolitana di Torino. Un 6,5 infine all'Apam, l'azienda pubblica di Mantova, che ha scelto Twitter anche per confrontarsi su temi caldi come la salita a bordo con passeggino. «Per tutte le altre ex muncipalizzate è notte fonda», dice Di Costanzo.

10 - CORTE DEI CONTI CONTRO POLVERINI...
D.L. - Uno "strappo" non nuoce a nessuno. Tantomeno alle casse dello Stato. Per questo motivo la Corte dei conti del Lazio si appresta ad archiviare l'inchiesta per danno erariale a carico di Renata Polverini per la gita alla sagra del peperoncino di Rieti a bordo di un elicottero della Protezione civile.

Dalle indagini è emerso che il velivolo che nel 2011 portò da Roma a Rieti la presidente uscente del Lazio, al modico costo di 15 mila euro per 60 chilometri, avrebbe comunque dovuto effettuare quel tragitto nell'ambito della sua attività programmata. Nessuno spreco di risorse pubbliche, quindi. Si trattava di un semplice passaggio. Di cui la governatrice ha approfittato per presenziare alla fiera "Rieti cuore piccante" voluta dal consigliere Rai Guglielmo Rositani.

11 - TAXI PERICOLOSI...
V. D. - Via i taxi da largo Chigi. Tutti spostati in via del Pozzo. È finita così la bolgia che
si creava per l'assalto alle auto di parlamentari e portaborse con il traffico che andava puntualmente in tilt. Per raggiungere lo scopo è stato necessario invocare ragioni di sicurezza. A largo Chigi ci sono infatti gli ingressi degli uffici della presidenza del Consiglio, dove da poco si è sistemato Gianni De Gennaro, sottosegretario ai servizi segreti. È stato lui a chiedere il trasferimento.

12 - TAPIE SOTTO SEQUESTRO...
F.C. - È alla posizione 89 nel ranking degli yacht più lussuosi del mondo, è lungo 76 metri,
ha un valore stimato fra i 40 e i 70 milioni e viene affittato per 570 mila euro a settimana: il suo nome, Reborn, rinascita, allude al riscatto del suo proprietario, l'imprenditore francese Bernard Tapie, tycoon degli anni Ottanta e Novanta, ministro all'epoca di Mitterrand, poi finito in bancarotta per acquistare Adidas. La "rinascita" inizia nel 2009, quando un arbitrato gli riconosce un indennizzo di 305 milioni proprio per Adidas, sfilatagli di mano dal Credit Lyonnaise: Tapie investe subito nel megayacht, ma la settimana scorsa il Reborn subisce il sequestro al porto di Livorno da parte del Tribunale di Genova, a garanzia di un credito vantato dai cantieri Gardella.

13 - MELONI ENTRA IN AREA...
V. D. - Giorgia Meloni si fa un giornale. Con lei candidata alle primarie del Pdl, il suo gruppo politico, I Gabbiani, sta accelerando le trattative per l'acquisto di una rivista storica della destra: Area. Non è una testata qualsiasi, era l'organo ufficiale della Destra sociale quando i leader erano Alemanno e Storace. In seguito è finita nelle mani di Marcello De Angelis, ex Nar, che però se ne è occupato sempre meno da quando è diventato direttore del "Secolo d'Italia". Oggi De Angelis è nella componente di Altero Matteoli, che ufficialmente appoggia Angelino Alfano. Ma ci sono altri legami tra De Angelis e il gruppo della Meloni. Gloria Sabatini, moglie del leader de I Gabbiani, Fabio Rampelli, lavora al "Secolo". Mentre il fratello di De Angelis, Renato, è il nuovo fidanzato della Meloni.

14 - QUANTI PREMI, MINISTRO ORNAGHI...
P. Fa. - Il ministero dei Beni culturali è talmente sicuro della bravura dei propri dirigenti da corrispondere dei bonus sullo stipendio prima ancora che gli obiettivi prefissati vengano conseguiti. Nel dicastero guidato da Lorenzo Ornaghi, infatti, sono stati stipulati numerosi contratti individuali in cui la retribuzione di risultato viene corrisposta mensilmente in via anticipata.

Insomma, viene dato per certo che i target saranno raggiunti a fine anno, alla faccia di qualunque buon criterio di premialità e in aperto contrasto con quanto previsto
dalla legge. Così, dopo i rilievi formulati dall'Ufficio centrale del Bilancio, la relativa direzione generale è dovuta correre ai ripari: ha ribadito la forma corretta in cui l'articolo del contratto va scritto per evitare nuovi errori, ha invitato tutti le strutture centrali e periferiche a sottoscrivere un atto aggiuntivo di correzione e diffidato tutti gli organismi dalla ripetizione in futuro di errori simili nella sottoscrizione di nuovi contratti.

15 - CONTI È SMART...
I suoi collaboratori dicono che sono praticamente inseparabili. Fulvio Conti ha preso una bella cotta per la sua nuova Smart elettrica. E ormai non c'è vertice aziendale al quale il manager non si presenti a bordo della piccola autovettura. Quando l'utilitaria bianca a zero emissioni che l'ad di Enel spesso guida anche personalmente viene parcheggiata dall'autista, l'effetto nei palazzi del potere capitolino è irresistibile: un sobrio e non inquinante mezzo di trasporto in mezzo ai voluminosi macchinoni di ministri, sottosegretari e grand commis di Stato. Una bella trovata pubblicitaria in vista del potenziamento sul mercato italiano, il prossimo anno, di vetture elettriche Mercedes alimentate proprio
da tecnologia Enel. M.D.B.

 

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