OCCHIALI RIGATI – CONTRO IL CROLLO IN BORSA, DEL VECCHIO APRE IL PARACADUTE E LA SUA DELFIN COMPRA TITOLI PER 70 MILIONI – EGON ZHENDER CERCA IL SECONDO AMMINISTRATORE DELEGATO

Daniela Polizzi per “Il Corriere della Sera

 

Leonardo Del VecchioLeonardo Del Vecchio

Un’altra giornata complessa quella di ieri per Luxottica in Borsa, che ha tentato di frenare le vendite in una seduta in forte ribasso (-4,4% il Ftse Mib) dopo la bufera dei due giorni scorsi, innescata dalle dimissioni dell’amministratore delegato Enrico Cavatorta. In totale, quindi, tre giorni di ribasso che hanno mandato in fumo un valore teorico di 2,3 miliardi, di cui il 65,6 % di pertinenza della famiglia Del Vecchio, custode di quella quota attraverso la Delfin.

 

andrea guerraandrea guerra

La cassaforte lussemburghese non è tuttavia rimasta a guardare. A quanto risulta dalle comunicazioni alla Borsa italiana, la Delfin dal primo settembre, giorno delle dimissioni di Andrea Guerra, ha speso fino al 10 ottobre circa 70 milioni per acquistare e quindi sostenere i titoli sul mercato. Ed è sicuramente intervenuta anche nei giorni successivi, quelli dei ribassi oltre il 9%. 


Intanto al quartier generale di Milano e nella sede di Agordo si preparano all’uscita, o alla revisione dei loro contratti, una decina di manager. Dopo Antonio Miyakawa diventato consulente, anche Fabio D’Angelantonio, manager che Guerra aveva portato dalla Merloni sarebbe pronto per le dimissioni. È la naturale conseguenza della confusione che sembra regnare al vertice, sostengono fonti vicine al gruppo. 

LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLOLEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO


Il presidente Leonardo Del Vecchio si è impegnato con il board a trovare un co-amministratore delegato da affiancare a Massimo Vian entro il 29. Ma la regia della ricerca almeno in questa fase sembra quella di Francesco Milleri (prima consulente della Delfin e della famiglia, poi di Del Vecchio) che tiene personalmente i rapporti con Egon Zhender, l’head hunter che sta cercando il manager in tutto il mondo (e si dice l’abbia trovato).

 

AVV SERGIO EREDE AVV SERGIO EREDE

Diventa più nitido il ruolo di Milleri, consulente fidato. Mentre sembra perdere trasparenza la governance della multinazionale. Sta cambiando anche il sistema di relazioni che ha sempre accompagnato il patron. Persino i rapporti con l’avvocato Sergio Erede, che cura i futuri assetti della famiglia, si sono raffreddati. Il rischio governance lo aveva visto Roger Abravanel. L’ex McKinsey aveva chiesto durante il board del 13 ottobre un governo chiaro, con un solo ceo di livello, individuato da un comitato ristretto di consiglieri, che fosse anche in grado di cambiare il ruolo della presidenza e del board. Un quadro respinto dal patron, cosa che ha provocato le dimissioni di Abravanel. Gli altri consiglieri hanno minacciato di lasciare ma hanno poi accettato di rimanere e cercare il secondo capoazienda. 
 

ROGER ABRAVANEL ROGER ABRAVANEL

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”