SPREAD BTP-BUND A 138 PUNTI - I LISTINI EUROPEI APRONO SULLA PARITA' IN ATTESA DELL’INDICE SULLA FIDUCIA DELLE IMPRESE TEDESCHE - PIAZZA AFFARI +0,18%

1 - SPREAD BTP APRE STABILE A 138,7 PUNTI. RENDIMENTO AL 2,4%

(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund apre stabile a 138,7 punti contro i 138 della chiusura di ieri con un rendimento al 2,4%.

 

2 - BORSA: LISTINI UE APRONO SULLA PARITA' IN ATTESA DELLA FIDUCIA TEDESCA

EnelEnel

Radiocor - Dopo i ribassi delle ultime sedute i listini aprono attorno alla parita' in attesa dell'indice Ifo tedesco, termometro della fiducia delle imprese, che verra' diffuso in mattinata. Parigi e Francoforte segnano rispettivamente +0,04% e +0,01% mentre a Milano il Ftse Mib avanza dello 0,18%. A Piazza Affari in rialzo Telecom Italia (+1%) con la vendita della controllata argentina che sarebbe definitivamente saltata, seguita da Fiat (+0,8%), Tod's (+0,7%) ed Enel (+0,5%).

 

TELECOM ITALIA MEDIATELECOM ITALIA MEDIA

Quest'ultima, ieri, aveva perso il 2,3% dopo l'avvio del processo formale da parte del Governo per la selezione di un advisor per la cessione del 5%. In coda al listino, invece, Mediaset (-1%) e Atlantia (-0,3%), mentre GTech resta sulla parita' dopo la leggera modifica dell'accordo di fusione con Igt. Sul resto del listino la Banca popolare dell'Etruria balza del 2% dopo che il cda ha dato mandato all'ad di proseguire nella trasformazione in spa. Sul m ercato valutario l'euro apre a 1,284 (da 1,2858 di ieri sera) mentre il petrolio recupera lo 0,3% con il Wti a 91,84 dollari al barile.

 

3 - BORSA TOKYO: NIKKEI CHIUDE A -0,24% SU DATI UE E BOMBARDAMENTI IN SIRIA

IL NUOVO LOGO DI FIAT CHRYSLER AUTOMOBILESIL NUOVO LOGO DI FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES

Radiocor - Chiusura in lieve ribasso per la Borsa di Tokyo, influenzata sia dai dati negativi diffusi ieri in Eur opa e dai bombardamenti americani in Siria sia dal tonfo di SoftBank che, grande azionista Alibaba, dopo la performance negativa dei giorni scorsi ha perso il 3,53%. L'indice guida Nikkei ha terminato gli scambi a -0,24% (-38,45 punti) a 16.167,45 punti. Il piu' ampio indice Topix ha chiuso a -0,35% (-4,70 punti) a 1.326,18 punti. Seduta relativamente attiva con 2,16 miliardi di pezzi scambiati.

 

4 - MORNING NOTE

Radiocor

 

Mercati: male l'indice Pmi in Europa, timori sulla crescita, Borse giu'. Piazza Affari -1,56%, lo spread sale a 139 (Il Sole 24 Ore pag.1).

 

Visco: far ripartire l'economia reale, la politica monetaria non basta, bisogna investire di piu' (dai quotidiani).

gtechgtech

 

Padoan: 'Manovra per la ripresa non per il deficit'. Avverte Ue e Bce: 'La priorita' dell'Italia non e' ridurre il deficit. Tagliare il debito sara' difficile'. Intervista al ministro dell'Economia (la Repubblica pag.1-14). 'E' l'evasione che fa ingiusta l'Italia. Se non cambia l'articolo 18 equita' a rischio. Con la riforma del lavoro stipendi piu' elevati. Bonus difficile da estendere'. Intervista al ministro dell'Economia (Avvenire pag.1-6-7).

 

Privatizzazioni: al via quella di Fs. Advisor al lavoro anche sul collocamento del 5% del capitale Enel (Il Sole 24 Ore pag.1). Fs: Milano-Roma in 2 ore e 20. La replica di Ntv: noi gia' pronti (dai quotidiani).

 

Banche: stress test, Consob in campo. Rischio indiscrezioni in Borsa (dai quotidiani). Stress test piu' morbidi per Berlino: quasi meta' degli istituti esclusi dai controlli dell'Unione bancaria sono tedeschi (La Stampa pag.29).

 

UniCredit: Ghizzoni, per Pioneer avanti con Santander (dai quotidiani).

 

Intesa Sanpaolo: cambia la Banca dei Territori, presto 1.000 nuovi direttori (dai quotidiani).

 

Deutsche Bank: indagato il co-ceo (Il Sole 24 Ore pag.29).

 

Bnp Paribas: Prot verso l'uscita (Il Sole 24 Ore pag.31).

 

Telecom: vendita a rischio in Argentina (Il Sole 24 Ore pag.29). Rilancia sul Brasile e dice 'si'' all'asta frequenze (il Giornale pag.25).

 

Finmeccanica: vara il nuovo assetto organizzativo. AgustaWestland fa causa al Pentagono (Il Sole 24 Ore pag.27). Bombardier resta in gara per Ansaldo (Il Messaggero pag.23).

 

Ilva: derby indiano per gli asset. Bene l'incontro del ministro Guidi con Arcelor Mittal e Marcegaglia (Il Sole 24 Ore pag.12).

 

Eni: al setaccio il tesoro di Scaroni. Il manager: 'I conti sono regolari, ho guadagnato solo soldi puliti' (la Repubblica pag.21). Caso Saipem: nell'affaire Algeria spunta lo 'Scaroni Trust' (il Giornale pag.23).

 

Jimmi Choo: in Borsa a Londra le scarpe di 'Sex and the city' (dai quotidiani).

 

Westinghouse: salva Mangiarotti (Il Corriere della Sera pag.43).

 

Google: nel mirino della Ue il traffico deviato su Youtube (dai quotidiani).

 

Manovra: piano del Governo per il Tfr in busta paga. Legge di stabilita' intorno ai 15 miliardi: Irap ridotta (Il Sole 24 Ore pag.1).

 

Imprese: pagamenti Pa a quota 31 miliardi (Il Sole 24 Ore pag.9). Fallimenti: torna l'allarme, record nel Sud (Il Mattino pag.129.

 

Cisl: Bonanni lascia la guida del sindacato (dai quotidiani).

 

Giustizia: Grasso al premier, stai sbagliando. Intervista al presidente del Senato del Corriere della Sera (pag.1). Ecco le norme sul falso in bilancio e autoriciclaggio (Corriere della Sera pag.1).

 

Siria: Obama sferra l'attacco, tempesta di missili di jihasiti. Gli Usa: volevano colpirci (dai quotidiani).

 

Milano - conferenza stampa UniCredit 'FinTech Accelerator: le 4 startup vincitrici'. Partecipa, tra gli altri, Paolo Fiorentino, vice direttore generale UniCredit.

 

Milano - convegno Crif di presentazione dell'Osservatorio sulle carte di credito. 'Nuove tendenze o nuovi prodotti, #Lacartariparte.

 

Verona - cerimonia inaugurale Marmomacc. Partecipa, tra gli altri, Giorgio Squinzi, presidente Confindustria. Veronafiere.

 

Roma - incontro su 'Fondazione bancarie e nuova economia della cultura' con Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri e di Fondazione Cariplo, Giuseppe Ghisolfi, presidente della Commissione comunicazione dell'Acri e vicepresidente dell'Abi, Lionello D'Agostini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud.

 

Roma - in commissione Finanze della Camera question time di competenza del ministero Economia.

 

Roma - la commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera prosegue l'esame del decreto legge Sblocca Italia.

 

Roma - la commissione Finanze della Camera riprende l'esame del disegno di legge rientro capitali.

 

Roma - la commissione Lavoro del Senato prosegue l'esame del disegno di legge esodati.

 

Roma - l'ufficio di presidenza della commissione Affari Costituzionali del Senato mette a punto il calendario di esame della riforma della legge elettorale.

 

Roma - l'Aula del Senato si occupa del disegno di legge delega sul lavoro.

 

Roma - la commissione bicamerale di Vigilanza sull'anagrafe tributaria ascolta il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.

 

New York - intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi all'incontro organizzato dal Council of Foreign Relations, in partnership con il Consiglio Italia-USA.

 

Italia - l'Istat rende noti i dati della fiducia dei consumatori relativi a settembre e i dati della stima preliminare del commercio estero extra-Ue relativi al periodo luglio-agosto.

 

Germania - indice Ifo, settembre.

 

Stati Uniti - vendite di nuove case, agosto.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?