
MILLERI FA LA SUA MOSSA: DELFIN CONSEGNA IL SUO QUASI 20% DI MEDIOBANCA A MPS, PRIMA DELL’ASSEMBLEA CHE DOVRÀ VOTARE L’OPS SU BANCA GENERALI – LA DECISIONE DOVRÀ ESSERE PRESA DALLA MAGGIORANZA DELL’ASSEMBLEA: LA BANCA MILANESE È SOTTO “PASSIVITY RULE” PER VIA DELL’OFFERTA DEL “MONTE”: NAGEL PUÒ CONTARE SUL 32%, MENTRE IL FRONTE CONTRARIO SAREBBE INTORNO AL 40 – SULL’OFFERTA DI MPS PENDE PERÒ ENORME SPADONE DI DAMOCLE: L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO SULLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI SIENA A BPM, ANIMA, DELFIN E CALTAGIRONE (MEDIATA DA BANCA AKROS, PARTECIPATA DA BPM, SU INPUT DEL MEF, AZIONISTA DEL MONTE DEI PASCHI)
1. SCACCO A MEDIOBANCA DELFIN CONSEGNERÀ IL 20% PRIMA DELL’ASSEMBLEA
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “La Stampa”
Nel giorno in cui la Bce annuncia il via libera alla scalata di Mediobanca su Banca Generali, le adesioni all'Ops - ostile - si Mps su Piazzetta Cuccia arrivano al 19,4 per cento.
Secondo quanto ricostruito da «La Stampa» si tratterebbe per gran parte di azioni in mano a Delfin, la finanziaria degli eredi di Del Vecchio: le intenzioni del gruppo, comunque, sarebbero quelle di consegnare tutte le loro quote a Siena prima dell'assemblea di Mediobanca, convocata per giovedì 21 agosto. Una mossa tattica per ostacolare la manovra di Piazzetta Cuccia.
L'obiettivo di Mps è di arrivare ad almeno il 66,7% delle adesioni, anche se a Siena basta raggiungere la "soglia tecnica" del 35% per il controllo di fatto su Piazzetta Cuccia. Un obiettivo che è nelle cose visto il 30% di cui dispongono Delfin e Caltagirone e il rimanente 5% in mano alle casse previdenziali come Enpam, Enasarco e Inarcassa, più l'eventuale soccorso di Unicredit, che ha l'1,9% di Mediobanca.
L'eventuale adesione dei fondi è legata invece allo sconto tra le 2,53 azioni che Mps offre in cambio di una singola azione di Piazzetta Cuccia è pari al 2,4%, che in termini di capitalizzazione corrisponde a oltre 412 milioni di euro.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI
La scalata di Mps mette la banca milanese sotto passivity, quindi l'ad Alberto Nagel ha bisogno del via libera della maggioranza dei partecipanti all'assemblea per approvare l'operazione su Banca Generali per la costruzione di un campione nazionale del wealth management.
Mediobanca offre il proprio 13,1% di Generali in cambio del 100% di Banca: un'operazione tutta in carta che incorpora un premio del 14,5%, ma anche una serie di interrogativi. Dal fatto che il Leone accetti di incassare azioni proprie al rinnovo dei contratti distributivi tra il colosso assicurativo e la controllata.
[…] ai soci Nagel ha più volte ribadito la volontà di valorizzare il top management di Banca Generali se l'operazione andasse in porto.
Tra le varie domande, una chiede lumi sull'indagine in corso a Milano nata dalla querela per diffamazione firmata da Mediobanca e dalla quale partono gli accertamenti sull'ultimo collocamento di Mps da parte del Mef: Caltagirone, Delfin e Banco Bpm comprarono da Banca Akros a premio, anziché a sconto come accadute nelle aste precedenti.
GLI AZIONISTI DI MEDIOBANCA ALL 11 AGOSTO 2025
L'azionista chiede come mai Mediobanca non abbia chiesto la sospensione dell'Ops in attesa delle indagini. Secca la replica: «Mediobanca ha segnalato, nelle opportune sedi a tutela dell'Istituto e dei propri azionisti, le criticità e le incongruenze di una operazione che considera distruttiva di valore. Sta poi alle Autorità competenti adottare eventuali provvedimenti e imporre le misure ritenute necessarie».
Mediobanca, poi, ha confermato che diversi consiglieri di Generali fossero a conoscenza dell'interesse per Banca Generali: «Già nel 2020 Mediobanca ha inviato ad Assicurazioni Generali proposte per una possibile integrazione. È quindi di tutta evidenza che sia il mercato che, a maggior ragione, i consiglieri di Assicurazioni Generali già in carica nel 2020 siano a conoscenza dell'interesse di Mediobanca ad acquisire Banca Generali». Compreso anche Lorenzo Pellicioli che lo scorso 6 agosto nel consiglio di Generali ha suggerito di comprare azioni Mediobanca, fatto su cui Piazzetta Cuccia non ha voluto commentare.
Con un partecipazione attesa intorno al 78%, il fronte dei contrari e degli astenuti è accreditato intorno al 42%, mentre il voto favorevole dei fondi internazionali sembra assicurato dopo le raccomandazioni dei proxy advisor Iss, Glass Lewis e Pirc, l'agenzia europea specializzata sui fondi pensione.
2. MEDIOBANCA, VIA LIBERA DELLA BCE ALL’OFFERTA SU BANCA GENERALI
Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”
Via libera della Bce all’offerta di Mediobanca su Banca Generali. Ora occhi e portafogli sono tutti puntati sull’assemblea di Piazzetta Cuccia di giovedì, che alle 10 si riunirà per votare il sì all’ops sul polo bancario posseduto al 51% dal Leone di Trieste; lo scambio sarà pagato interamente con le azioni Generali in pancia alla merchant bank milanese e l’offerta propone un corrispettivo che incorpora un premio per gli azionisti del 14,5% rispetto alle attuali quotazioni.
[…] La riunione dei soci è un passaggio obbligato in osservanza della passivity rule cui è sottoposta Mediobanca, essendo target dell’offerta di Monte dei Paschi, che ieri ha raggiunto il 19,41%.
luigi lovaglio il gordon gekko dei riccarelli
Giovedì l’affluenza non sarà tra le più elevate, complice il periodo ferragostano e le difficoltà amministrative […]. La partecipazione all’assise, che si terrà per il tramite del rappresentante designato, è stimata tra il 75 e l’80%.
Secondo alcune ricostruzioni il fronte di chi si non sposerebbe l’operazione su Banca Generali si attesterebbe oltre il 40% e vedrebbe contrari come Caltagirone (con il suo 9,9%) e un più nutrito gruppo di astenuti cui farebbero capo Delfin (19,9%), Edizione (2,2%), probabilmente le casse di previdenziali (5,5%), Unicredit (1,9%), i fondi di Amundi (1%) e Anima (0,7%).
Sul fronte opposto sarebbe schierato il mercato, che vedrebbe con favore l’operazione pensata da Nagel e che avrebbe incassato anche le raccomandazioni dei proxy: tra il patto di consultazione di Mediobanca (7,8%) e alcuni fondi come Norges, CalPers, Cpp, New York City Comptroller e Florida Sba, i sì all’ops raggiungerebbero il 32%.
Non si è ancora schierato invece Blackrock, detentore di una quota in Piazzetta Cuccia di oltre il 5%. Se l’assemblea raggiungesse una partecipazione del 78-80% per avere la maggioranza sarebbe necessario il 35% circa dei voti favorevoli e dare così le deleghe al cda di Mediobanca a portare avanti l’offerta da 6,3 miliardi sulla banca guidata da Gian Maria Mossa; a quel punto il periodo di adesione potrebbe aprirsi già il 2 settembre.
[…]
ALBERTO NAGEL
LA GALASSIA DI PARTECIPAZIONI DELLA HOLDING DELFIN
francesco gaetano caltagirone sbrocca report 5
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