gaetano micciche' jean pierre mustier

UN "MONTE" DI CANDIDATI PER UNICREDIT – LA SELEZIONE PER IL SUCCESSORE DI MUSTIER DIVIDE LE DUE ANIME DELLA BANCA MILANESE: DA UN LATO CHI VUOLE L’ACQUISIZIONE DI MPS PER FAR CONTENTO IL TESORO, DALL’ALTRO CHI È PIÙ INTERESSATO A FAR FARE PROFITTI ALL’ISTITUTO – ALLA LUNGA LISTA DEI CANDIDATI SI AGGIUNGE LA SUGGESTIONE DI GAETANO MICCICHÉ – BANCO BPM SI TIRA FUORI: NESSUN CONTATTO CON SIENA

MUSTIER

Francesco Spini per "La Stampa"

 

Si sta rivelando una estenuante maratona la selezione del futuro numero uno di Unicredit. Sul successore di Jean Pierre Mustier non è facile mettere d' accordo le due anime del gruppo: l' una tesa a creare premesse favorevoli all' acquisizione del Monte dei Paschi di Siena e che guarda a Roma e al Tesoro; l' altra invece interessata, più che altro, a rimettere la banca sui binari della profittabilità e della creazione di valore, e ridare così fiato a un titolo che langue attorno 8 euro (+0,11% ieri a Milano).

 

ANDREA ORCEL

Iscritti a quest' ultima fazione - e disinteressati alle manovre del tesoro - sono i grandi fondi azionisti e le fondazioni socie che vedrebbero di buon occhio un banchiere internazionale come Andrea Orcel, ex capo della divisione d' investimento di Ubs ed ex super manager Unicredit, salire al piano più alto del grattacielo di piazza Gae Aulenti.

 

monte-dei-paschi-di-siena-sede

È dunque lui il banchiere al momento dato per favorito in una corsa che ancora fatica a vedere il traguardo. Il cda in calendario oggi sarà occasione per discutere dello stato dell' arte della selezione affidata a Spencer Stuart, come ieri ha fatto il comitato nomine: la scelta sarà compiuta entro il 10 febbraio, data del consiglio che licenzierà i conti del 2020.

giuseppe castagna banco bpm

 

Salvo accelerazioni sempre possibili in casi come questo, ci sarà ancora tempo per ragionare sui nomi. A quanto si racconta, a Roma piace il nome di Fabio Gallia il quale, all' epoca in cui il presidente in pectore di Unicredit, Pier Carlo Padoan, era ministro dell' Economia del governo Renzi, era l' amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti, con un passato alla guida di Bnl, del gruppo Bnp Paribas che dà la caratura internazionale richiesta.

FABIO GALLIA

 

Tra i nomi anche quelli di chi in questi giorni ha fatto trapelare, almeno pubblicamente, scarso interesse per la poltrona di Mustier. È il caso di Alberto Nagel, numero uno da poco riconfermato di Mediobanca, oppure di Marco Morelli, ex ad proprio del Montepaschi della discordia. In corsa resta anche l' ex numero uno di Deutsche Bank Italia, Flavio Valeri.

 

PIERCARLO PADOAN CON ELKETTE DI UNICREDIT

Accanto a lui l' interno (al cda) Diego de Giorgi, ex Bofa-Merrill Lynch, e l' interno (alla banca, come manager), Carlo Vivaldi. Un nome, il suo, che qualcuno vedrebbe bene come direttore generale nel caso il cda e gli azionisti non addivenissero a una quadra. Scenario che si vuole scongiurare.

 

gaetano miccichè

C' è poi una suggestione dell' ultima ora, di matrice politica, che guarda a Gaetano Miccichè, oggi ad di Ubi Banca, l' ultima conquista di Intesa Sanpaolo di cui per quasi due lustri ha guidato la divisione di corporate e investment banking. Sullo sfondo resta il nodo Mps. Le alternative danno poche speranze. Da Banco Bpm hanno chiarito che finora non c' è stato «alcun contatto» con l' istituto senese ma nel caso gli advisor, Lazard e Citi, «monitoreranno la situazione qualora fossimo richiesti». Rimane Unicredit, il cui attuale presidente, Cesare Bisoni, e il suo successore designato Padoan ieri sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. A volte, una buona ispirazione aiuta.

MUSTIER MESSINA

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…