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LA MERKEL E MACRON CI STACCANO LA SPINA – MENTRE I GIALLOROSSI LITIGANO SULLE MICROTASSE VERDI, GERMANIA E FRANCIA SI METTONO ALLA GUIDA DEL CONSORZIO EUROPEO DELLE BATTERIE ELETTRICHE – ANCHE L’ITALIA PARTECIPERÀ, MA IL 70% DEI SUSSIDI DA 3,2 MILIARDI ANDRÀ A PARIGI E BERLINO – IL RUOLO DI OPEL E DELLA CASA MADRE PSA, CHE PRESTO SI FONDERÀ CON FIAT (O SE LA PAPPERÀ?)

Antonio Grizzuti per “la Verità”

 

angela merkel emmanuel macron

Mentre i giallorossi si accapigliano sulle microtasse verdi, Germania e Francia uniscono le forze e si mettono alla guida del consorzio europeo per produrre batterie elettriche.

L' Ansa ha calcolato che, tra giovedì e venerdì scorso, i tre principali azionisti di maggioranza (M5s, Pd e Italia viva) hanno trascorso complessivamente ben 14 ore a litigare sulla possibilità di introdurre le ormai famigerate plastic tax e sugar tax.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Si sono schierati a favore delle tasse «etiche» dem e pentastellati, fortemente contrari invece i renziani. Se il buongiorno si vede dal mattino, insomma, il green new deal fortemente voluto e strenuamente difeso dal premier Giuseppe Conte rischia di non vedere nemmeno la luce.

 

produzione di batterie elettriche opel

3,2 miliardi

Per un fortuito caso del destino, appena pochi giorni dal furioso litigio sulle imposte verdi, lunedì 9 dicembre la Commissione europea ha dato il via libera all' erogazione di aiuti di Stato per la considerevole cifra di 3,2 miliardi di euro. Scopo dell' operazione: realizzare fabbriche dove produrre batterie per automobili elettriche.

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

 

Oltre all' Italia, al progetto sono interessati altri sei Paesi: Germania, Francia, Belgio, Finlandia, Polonia e Svezia. Gli ingenti stanziamenti da parte degli Stati coinvolgeranno 17 soggetti del settore industriale e dall' operazione ci si aspetta la mobilitazione di altri 5 miliardi di euro da parte del settore privato.

batterie auto elettriche 2

 

Nonostante l' Italia rientri nel novero dei partecipanti, la parte del leone la fanno Parigi e Berlino. Rispettivamente, Francia e Germania investiranno 2,21 miliardi, vale a dire quasi il 70% della somma complessiva in gioco. La decisione da parte dei tedeschi di puntare su questo settore non è certo un caso: è infatti notizia di questi giorni che per la prima volta la Germania ha scavalcato la Norvegia nella vendita di auto elettriche.

saft

 

Visti i numeri - questa tipologia di vetture rappresenta appena il 3,1% delle immatricolazioni a livello continentale - i margini di crescita ci sono tutti. Ma al di là delle prospettive future e del possibile andamento del mercato, è chiaro che sul tema la premiata ditta Angela Merkel&Emmanuel Macron stava affilando le armi ormai da diverso tempo.

 

daimler auto elettrica mercedes 2

Grazie allo sblocco dei finanziamenti, la joint venture francotedesca Automotive cell company (Acc), fondata dalla tedesca Opel e dalla francese Saft, è già ai blocchi di partenza per la costruzione di un maxi stabilimento nella cittadina di Kaiserslautern, non distante dal confine transalpino. Nel merito, Opel ha dichiarato che ora «i partner si prepareranno per completare una valutazione approfondita del progetto, prima di prendere una decisione finale», ma ha preferito non fornire ulteriori dettagli sulla realizzazione dell' impianto.

carlos tavares 1

 

Secondo le valutazioni del governo locale, tuttavia, lo stabilimento potrebbe essere ultimato già nel 2023 e dovrebbe impiegare a regime circa 2.000 dipendenti. Il contributo di Berlino e Parigi dovrebbe attestarsi intorno ai 300 milioni di euro a testa. Non bisogna dimenticare che la casa automobilistica Opel fa parte del gruppo francese Psa, del quale a sua volta è azionista lo Stato francese con circa il 14% delle quote.

produzione di batterie elettriche opel 1

 

E proprio nelle scorse settimane Psa e Fca, la holding della Fiat, hanno manifestato la volontà di dare vita (con una partecipazione paritetica) al quarto gruppo automobilistico mondiale. «Non siamo noi in ritardo, sono gli altri a essere arrivati troppo presto», aveva ironizzato qualche tempo fa l' ad di Fca, Mike Manley, a proposito dell' elettrico. Sarà pure così, ma nonostante i tentativi di John Elkann di rassicurare il mercato («Sull' elettrico la Fiat c' è»), i competitor francesi e tedeschi hanno dimostrato di sapersi muovere in questo ambito con maggiore destrezza.

MERKEL E MACRON SGHIGNAZZANO

 

AQUISGRANA

manley elkann

Ma soprattutto, in piena sintonia con il trattato di cooperazione firmato ad Aquisgrana a inizio 2019, hanno potuto godere della protezione e dell' aiuto finanziario dei rispettivi governi. Fino allo sblocco degli aiuti di Stato ottenuto in questi giorni, che consente di fissare un altro importante tassello per il dominio industriale dell' intero continente.

merkel e macron firmano il trattato di aquisgrana 1batterie auto elettrichemerkel e macron firmano il trattato di aquisgrana 2daimler auto elettrica mercedes 3daimler auto elettrica mercedes 1auto elettricavoldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin angela merkel 1saft batterie

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