PIAZZA AFFARI -1,1%, BANCHE IN CALO - SPREAD INVARIATO A 328 - INTESA: BAZOLI, “ALTRO MANDATO? DECIDO QUANDO ME LO CHIEDONO” - ANTITRUST: FINE DEL MONOPOLIO ALITALIA SU LINATE-ROMA - IRLANDA: OK DELLA TROIKA - FORD TAGLIA IN EUROPA, RENAULT INVESTE IN SPAGNA - IL PARLAMENTO UE BOCCIA MERSCH ALLA BCE - IL LATO OSCURO DI FACEBOOK BY BERNABÉ - ESPRESSO, UTILI IN CALO: “NUOVI TAGLI DI COSTI” - UNICREDIT TRASLOCA - MINI-GOOGLE CRESCONO…

1 - BORSA: MILANO CHIUDE SUI MINIMI IN SCIA A BANCHE, FTSE MIB -1,13%
Radiocor - Milano chiude sui minimi una seduta vissuta all'insegna della volatilita', mostrando un calo dell'1,13% e segnando la peggiore performance in E uropa. Il listino e' stato penalizzata in particolare dalla debolezza delle banche, nonostante lo spread tra Btp e Bund sia rimasto sostanzialmente invariato intorno a 328 punti. A livello macro sono arrivati dati postivi dalla Gran Bretagna, dove il Pil e' cresciuto dell'1% nel terzo trimestre e dagli Stati Uniti, mentre i riflettori sono ancora accesi in Europa sulla situazione della Grecia e sui conti trimestrali delle societa'.

A Milano i cali piu' consistenti sono stati realizzati da Unicredit (-3,5%), Telecom (-3%), dopo che France Telecom (-4,6%) ha annunciato il taglio del dividendo e Saipem (-3,6%), che ha risentito del giudizio degli analisti all'indomani dei conti. Male anche Fiat (-1,80%) in scia al settore, dopo il profit warning di Daimler (-3%) e in attesa dei conti e dell'aggiornamento del piano il 30 ottobre.

Per contro, hanno chiuso in netto rialzo Azimut (+2,3%) e i titoli del lusso, in recupero dopo la flessione dei giorni scorsi: Ferragamo ha segnato +2,2%, Luxottica +1,6% nel giorno del la trimestrale e Tod's +1,5%. Sul mercato valutario, l'euro tratta a 1,295 dollari (1,2972 ieri), 103,81 yen (103,49) e il dollaro/yen quota a 80,16. Il petrolio cede lo 0,37% a 85,42 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP CHIUDE STABILE A 328 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude stabile a 328 punti base col tasso sul decennale al 4,86%. Stabile anche il differenziale della Spagna a 403 punti base col rendimento dei Bonos al 5,61%.

3 - IRLANDA: OK TROIKA AD AZIONE DI CONSOLIDAMENTO SU BILANCIO E RIFORME
Radiocor - La Troika (Commissione Ue-Bce-Fmi) ha 'promosso' l'Irlanda dando una valutazione positiva dell'azione di consolidamento del bilanci o e di riforma dell'economia. L'ottava revisione del programma economico concordato per accedere al prestito internazionale, permette l'esborso di 0,9 mld da parte dell'Fmi, di 0,8 mld da parte della Ue e 0,5 mld in via bilaterale dagli stati.

4 - INTESA SP: BAZOLI, ALTRO MANDATO? DECIDO QUANDO ME LO CHIEDONO
Radiocor - 'Si decidera' quando me lo chiederanno'. Cosi' il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, a margine de lla presentazione di un progetto culturale della banca, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse disponibile a continuare per un altro mandato il suo incarico. Incalzato, ha aggiunto: 'Prima lasciamo che scadano gli organi e poi vediamo'.

5 - BCE: EUROPARLAMENTO BOCCIA LA NOMINA DI MERSCH
Radiocor - L'Europarlamento ha bocciato la candidatura di Ives Mersch al Consiglio direttivo della Bce. La plenaria ha respinto la nomina con 325 no, 300 si' e 49 astenuti allineandosi cosi' alla posizione della Commissione economico-finanziaria che aveva proposto la bocciatura per protesta contro l'assenza di donne nel board della Bce.

6 - ALITALIA: ANTITRUST, FINE MONOPOLIO SULLA ROMA FIUMICINO-MILANO LINATE
Radiocor - 'L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 25 ottobre 2012, ha preso atto della relazione trasmessa dal monitoring trustee Nexia International-Audirevi, che ha indicato la societa' EasyJet quale assegnataria degli slot sullo scalo di Milano Linate messi a disposizione da Alitalia-Cai per effetto dei provvedimenti dell'Autorita' stessa.

Ad esito della procedura effettuata dal monitoring trustee di valutazione comparativa delle offerte pervenute da cinque vettori, tutti indipendenti da Alitalia-Cai, easyJet e' risultato il vettore piu' idoneo a garantire un effettivo vincolo concorrenziale ad Alitalia-Cai sulla rotta in questione'.

Lo afferma l'Antitrust in una nota. 'In considerazione del piano operativo presentato da easyJet, l'Antitrust ha quindi disposto che, gia' nel corso della stagione Iata 'Winter 2012/2013', a decorrere dalla data in cui easyJet garantira' l'effettivo avvio del servizio, Alitalia-Cai rinunci alla titolarita' di sette slot (quan tita' richiesta dalla societa' assegnataria) attualmente detenuti presso l'aeroporto di Milano Linate. Cio' consentira' ad easyJet di entrare in competizione con Alitalia-Cai offrendo un servizio alternativo sulla rotta Roma Fiumicino-Milano Linate, in particolare nelle fasce orarie del mattino e della sera'.

7 - FORD: CHIUDE DUE IMPIANTI IN GRAN BRETAGNA NEL 2013
Radiocor - Ford ha annunciato che nel 2013 intende chiudere due impianti in Gran Bretagna che comporteranno il taglio di 1.400 posti, che vanno ad aggiungersi ai 4.300 esuberi previsti nel sito belga di Genk entro fine 2014 per cui 'sono in corso le consultazioni con i sindacati'. In tutto i posti di lavoro che la casa americana intende eliminare sono cosi' 5.700.

Il gruppo ha precisato che in Gran Bretagna porra' fine alla produzione dello stabilimento di Southampton, a sud dell'Inghilterra, e alle attivita' di stampaggio di Degenham, a est di Londra. Le iniziative previste ridurranno le capacita' di assemblaggio di Ford in Europa, esclusa la Russia, del 18% (335mila unita') con risparmi lordi annuali previsti tra 450 e 550 milioni di dollari. Il costruttore americano, che intende lanciare 15 nuovi modelli in Europa entro 5 anni, stima perdite nella regione superiori a 1,5 miliardi quest'anno e di ritornare alla redditivita' nell'area entro la meta' del decennio.

8 - SPAGNA: BCE, DEPOSITI CRESCONO IN SETTEMBRE, PRIMA VOLTA IN SEI MESI
Radiocor - In Spagna i depositi delle banche sono cresciuti in settembre per la prima volta in sei mesi, dell'1,2% congiunturale, dopo avere accusato lo scorso luglio - quando e' esplosa la crisi del settore finanziario spagnolo - una contrazione del 4,7%. Lo ha annunciato la Bce. Il dato segnala un ritorno di fiducia nei paesi periferici dell'eurozona e va nella stessa direzione delle cifre relative a Italia e Grecia. Sempre a settembre infatti i depositi presso le banche italiane hanno raggiunto un nuovo massimo storico con un incremento del 2,1% e quelli della Grecia, con un rialzo dell'1%, sono tornati sui massimi dallo scorso maggio.

Per contro sono diminuiti, in entrambi i casi dello 0,1%, quelli delle banche tedesche e delle banche francesi. Per quanto riguarda i prestiti chiesti dalle famiglie e dalle imprese questi, secondo i dati resi noti dalla Bce, sono diminuiti dello 0,4% in Italia e dello 0,2% in Spagna, mentre sono aumentati dello 0,2% in Francia. Sempre in settembre le banche italiane hanno effettuato acquisti netti di titoli di stato per 5,1 miliardi di euro. Acquirenti netti di governativi si sono rivelati anche gli istituti di Grecia (per 300 milioni di euro) e della Spagna (per 8,5 miliardi di euro).

9 - L'ESPRESSO: NOVE MESI IN UTILE PER 26,4 MLN, RICAVI 594 MLN
(ANSA) - Il gruppo L'Espresso ha registrato nei primi nove mesi del 2012 un utile di 26,4 milioni (-36,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso) e ricavi consolidati per 594 milioni (-9,1%). Migliora l'indebitamento netto, sceso al 30 settembre a 105,1 milioni (da 110,2 milioni di fine 2011 e 112,4 milioni al 30 settembre dell'anno passato).

La società editoriale presieduta da Carlo De Benedetti conferma la previsione di un risultato in utile anche per l'intero 2012, pur in sensibile calo rispetto al 2011. Il carattere strutturale della crisi in atto richiede peraltro, si legge in una nota, che "il gruppo sia nuovamente impegnato in interventi di salvaguardia della propria economicità, nel breve e medio termine, che devono riguardare ulteriori riduzioni dei costi e l'accelerazione dello sviluppo digitale".

Tornando ai primi nove mesi del 2012, il fatturato totale ha sofferto soprattutto per la flessione dei ricavi pubblicitari (-10,1% a 342,4 milioni) dei ricavi dei prodotti opzionali (-35,1% a 34 milioni) mentre i ricavi diffusionali di Repubblica e L'Espresso sono stati pari a 199,3 milioni (-3%) e sono cresciuti i ricavi diversi a 18,3% (+20%) grazie alla crescita dell'attività di affitto della banda digitale terrestre televisiva. In calo del 5,2% i costo totali dovuti ai tagli dell'organico e delle spese. Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 82,8 milioni (-26,1%), il risultato operativo a 54,3 milioni (-35,6%). L'organico di gruppo a fine settembre ammonta a 2.584 dipendenti.

10 - ESPRESSO, CRISI RICHIEDE ULTERIORE RIDUZIONE COSTI
(ANSA) - "Il carattere strutturale della crisi in atto richiede che il Gruppo sia nuovamente impegnato in interventi di salvaguardia della propria economicità, nel breve e medio termine, che devono riguardare ulteriori riduzioni dei costi e l'accelerazione dello sviluppo digitale". Lo rende noto il Gruppo Espresso, comunicando i risultati consolidati al 30 settembre 2012.

"L'attuale situazione dell'economia, l'incertezza sulle prospettive di breve e medio periodo - si legge nella nota -, nonché le trasformazioni strutturali in atto nel settore della carta stampata e della comunicazione più in generale, hanno determinato, nuovamente nel 2012, significative riduzioni dei ricavi per il settore editoriale. I primi segnali relativi al quarto trimestre dell'anno, e riguardanti in particolare la raccolta pubblicitaria, non lasciano intravedere alcun miglioramento".

"L'impatto negativo della situazione sopra descritta sui risultati delle società editrici - prosegue la nota - è oltremodo significativo e ben riflesso dai bilanci semestrali pubblicati dai principali operatori del settore. Malgrado quanto precede, il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi con un risultato significativamente positivo e conferma la previsione di un risultato in utile anche per l'intero esercizio, pur in sensibile riduzione rispetto al 2011".

11 - UNICREDIT PRONTA AL TRASLOCO E AL TRAUMA DELL'OPEN SPACE
Da "il Giornale" - A Milano i dipendenti di Unicredit si preparano al trasloco dell'anno: in 4 mila andranno nel nuovo grattacelo di Porta Garibaldi, 29 piani, trasferimento previsto tra marzo e settembre prossimi, ma con cerimonia a dicembre. Il palazzo è bellissimo e il 27esimo piano è già stato prenotato dall'ad Ghizzoni e top manager. Per molti altri, invece, ci sarà da mandare giù la principale novità: vivere negli open space. Dall'attuale 7-8% di manager che oggi lavorano in uffici tutti per loro, la percentuale si ridurrà all'1%. Trame e complotti vari sono già partiti.

12 - SE IL RE DI SPAGNA È LIBERO DI SALIRE SU UNA RENAULT
Da "il Giornale" - Carlos Ghosn non è Sergio Marchionne, anche se la Spagna nel contesto europeo è messa peggio dell'Italia. Questo per dire che il numero uno di Renault-Nissan, procedendo controcorrente rispetto ai concorrenti, sta per varare un importante piano di rilancio delle proprie attività in Spagna, con la creazione di 1.300 nuovi posti di lavoro nel periodo 2014-2016. Una decisione sicuramente coraggiosa. I tre impianti spagnoli (Valladolid, Palencia e Siviglia) saranno rilanciati grazie a nuovi modelli. E anche qui Ghosn non è Marchionne.

13 - IL LATO OSCURO DI FACEBOOK. FIRMATO BERNABÉ...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Il titolo è tutto un programma: «Il lato oscuro dell'informazione». Ma ancora più interessante è la paternità delle idee: Franco Bernabé, presidente esecutivo di Telecom Italia. Il libro è in uscita per Laterza. Il tema, non c'è dubbio, è intrigante e di stretta attualità. Si legge nella brochure di presentazione del testo: «Google, per attivare le caselle di posta elettronica Gmail o per accedere al social network Google+, richiede ai propri utenti il numero di cellulare e Facebook ha recentemente introdotto il sistema attraverso il quale è possibile riconoscere i volti delle persone.

Come è possibile tutelare la propria privacy in un contesto del genere? La questione non è di facile risoluzione e attorno a essa si intrecciano aspetti di natura regolamentare ed economica, aspetti di diritto internazionale e aspetti tecnici. È possibile però, oltre che doveroso, mettere delle regole, sostiene Bernabé, e per farlo è necessario uno sforzo comune da parte di tutti i soggetti coinvolti: operatori, attori del mondo internet, autorità preposte alla tutela della privacy».

L'idea di Bernabé potrebbe non piacere a chi utilizza il web ormai come proprio pane quotidiano: regole e vigilanza. A chi affidarla? Il presidente di Telecom pensa anche all'Onu, idea non peregrina va detto: il sistema postale è stato affidato all'Onu in effetti. Ma era un'istituzione nata nel 1875, l'Upu, entrata poi sotto l'ombrello delle Nazioni Unite alle sue origini nel 1945. Insomma, esigenze diverse e trasparenza più complessa. Oggi, forse, l'Onu sarebbe un vincolo burocratico da prendere in considerazione per i casi di censura in Cina o i limiti al diritto fondamentale di accesso al web.

Ma non per gestire le regole di ingaggio sui social network. Dietro la partita culturale c'è anche quella economica. Non è un mistero che Bernabé abbia proposto più volte di tassare i cosiddetti Over the top a vantaggio degli operatori che si troveranno sempre di più a gestire quella che è stata battezzata la «Rete stupida» (per sottolinearne l'incapacità di gestire i servizi).

Resta da soppesare il titolo: il lato oscuro dell'informazione è forse una brutta traduzione di lato oscuro dell'information technology. Che esiste, non c'è dubbio. Come sanno bene in Telecom avendo dovuto affrontare, nell'era pre Bernabé, lo scandalo delle intercettazioni informatiche. Il che dovrebbe consigliare una cosa: la tecnologia non è buona o cattiva. Dipende dall'uso che ne fa l'essere umano.

14 - I DIRIGENTI DI BANCA? ALLO SPORTELLO...
R.Ba. per il "Corriere della Sera" - Nella grande giostra negoziale sulla produttività tutti cercano di portare a casa un pezzo a proprio vantaggio. I piccoli di Rete Imprese Italia puntano a contratti territoriali, i grandi di Confindustria a potenziare il secondo livello e ai banchieri dell'Abi sarebbe molto gradito il demansionamento.

A questo proposito, secondo indiscrezioni, la riduzione di mansione (e quindi anche di stipendio) permetterebbe all'Abi una forte ristrutturazione sui 35 mila esuberi dichiarati (su un totale di oltre 350 mila dipendenti). Circa 20 mila posti, infatti, potrebbero essere ricavati con l'apertura al sabato degli sportelli. Per fare questa operazione tuttavia, occorrono «sportellisti» mentre la gran parte degli esuberi sono riconducibili alla più alta funzione di quadri.

Con l'introduzione del demansionamento, anche se negoziato con il sindacato, sarebbe possibile derubricare il quadro a sportellista e chiudere una partita occupazionale che si preannuncia molto complicata. Su questo fronte, anche se la Cgil è contraria, molti giuslavoristi stanno elaborando proposte: oggi la legge non consente mutazioni peggiorative nelle funzioni e nello stipendio di un lavoratore per cui spesso non c'è altra soluzione che il licenziamento collettivo.

15 - PICCOLISSIMI GOOGLE CRESCONO...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Google lillipuziani crescono. Con la pubblicità a performance. 4w MarketPlace, start up italiana da 5 milioni di fatturato che ha come clientela la fascia del premium publishing (i principali editori italiani) per i quali intermedia i cosiddetti «test link» (le stringhe pubblicitarie in fondo agli articoli per le quali si paga a click), ha ricevuto 2,5 milioni da Principia Sgr. L'investimento che verrà utilizzato per la tecnologia avverrà sotto forma di aumento di capitale e sarà alimentato con la raccolta del Fondo high tech per il Sud (la sede della società è a Fisciano, nei pressi di Salerno). La fortuna di 4w? Gli editori hanno detto no ai test link gestiti da Google, che tipicamente non offre visibilità sull'effettivo numero di perfomance. La start up italiana ha saputo occupare quel piccolo spazio.

 

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