PIAZZA AFFARI CHIUDE IN RIALZO (+1,15%) NONOSTANTE TSIPRAS - BCE, UE, GOVERNI, TUTTI IN CORO VERSO ATENE: “NESSUN TAGLIO DEL DEBITO” - DRAGHI: “LA PRESSIONE FISCALE IN GRECIA E' SOTTO LA MEDIA”

1.BORSA, MILANO CHIUDE IN RIALZO: BENE BANCHE, SUI MASSIMI FCA

(LaPresse/Finanza.com) - Piazza Affari ha chiuso in rialzo, insieme alle altre principali Borse europee, senza subire il contagio del listino greco all'indomani della vittoria alle elezioni politiche di Syriza, il partito di sinistra anti-austerity guidato da Alexis Tsipras. Nel pomeriggio Tsipras ha giurato da premier dopo aver stretto un accordo di governo con Amel, il partito nazionalista dei greci indipendenti.

il giuramento di alexis tsipras il giuramento di alexis tsipras

 

Sul mercato si guarda alla possibilità di una soluzione di compromesso tra Tsipras, che chiede la ristrutturazione del debito, e Bruxelles, che invece insiste sulla necessità che Atene rispetti gli impegni presi con le istituzioni Ue. A sostenere i mercati anche l'Ifo tedesco migliore delle attese. L'indice che misura la fiducia delle imprese tedesche a gennaio si è attestato a 106,7 punti, in rialzo dai 105,5 punti di dicembre. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell'1,15% a 20.756 punti.

 

alexis tsipras  8alexis tsipras 8

Acquisti sostenuti sui titoli della galassia Benetton quotati sul Ftse Mib. In particolare World Duty Free ha mostrato un progresso del 2,54% a 8,85 euro in scia alle indiscrezioni di stampa de Il Sole 24 Ore circa il probabile interessamento da parte del fondo statunitense Kkr. Nessuna trattativa è stata intavolata ma, come scrive il quotidiano, la famiglia Benetton potrebbe ridurre la sua quota in World Duty Free sotto la soglia del 30 per cento.

 

Ben comprata anche Autogrill che ha chiuso con un rialzo del 3,53% a 7,33 euro. In positivo la maggior parte del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l'1,22% a 11,59 euro, Popolare di Milano il 2,18% a 0,724 euro, Intesa SanPaolo lo 0,61% a 2,63 euro, Mediobanca il 3,06% a 7,565 euro, Unicredit lo 0,35% a 5,645 euro, Montepaschi lo 0,10% a 0,487 euro. FCA (+3,73% a 11,94 euro) è volata ai massimi dallo sbarco a Piazza Affari dello scorso 13 ottobre.

 

Guardando lo storico del 'vecchio' titolo Fiat un livello così elevato non si vedeva dal marzo del 2000. Questa mattina gli analisti di Banca Akros hanno alzato il target price su Fca a 13,80 euro dal precedente 11,50 euro, confermando il giudizio buy sul titolo del Lingotto. Sul mercato nel frattempo cresce l'attesa in vista della pubblicazione dei conti dell'esercizio 2014, in uscita mercoledì 28 gennaio.

ELKANN E MARCHIONNE ELKANN E MARCHIONNE

 

Eni (+0,93% a 15,19 euro) ha rialzato la testa dopo un mattinata sottotono in scia alla bocciatura a hold arrivata dagli analisti di Cheuvreux. Acquisti più sostenuti sulla controllata Saipem che è avanzata del 2,79% a 7,915 euro. Sotto i riflettori Terna (+0,82% a 3,928 euro). Matteo Del Fante, amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato che con la vittoria di Syriza alle elezioni politiche in Grecia si sono ridotte le possibilità che prosegua l'operazione di privatizzazione della rete elettrica nazionale. Terna era interessata a partecipare alla gara per la privatizzazione della rete di trasmissione elettrica greca, gestita dalla società Admie.

 

 

SAIPEM SAIPEM

2.GRECIA, PRIMO AVVERTIMENTO DA S&P'S DOPO VOTO, POSSIBILE DOWNGRADE

 (Reuters) - Standard & Poor's potrebbe tagliare il rating sovrano della Grecia prima della data fissata per il prossimo pronunciamento sul merito di credito ellenico, ovvero il 13 marzo, se la situazione dovesse prendere una piega negativa.

Lo dice a Reuters Frank Gill, responsabile dei rating sovrani europei dell'agenzia di rating, alla vigilia della formazione di un governo ostile all'accordo di salvataggio sottoscritto con i creditori internazionali, guidato dal leader di Syriza Alexis Tsipras.

 

"La data fissata per la revisione del rating è il 13 marzo...comunque potremmo deviare da quella data qualora avvertissimo che è successo qualcosa di eccezionale con conseguenze importanti sul merito di credito dello Stato", ha affermato Gill.

STANDARD AND POOR'SSTANDARD AND POOR'S

"Syriza ha vinto sulla prosmessa di ristrutturare il debito sovrano... quindi il punto è che tipo di sgravio sul debito vogliono accettare, e cosa sono pronti ad accettare gli altri stati europei", ha aggiunto.

 

3.GRECIA, LAGARDE: RISPETTARE REGOLE, NESSUN TRATTAMENTO SPECIALE

 (LaPresse/Reuters) - "Ci sono delle regole interne alla zona euro che devono essere rispettate". Lo ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in un'intervista a 'Le Monde', sottolineando che non è previsto alcun trattamento speciale per il debito greco. "Non possiamo creare delle categorie speciali per l'uno o per l'altro Paese", ha detto ancora Lagarde.

 

lagarde schaeublelagarde schaeuble

4.GRECIA, DIJSSELBLOEM: NO SOSTEGNO A TAGLIO DEBITO, GIÀ FATTO MOLTO

 (LaPresse) - "Non credo che ci sia sostegno per un taglio del debito greco, abbiamo già fatto molto negli ultimi due anni per alleviarne il peso, in termini di tassi di interesse, di maturità dei titoli e di scadenze". Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, arrivando a Bruxelles per il vertice dei ministri delle Finanze dell'eurozona. "Posso dire - ha aggiunto - che noi continuaimo nel nostro impegno per lavorare con loro". Inoltre, ha spiegato Dijsselbloem, "è troppo presto per dire se il debito è sostenibile" prima del prossimo esame della troika.

Jeroen Dijsselbloem Jeroen Dijsselbloem

 

Il numero uno dell'Eurogruppo ha sottolineato che il nuovo governo deve continuare a "rispettare gli impegni presi" perché "essere un membro dell'eurozona implica che bisogna rispettare quello che si è concordato". Per Dijsselbloem in questo momento l'obiettivo "cruciale" è quello di "rafforzare l'economia della Grecia".

 

5.GRECIA, DRAGHI: PRESSIONE FISCALE? È SOTTO LA MEDIA DI EUROZONA

MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

 (LaPresse) - La pressione fiscale in Grecia si è attestata nel 2013 al 34,2% del Pil, "restando ben al di sotto della media sia della zona euro sia dell'Ue a 28, nonostante gli aumenti degli ultimi anni". Lo scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, in una lettera in risposta all'europarlamentare greco di Syriza, Kostas Chrysogonos. "Il programma di aggiustamento economico della Grecia - sottolinea Draghi - incluse le varie riforme per migliorare la struttura fiscale e il suo disegno complessivo, è stato pensato per aiutare nella lotta all'evasione". "Un obiettivo primario e chiave - aggiunge il presidente della Bce - è l'equità sociale e la creazione di un ambiente in cui tutti i cittadini pagano la propria quota di imposta".

 

6.GRECIA, COEURÉ (BCE): IMPOSSIBILE ACCETTARE UN TAGLIO DEL DEBITO

BENOIT COEUREBENOIT COEURE

 (LaPresse/Finanza.com) - La Banca centrale europea (Bce) non accetterà un taglio del debito da parte della Grecia. Lo ha affermato il membro della Bce, Benoit Coeuré, nell'intervista rilasciata la quotidiano tedesco 'Handelsblatt', dopo le elezioni in Grecia che hanno visto trionfare il partito di sinistra anti-austerità Syriza. "E' impossibile che non possiamo accettare una riduzione del debito che include titoli greci che si trovano presso la Bce," ha detto Coeuré, aggiungendo che non sarebbe possibile per i termini di legge.

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...

antonio tajani edmondo cirielli

ALTRO CHE GOVERNO COESO: È GUERRA APERTA IN CASA! – IL PIÙ INCAZZATO PER L’INVESTITURA DI EDMONDO CIRIELLI A CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN CAMPANIA È ANTONIO TAJANI. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CONSERVA UN’ANTICA ANTIPATIA (RICAMBIATA) CON IL SUO VICEMINISTRO – E IL SEGRETARIO REGIONALE AZZURRO, FULVIO MARTUSCIELLO, MINACCIA GLI ALLEATI: “PRIMA ANCORA DI SEDERCI AL TAVOLO CON EDMONDO CIRIELLI, DEVE CHIEDERE SCUSA PER GLI INSULTI RIVOLTI A SILVIO BERLUSCONI E RIPORTATI NEL LIBRO ‘FRATELLI DI CHAT’” – TAJANI TEME CHE, CON CIRIELLI CANDIDATO, FDI SCAVALCHI, E DI PARECCHIO, FORZA ITALIA IN CAMPANIA, STORICO FEUDO AZZURRO...

tridico giuseppe conte matteo salvini occhiuto giorgia meloni calabria fico antonio tajani

DAGOREPORT! IN CALABRIA, COME NELLE MARCHE, SI REGISTRA LA SCONFITTA DI GIUSEPPE CONTE: HA VOLUTO FORTISSIMAMENTE LA CANDIDATURA DI PASQUALINO TRIDICO CHE NON HA PORTATO CONSENSI NÉ AL CAMPOLARGO, NÉ TANTOMENO AL M5S CHE HA PRESO GLI STESSI VOTI DEL 2021 - LA DUCETTA ROSICA PERCHÉ FRATELLI D’ITALIA HA UN TERZO DEI VOTI DI FORZA ITALIA, CHE CON LA LISTA OCCHIUTO ARRIVA FINO AL 30% - LA SORPRESA È LA CRESCITA DELLA LEGA, CHE PASSA DALL’8,3 AL 9,4%: MOLTI CALABRESI HANNO VOLUTO DARE UN PREMIO A SALVINI CHE SI È BATTUTO PER IL PONTE SULLO STRETTO - ORA LA BASE DEI 5STELLE E' IN SUBBUGLIO, NON AVENDO MAI DIGERITO L'ALLEANZA COL PD - LA PROVA DEL FUOCO E' ATTESA IN CAMPANIA DOVE IL CANDIDATO CHE CONTE HA IMPOSTO A ELLY E DE LUCA, ROBERTO FICO, NON PARE COSI' GRADITO AGLI ELETTORI DEL CENTROSINISTRA...    

giuseppe marotta giovanni carnevali

DAGOREPORT! GIUSEPPE MAROTTA STRINGE ANCORA PIÙ LE MANI SULLA FIGC. IN SETTIMANA SI VOTA LA SOSTITUZIONE NEL CONSIGLIO FEDERALE DI FRANCESCO CALVO, EX MARITO DI DENIZ AKALIN ATTUALE COMPAGNA DI ANDREA AGNELLI, E IL PRESIDENTE DELL’INTER STA BRIGANDO PER PORTARE AL SUO POSTO IL SODALE, NONCHÉ TESTIMONE DI NOZZE, GIOVANNI CARNEVALI, AD DEL SASSUOLO (MA C'E' ANCHE L'IDEA CHIELLINI) - IN CONSIGLIO FEDERALE SIEDEREBBERO COSÌ MAROTTA, CARNEVALI E CAMPOCCIA, IN QUOTA UDINESE MA LA CUI FEDE INTERISTA È NOTA A TUTTI. MILAN, JUVENTUS, NAPOLI E LE ROMANE RIMARREBBERO CON UN PALMO DI NASO…

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…