TECH EASY - INSTAGRAM FA MARCIA INDIETRO: “NON VENDEREMO LE VOSTRE FOTO PER LA PUBBLICITA’” - KEVIN SYSTROM DAL SUO BLOG CERCA DI ARGINARE LA MAREA DI “ADDII”: “GLI UTENTI HANNO LA PROPRIETÀ DEGLI SCATTI E INSTAGRAM NON LA RECLAMERÀ” - SORPASSO DEI COREANI SAMSUNG SUI FINLANDESI NOKIA NELLA CLASSIFICA DEI CELLULARI VENDUTI (29% A 24%) - E I BRASILIANI SI FANNO IL “LORO” IPHONE…

1-INSTAGRAM FA MARCIA INDIETRO: NON VENDERÀ LE FOTO DEGLI UTENTI
da Rainews24.rai.it

Di fronte alle proteste degli utenti per le nuove regole sulla privacy e alla possibilità di vendere le foto della community alla pubblicità, Instagram fa una marcia indietro. ''Modificheremo parti delle nuove regole per spiegare meglio cosa succederà alle vostre foto e faremo di più per rispondere ai vostri dubbi ed eliminare la confusione'', spiega sul blog della società Kevin Systrom, co-fondatore dell'app-social network da 100 milioni di utenti di proprietà di Facebook.

Proprio ieri Instagram aveva annunciato nuove regole sulla privacy e sui termini di servizio a partire dal 16 gennaio, tra cui un maggiore interscambio del database degli utenti con la casa madre Facebook e i suoi affiliati; ma soprattutto, la novità che aveva scatenato le proteste della community era la possibilità di usare gli scatti postati per ''contenuti sponsorizzati, a pagamento o promozioni'', ovviamente senza compenso.

"Allarme! A tutti coloro che sono su Instagram, rileggete le nuove condizioni di utilizzazione. Le vostre foto corrono rischi", scrive su Twitter @ElvisLewela da Nairobi, in Kenya. "Amo Instagram, ma queste nuove condizioni di utilizzazione sono ridicole", afferma @Danbo12, dal Regno Unito. Altri hanno annunciato di voler chiudere il loro account, come @Katelyn13Hill, che vive in Canada: "Bye, bye Instagram, non voglio essere utilizzato come spot senza il mio permesso".

''Non vogliamo vendere le vostre foto o usare per le pubblicita''', spiega chiaramente Systrom sul blog aggiungendo che ''nulla è cambiato sul controllo che gli utenti hanno delle foto'' e che ''gli utenti hanno la proprietà degli scatti e Instagram non la reclamera'''.

Infine, Systrom si rivolge alla community di Instagram: ''Sono grato per il vostro feedback. Dobbiamo essere chiari sui cambiamenti che mettiamo in atto, è una nostra responsabilità nei confronti della community. Uno dei motivi per cui queste regole non entrano in vigore da subito, ma tra 30 giorni, è che volevano tutti potessero sollevare dei dubbi. Grazie perchè ci aiutate a rendere Instagram una community di cui tutti possiamo essere orgogliosi''


2-SAMSUNG CHIUDE L'ANNO DA REGINA DELLA TELEFONIA MOBILE. NOKIA, HTC E RIM IN FLESSIONE
Gianni Rusconi per IlSole24ore.com

Un dominio durato 14 anni, oggi cancellato dall'ascesa inarrestabile di un'azienda, Samsung, che ha ripetuto nei cellulari quanto già fatto nei televisori e in altre categorie di prodotti di elettronica di consumo. Il 2012 certifica il chaebol coreano nel ruolo di primo produttore al mondo nel campo dei cellulari (e degli smartphone) e segna la fine del regno di Nokia, superata dalla rivale (per unità vendute) sin dal secondo trimestre di quest'anno.

L'anticipazione sul consuntivo di fine anno arriva dalla società di ricerca IHS iSuppli, secondo cui la quota di mercato dell'azienda finlandese è passata dal 30% del 2011 al 24% di quest'anno. Samsung, per contro, ha guadagnato nei dodici mesi cinque punti percentuali ed ora svetta davanti a tutti nella classifica globale dei telefonini (in crescita a volumi dell'1%) con il 29%.

Il cambio al vertice, a detta degli analisti, si spiega essenzialmente con le alterne fortune delle due aziende negli smartphone. Un settore che si conferma la vera locomotiva dell'industria hi-tech, che a fine anno rappresenterà poco meno della metà (il 47% per la precisione) del totale di cellulare venduti, registrando un incremento del 35,5% rispetto al 2011, e che nel 2013 arriverà a catturare il 56% del mercato della telefonia mobile.

Dove, secondo gli analisti, ha vinto la partita Samsung? Nel portare velocemente sul mercato prodotti tecnologicamente all'avanguardia (si pensi ai Galaxy SII e SIII) e indirizzati a tutte le fasce di utenza. Nokia, per contro, ha pagato oltre le previsioni la lenta transizione verso il sistema operativo Windows Phone di Microsoft per i terminali di alta gamma e la forte compressione di domanda registrata per i vecchi modelli di fascia bassa a piattaforma Symbian (ormai completamente abbandonata) al cospetto della popolarità dei prodotti "low cost" targati Android. E i dati di mercato fotografano impietosamente tali tendenze: Samsung domina oggi anche il mercato degli smartphone, con una quota secondo IHS iSuppli salita nel 2012 al 28%, mentre la società scandinava è passata invece dal 16% del 2011 al 5% di quest'anno.

Al passaggio di consegne ha assistito attivamente Apple, accreditata di una market share del 20% nei telefonini intelligenti (rispetto al 19% di un anno fa) e del 10% nel computo globale dei cellulari (classifica dove la casa di Cupertino cresce ma rimane molto dieto Nokia). La società della Mela "difetta" come noto in fatto di ampiezza di gamma ma con il solo iPhone ha saputo vendere negli ultimi dodici mesi quattro volte le quantità spedite dalla stessa Nokia, da Research in Motion e da Htc.

Tutte con un bilancio in rosso nel venduto 2012. Samsung ed Apple, di conseguenza, si accaparrano a braccetto praticamente la metà del lucroso comparto degli smartphone su scala mondiale, avendo strappato ai BlackBerry il ruolo di terminale di riferimento in campo aziendale.

Nell'anno che sta per iniziare la battaglia fra le due grandi rivali si giocherà - oltre che sui prodotti e nelle aule dei tribunali (anche se Samsung sembra aver rallentato la morsa in Europa) - anche nei mercati emergenti, a cominciare dalla Cina, e proprio da uno dei Paesi del cosiddetto Bric, il Brasile, arriva una curiosità.

Un'azienda locale, la IGB Eletronica, ha lanciato una nuova linea di telefonini battezzata "IPHONE" rivendicando il diritto di utilizzare lo stesso nome degli smartphone di Apple fino a tutto il 2018. Il primo modello della serie, il "Neo One" è offerto a listino a 599 real (l'equivalente di circa 290 dollari) e opera con la versione 2.3 Gingerbread di Android 2.3.

E la presunta violazione del marchio e relativo rischio di incorrere in un risarcimento multimilionario? Non sussiste. O per lo meno la società fa sapere pubblicamente di aver registrato il nome "IPHONE" nel 2008 e di averne i diritti esclusivi d'uso in patria per 10 anni. L'iPhone, lo ricordiamo, vide la luce nel gennaio del 2007 e subito dopo fu Cisco a muoversi legalmente contro Cupertino accusandola di violazione del marchio. La vertenza fui risolta fra le due parti nel febbraio dello stesso anno. Da quel momento l'universo della telefonia mobile è drasticamente cambiato, fino al sorpasso operato da Samsung ai danni di Nokia.

 

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