SPREAD BTP-BUND STABILE A 313 PUNTI

1 - SPREAD BTP-BUND POCO MOSSO A 313 PUNTI
(ANSA) - Apertura di giornata poco mossa per lo spread fra Btp e Bund con il differenziale che segna quota 313 punti contro i 312 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale è al 4,61%.

2 - BORSA: INDICI ANCORA IN CALO, L'ITALIA RIMANE SOTTO LA LENTE
Radiocor - Avvio debole per le Borse europee, con gli investitori che continuano ad essere preoccupati sia per la situazione politica italiana, dove si e' creata una situazione di stallo dopo le ultime elezioni, sia per quella statunitense, dove sono in corso le discussioni sul budget.

Sulle prime battute Milano cede lo 0,37%, Parigi lo 0,2% e Madrid lo 0,37%. Francoforte cede lo 0,13%. Lo spread ha aperto a 314 punti. A Piazza Affari sono contrastate le banche, mentre continuano a salire le Saipem (+3,3%) ancora in festa per i contratti siglati in Africa settentrionale per 1,1 miliardi di dollari. Scivolano di oltre il 3% le Enel nel giorno della diffusione dei conti 2012, archiviati con un utile in calo del 15% a 3,4 miliardi. Fuori dal paniere principale non si arresta la corsa di Banca Intermobiliare (+8,3%), in odore di essere ceduta da Veneto Banca. Sul fronte dei cambi l'euro passa di mano a 1,3057 dollari (ieri a 1,3027 dollari) e a 124,77 yen (125,02 yen). Il dollaro-yen si attesta a 95,53 (95,95). Il petrolio sale dello 0,3% a 92,85 dollari al barile.

3 - BORSA TOKYO: CHIUDE IN CALO DELLO 0,61% SU REALIZZI
Radiocor - La borsa di Tokyo ha terminato la seduta con una flessione dello 0,61% a causa di realizzi dopo i forti rialzi delle ultime settimana e in assenza di dati macroeconomici di rilievo. Alla chiusura l'indice Nikkei si e' attestato a 2.239,66 punti, con una flessione di 75,15 punti. L'attivita' e' stata intensa, con 3 miliardi di azioni scambiate nel mercato principale, ma comunque meno forte delle ultime settimane marcate da una progressione regolare degli indici.

4 - ENEL: SVALUTA ENDESA PER 2,5 MLD, UTILE NETTO 2012 SCENDE A 865 MLN
Radiocor - Enel, nel bilancio 2012, ha effettuato svalutazioni per complessivi 2,584 miliardi. In particolare, spiega una nota, l'effetto di tali impairment si riferisce principalmente all'adeguamento di valore di una porzione dell'avviamento allocato alla Cash Generating Unit 'Endesa-Iberia' (2.392 milioni di euro).

Infatti, i diversi provvedimenti adottati a piu' riprese dal Governo spagnolo in materia di energia nel corso di tutto il 2012 (ed in particolare nel quarto trimestre) hanno comportato una revisione al ribasso delle stime dei flussi di cassa derivanti dalle attivita' inerenti tale Cash Generating Unit, quali riflesse nel Piano industriale 2013-2017. Inoltre, la determinazione quantitativa del valore d'uso, preso a riferimento per la valutazione della recuperabilita' del valore contabile della Cash Generating Unit in questione, e' stata ulteriormente condizionata negativamente dall'incremento del rischio paese, fattorizzato nel tasso di sconto utilizzato'. Di conseguenza, il risultato netto 2012 di Enel si attesta a 865 milioni, in calo del 79% (-16,4% al netto delle svalutazioni).

5 - SNAM: PIANO STRATEGICO 2013-16, INVESTIMENTI PER 6,9 MILIARDI
Radiocor - Snam presenta a Londra il nuovo piano industriale per il quadriennio 2013-16, piano che prevede investimenti complessivi per 6,9 miliardi di euro. Gli interventi pianificati nel periodo consentiranno, spiega la societa' in una nota, di incrementare il numero dei contatori, che al 2016 dovrebbero raggiungere 6,7 milioni di unita', in crescita di circa il 14% rispetto ai 5,9 milioni di fine 2012.

Piu' in dettaglio, gli investimenti in Italia ammontano a 6,2 miliardi, di cui 1,3 miliardi solo nel 2013, e hanno l'obiettivo di sviluppare ulteriormente le infrastrutture gas nel Paese in un'ottica di maggiore interconnessione con le reti europee, incrementando la diversificazione delle fonti e la flessibilita' del sistema. I restanti investimenti programmanti guardano allo sviluppo del gruppo a livello internazionale, come e' la prevista acquisizione di Tigf, la societa' di Total attiva nel trasporto e nello stoccaggio di gas nel Sud-Ovest della Francia (tramite il cons orzio guidato dalla stessa Snam, 45%, assieme a Edf, 20% e Gic, 35%).

Il gruppo italiano quantifica l'impegno finanziario previsto per il completamento dell'acquisizione in circa 0,6 miliardi. E aggiunge nella nota che 'le altre operazioni, gia' oggi allo studio, potranno richiedere un ulteriore investimento di circa 0,1 miliardi di euro nel corso del 2013'. Con la realizzazione del piano di investimenti il valore della Regulated Asset Base (Rab) consolidata di Snam al 2016 e' stimato in crescita a un tasso medio annuo del 3,4%; la quota di RAB incentivata e' stimata raggiungere circa il 36% a fine 2016.

6 - A QUANDO IL PRESIDENTE ITALIANO IN EDISON?
S.Fi per il "Sole 24 Ore" - Quando arriverà un presidente italiano per Edison? Di sicuro, non quest'anno. Ieri all'annuncio dei candidati, scelti dall'azionista Edf, per il futuro consiglio di amministrazione della società, in molti hanno notato che dell'atteso presidente "tricolore" non c'è traccia. Il colosso Edf ha riconfermato Henri Proglio, il potente numero uno del gruppo. Piccolo passo indietro.

Quando, dopo un braccio di ferro con A2A e Iren durato sedici mesi, l'anno scorso Edf ha conquistato il controllo totale di Edison, lo stesso Proglio, nell'assumere la presidenza ad interim, aveva promesso la nomina di un presidente italiano. La scelta di ieri è stata dunque una sorpresa per il mercato, anche perché stavano già circolando rumors sul successore di Proglio: il nome più papabile per la poltrona di Edison era quello di Chicco Testa (ex presidente dell'Enel e attuale numero uno di Assoelettrica).

Come mai il cambio di rotta? Nei corridoi degli uffici parigini si sussurra che in questa fase delicata per Edison è necessario dare continuità. Nel 2013 andranno prese decisioni importanti, ci vuole un presidente che conosca già gli ingranaggi della macchina e possa essere subito operativo. Ma non si sono solo motivi interni: la grossa incertezza politica del Paese, da oltre due settimane nel limbo senza un governo, non ha certo aiutato.

7 - IL TIRO AL PICCIONE DI CITI SULLE BANCHE ITALIANE
Fa. P. per il "Sole 24 Ore" - C'è da chiedersi, a volte, in che mondo vivano gli analisti finanziari. Un mondo di cifre dove la logica è strettamente aritmetica. Ma così si ignora completamente il mondo reale. Una prova? L'esercizio che hanno fatto gli analisti di Citi, la grande banca d'affari Usa, sulle coperture ottimali dei crediti deteriorati delle banche italiane.

Ben prima che lo dicessero l'altro ieri gli analisti di Mediobanca Securities quelli di Citi, a fine gennaio scorso, avevano stimato in 19,7 miliardi gli accantonamenti supplettivi che, secondo loro, le banche italiane dovrebbero fare per ripristinare livelli di sicurezza. Fin qui nulla di male. Quel che è paradossale è il livello scelto come parametro ideale. Ebbene per gli analisti della banca Usa si debbono ripristinare le percentuali di coperture sui crediti dubbi che erano in vigore nel 2007.

Cioè un anno prima del fallimento di Lehman e dell'avvio della più grave crisi finanziaria del dopoguerra. Il mondo da allora si è nel frattempo capovolto, ma per gli analisti di Citi non importa. La dottrina e l'accademia hanno il sopravvento. E questa è la versione in buona fede. Qualche maligno potrebbe sussurrare che in realtà c'è un tentativo di far apparire le banche italiane più deboli sul capitale di quanto non siano. E questo può servire al mercato per spararle addosso. Ma ovviamente sono solo retro-pensieri.

8 - BANKIA E L'AUTOGOL CON IL VALENCIA CALCIO
G.Ve. per il "Sole 24 Ore" - Non ha fatto in tempo a sbarazzarsi degli asset tossici ed ecco che per Bankia arriva un'altra gatta da pelare. Se la banca peggio messa di Spagna (19 miliardi di perdita netta nel 2012 e 4.500 licenziamenti in vista) ha potuto scaricare sulla bad bank i malridotti crediti dell'immobiliare, ora non sa proprio dove mettere una squadra di calcio. Eppure, stando a indiscrezioni, il Valencia CF sta per finire sotto il controllo dell'istituto di credito.

Dopo il faro acceso dalla Commissione europea sui prestiti pubblici ai club, un tribunale spagnolo ha giudicato irregolare la fideiussione da 81 milioni di euro con cui il Governo regionale valenciano garantiva un prestito erogato da Bankia alla Fondazione che controlla la squadra. Soldi versati nel 2009, fondamentali per non far fallire la società sportiva. Il risultato? Senza l'avallo pubblico la maggioranza delle azioni del Valencia finisce nelle mani della banca creditrice, con effetti se possibile ancora più paradossali: Bankia, da azionista della società di calcio, dovrà infatti 200 milioni a se stessa. Tanto vale un altro prestito, che il presidente del Valencia Manuel Llorente sta tentando di rinegoziare in questi giorni, prima della scadenza del 26 marzo.

9 - MORNING NOTE
Radiocor

Bergamo - Ubi Banca diffonde dati di bilancio 2012, segue conference call e presentazione lista candidati per il Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2013/2015.

CDA (approvazione dati contabili) - Banca Popolare Emilia Romagna, Cattolica Assicurazioni, Generali, Saipem.

Milano - incontro Fondazione Edison e Societa' Editrice il Mulino per la presentazione del volume 'Debito e crescita. L'equazione della crisi' di Marco Fortis e Alberto Quadrio Curzio.

Milano - incontro Fondazione Corriere della Sera 'Tech and the city. Le startup a New York: per un nuovo paradigma di citta''.

Londra - Snam illustra alla comunita' finanziaria il piano strategico 2013-2016

Roma: Enel annuncia i conti del 2012 e li presenta alla comunita' finanziaria

Roma - il Tesoro ha in programma un'asta a medio e lungo termine per un importo tra 6 e 9 miliardi

Roma - presentazione della Relazione annuale 2013 dell'Organo di Vigilanza sulla parita' d'accesso alla rete di Telecom Italia. Partecipano, tra gli altri, Franco Bernabe', Angelo Marcello Cardani, Marcella Panucci, Renato Soru

Roma - conferenza stampa della Guardia di Finanza - Comando tutela della finanza pubblica - per la presentazione dei risultati operativi conseguiti nel 2012 dai Nuclei speciali sulla lotta all'evasione fiscale, sugli sprechi e sulle truffe alle casse dello Stato

Roma - il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, presenta il 'Sistema di monitoraggio e valutazione della riforma del mercato del lavoro'

PMI: Credito, la stretta costa 37 miliardi. Finanziamenti ridotti del 7% nel settore manifatturiero ma si arriva al 23% nella chimica. Visco: le banche sostengano le aziende innovative. L'Abi: serve una scossa (Il Sole 24 Ore, pag.1, 3 e 5). Cerved: record di aziende protestate, 47mila. (dai giornali).

MERCATI: L'asta dei Bot fa il pieno, tassi in rialzo all'1,2%, giu' invece a Madrid. Tregua sullo spread, stabile a quota 313 punti. Oggi il Tesoro colloca titoli a 3 e 15 anni e CcTeu per un ammontare di 7,25 miliardi (dai giornali)

BANKITALIA: Il governatore Visco: Servono riforme strutturali, sui giovani il conto piu' pesante della recessione. La Bundesbank a Roma: 'Non cambiate linea' (dai giornali). Le misure di Monti? Cinque anni per attuarle. Lo studio del ministro Giarda: varati 227 provvedimenti, ne servono altrettanti (Corriere della Sera, pag.32)

UE: Dal Parlamento via libera al controllo preventivo sulle manovre. Investimenti fuori dal deficit, l'Europa pronta a dire si'. Domani asse Italia-Francia-Spagna al Consiglio Ue (dai giornali)

INTESA SANPAOLO: Patrimonio e liquidita' gia' in linea con Basilea 3. Utile a 1,6 miliardi, cedola di cinque cent. Esposizione al rischio sovrano a 90 miliardi, Cucchiani: piu' solidi di un anno fa. Bazoli e Gros Pietro per i nuovi consigli, Carbonato vicepresidente (dai giornali)

MPS: Fondazione, cade il vincolo della sede a Siena. Comune e Provincia non nomineranno piu' la maggioranza dei consiglieri. Dopo Nomura stretta dei pm di Deutsche. L'ipotesi di reato e' truffa, Mps chiede alla banca tedesca un risarcimento di 500 milioni (dai giornali)

UBI: Nel fortino Ubi vince ancora l'asse Bazoli-Zanetti. Vertici in pressing, Jannone perde terreno. E Visco vuole un Cdg a 7 posti (Il Giornale, pag.24)

VENETO BANCA: Vende Bim, ma pesa il nodo del prezzo. Pressing di Bankitalia, per i veneti una minusvalenza di 150 milioni (dai giornali)

TELECOM: Il pressing dei soci. Bernabe' avverte: non getto' la spugna. Rete e cessioni sul tavolo del board. Il presidente: ridurre i debiti ma anche investire (dai giornali)

FIAT: Torna sul mercato con un bond a 5 anni da 1,25 miliardi di euro (dai giornali)

PIRELLI: Intesa e Unicredit in campo per Pirelli. Le due banche sondano i Malacalza per capire se c'e' margine per un tentativo di mediazione con Tronchetti (Il Sole 24 Ore, pag.22)

CDP: Fondazioni pronte a sostenere Trento Rovereto. Mercoledi' 20 l'assemblea di Cassa Depositi e Prestiti, la Compagnia si fa avanti (Il Messaggero, pag.22)

EDISON: Proglio in sella. Rinvio per il presidente italiano (dai giornali)

ENEL GREEN POWER: Ricavi in aumento. Salgono l'utile e il dividendo. Risultato netto 2012 a 413 milioni (dai giornali)

AUTO: Audi, performance record nel 2012. Crescono ricavi e utili ma calano i margini, prospettive favorevoli. Ai dipendenti premio di 8030 euro. 'Alfa Romeo? A noi il rosso piace' (dai giornali)

MOLESKINE: Le agende pronte per piazza Affari. Borsa italiana da il via libera alla quotazione del gruppo (dai giornali)

 

 

SpreadIL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO borsa tokyoSNAM SAIPEM EnelEndesaEDISONLogo "Citigroup"BANKIA LOGO LOGO VALENCIA

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)