CAFONALINO AL PROFUMO DI ASPEN - TREMONTI: SE IN ALTRI MOMENTI SI È USCITI DALLE CRISI CON LE GUERRE, CON L’INFLAZIONE O CON L’EMISSIONE DI NUOVA MONETA, OGGI QUAL È LA CHIAVE? - PLATEA GREMITA DI VOLTI NOTI, DA GIANNI LETTA A CARLO SCOGNAMIGLIO - SUL PALCO, MODERATI DA MONICA MAGGIONI, IL DUPLEX DELL’ENEL COLOMBO-CONTI, GIULIETTO PRESIDENTE DI ASPEN INSTITUTE ITALIA E IL PRESIDENTE ONORARIO CESARE ROMITI…

Luciano Di Bacco per Dagospia

DAGOREPORT
"C'è un pessimismo cosmico diffuso e così pervasivo che chiunque esca dal coro dei catastrofisti ha scarse possibilità di farsi ascoltare. Eppure c'è una storia molto diversa che merita di essere raccontata". Parola di Steven Kottler, scrittore e giornalista americano, uno dei protagonisti - via Skype con il suo bel faccione in primo piano - del dibattito organizzato da Aspen Institute nella sede dell'Auditorium Enel per presentare l'ultimo numero della rivista Aspenia "La forza delle idee".

Platea gremita di volti noti, da Gianni Letta (poco "notato" dalla stampa ed entrato di gran carriera nella sala) a Carlo Scognamiglio, da Angelo Maria Patroni a Domenico Fisichella, da Alessandro Ortis a Guido Bortoni (lui si sempre molto richiesto dai cronisti lesti a chiedergli della Strategia Energetica Nazionale appena presentata dal Governo dei Professori), dal generale Carlo Jean al prossimo ambasciatore italiano in Spagna Pietro Sebastiani, al giovane giurista di buona famiglia, Luigi Carbone.

Sul palco, moderati da Monica Maggioni, il Presidente e l'Ad di Enel, Paolo Andrea Colombo e Fulvio Conti, Giulio Tremonti, Presidente di Aspen Institute Italia, il Presidente onorario Cesare Romiti.

Il guerriero masai africano, citato ancora da Kottler, diventa per un momento protagonista della scena, perché oggi lui, munito di un telefono cellulare, può comunicare meglio di quanto potesse fare il Presidente degli Stati Uniti 25 anni fa. Ottimismo diventa quindi la parola chiave dell'incontro, che vede nell'inarrestabile progresso tecnologico, nell'innovazione "fai da te", nella tecno filantropia alla Bill Gates e nel miglioramento degli stili di vita di quel miliardo di popolazione che prima venivano considerati "gli ultimi" i prodromi di un processo tendenzialmente positivo.

E quindi, secondo la visione di Tremonti, se in altri momenti si è usciti dalle crisi con le guerre, con l'inflazione o con l'emissione di nuova moneta, oggi la chiave di tutto è l'investimento in ricerca e innovazione, ma, secondo il Presidente di Enel Colombo, se altri Stati investono due volte rispetto a noi in ricerca, in Italia ci vuole uno sforzo sistemico che coinvolga impresa, università e cittadini che vedano l'innovazione come un obiettivo strategico. Cittadini di centri urbani che, secondo l'Ad di Enel Conti, saranno protagonisti di una "metropolizzazione" del mondo, di città che saranno un incrocio di reti di informazione, di persone, di energia.

Per questo, largo ai giovani, per dirla con Romiti e con il suo pensiero, forse un po' idealistico, che spinge a rimboccarsi le maniche così come abbiamo fatto dopo la seconda guerra mondiale. Alla fine grandi strette di mano e poco Cafonal per un evento sobrio in uno stile, per la felicità di Tremonti, da ...terza Repubblica!

 

Tavolo dei partecipanti Tremonti Giulio Pubblico Steven Kotler in collegamento dagli USA Paolo Andrea Colombo Monica Maggioni Gianni Letta

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