depressione giovani teen

UN 16ENNE SU QUATTRO HA COMPIUTO UN ATTO DI AUTOLESIONISMO – IL LOCKDOWN PER I PIÙ GIOVANI È STATO UN INFERNO, DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA I TENTATI SUICIDI TRA I RAGAZZI SONO AUMENTATI DEL 75% (UN CASO AL GIORNO SOLO ALL’OSPEDALE BAMBINO GESÙ DI ROMA) – FIN DALLE SCUOLE MEDIE I GIOVANISSIMI INIZIANO AD ANNEGARE LE LORO INSODDISFAZIONI NELL’ALCOOL E QUASI UNO SU DUE SOFFRE PERCHÉ VORREBBE CAMBIARE UNA SUA PARTE DEL CORPO...

Monica Serra per “la Stampa”

 

AUTOLESIONISMO

Anna, 13 anni, ha iniziato con i tagli sulle braccia. La prima, la seconda, la terza sera. Chiusa in bagno, di nascosto da mamma e papà. Ora si ferisce a graffi fino a sanguinare, perché «mi sento una nullità». Marco (nome di fantasia come gli altri), 14 anni, «per sfogare la rabbia» tirava pugni sul muro. L'ultima volta si è rotto il polso: «Non riuscivo a fermarmi». L'ansia, la depressione, la solitudine, lo stress, la paura, la tensione, la stanchezza. Il disagio dei giovani dopo due anni di pandemia è aumentato. E con esso il ricorso ad atti autolesionistici fino al tentativo di suicidio.

 

AUTOLESIONISMO 1

Circa il 30 per cento dei ragazzi delle scuole medie (età media 12 anni) e delle scuole superiori (età media 16) intervistati nel corso della ricerca «Progetto selfie», condotta dalla Casa del giovane e dalla fondazione Exodus negli istituti di diverse città italiane come Bergamo, Pavia, Piombino, hanno ammesso di «procurarsi dolore fisico volontariamente». In alcune scuole di Pavia si raggiunge addirittura il picco del 39 per cento: un ragazzo su quattro si fa del male da solo.

 

E ancora, uno studio condotto dall'Istituto ricerche economiche e sociali dell'Emilia Romagna, Alta Scuola Spi Cgil, Rete degli Studenti Medi, Unione degli Universitari su 30mila studenti iscritti alle superiori tra febbraio e marzo 2022, dice che «nel corso della pandemia è aumentata la solitudine nel 70 per cento degli intervistati e l'ansia nel 60 per cento».

 

AUTOLESIONISMO 2

L'incremento più preoccupante è quello dei tentativi di suicidio. Nei due anni di covid, secondo i dati riportati dall'Atlante dell'Infanzia a rischio di Save the children, è stato del 75 per cento rispetto al biennio precedente nel solo Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: dai 369 casi del 2018, 2019 ai 649 del 2020, 2021: in media un caso al giorno. In particolare le ospedalizzazioni in Neuropsichiatria per autolesionismo sono passate dal 30 a oltre il 60 per cento del totale e il sistema quasi ovunque ha rischiato di andare in tilt.

 

Tante, tantissime le segnalazioni che arrivano anche alle procure per i minorenni d'Italia. «L'autolesionismo e i tentativi di suicidio tra i giovani c'erano anche in passato. Ma l'aumento di questi ultimi lo vediamo quotidianamente - ammette il procuratore del Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone - tanto che ci siamo abituati anche a questo: oramai è la normalità».

 

ansia e depressione

L'ultimo fascicolo finito sulla sua scrivania è quello di una ragazzina di soli 12 anni che vive nell'hinterland di Milano. Ha provato a togliersi la vita con delle pasticche. Salvata per un soffio, è rimasta in ospedale per quasi un mese. Sembrava essersi stabilizzata, ma tornata a casa ci ha riprovato. Questa volta con un lenzuolo nella sua cameretta. «Per i ragazzi il covid è stato uno spartiacque: il lockdown, la scuola a distanza, l'assenza dello sport, delle attività extrascolastiche ha incrementato la loro solitudine: un malessere profondo che stando in mezzo agli altri si attenua o quantomeno può essere notato - riflette Cascone -.

 

Solo se viene intercettata in tempo questa sofferenza, i ragazzi più fragili possono essere non dico curati, ma seguiti, accompagnati da professionisti che possano davvero aiutarli».Qualche ragazzo tira fuori questo malessere con grandi dimostrazioni di rabbia.

Qualcun altro lo tiene dentro fino a procurarsi dolore fisico. «Il problema - sottolinea Cascone - è la pressione che tanti ragazzi subiscono, esacerbata spesso da modelli inarrivabili che i social contribuiscono a diffondere. Così non reggono lo stress, si richiudono in se stessi. I tentativi di suicidio sono la punta dell’iceberg, non tutti per fortuna ci arrivano. Ma fino al gesto eclatante, c'è una grande difficoltà anche da parte degli adulti a percepire il disagio».

 

depressione post covid

Che si manifesta in mille forme. Dice ancora la ricerca Progetto Selfie che circa il 45 per cento dei ragazzi di scuole medie e superiori intervistati è insoddisfatto del proprio corpo e cambierebbe qualcosa di sé per piacere agli altri, portando a un aumento anche dei disturbi dell'alimentazione. E ancora «sono sempre di più i giovani anche delle scuole medie che ricorrono all'alcol fino ad ubriacarsi», spiega Simone Feder, coordinatore area dipendenze della Casa del giovane di Pavia e della Scuola lombarda di psicoterapia. «Quel che preoccupa è soprattutto il motivo per cui dicono di farlo: per staccare la spina, perché non ce la fanno ad affrontare la loro vita».

 

studente depresso 1

Non hanno autostima, non riescono ad avere un dialogo con gli adulti e a guardarsi allo specchio. Spiega ancora Feder che «per affrontare un problema come l'autolesionismo bisogna entrare nelle ferite che i ragazzi si procurano. Ci vogliono le persone giuste che devono mettersi in gioco». Non è l'assenza di relazioni il problema dei giovani «ma la mancanza di sentirsi dentro una relazione: fanno gruppo ma non sono gruppo, non conoscono il bello dell'amicizia».

 

tristezza e social network

E i social in questo hanno influito tantissimo: «Gli influencer veicolano modelli fisici sbagliati, il mito del soldo facile - ricostruisce ancora Feder - e davanti al precariato lavorativo, all'incertezza sulla scuola che i giovani percepiscono, finiscono per rifarsi solo a questi modelli». Un aspetto positivo però c'è. Capita che siano proprio i ragazzi ad aiutarsi tra loro: «Molte adolescenti al nostro centro di ascolto arrivano accompagnate da un'amica. C'è chi ci scrive e ci chiede sostegno per un compagno di classe», conclude Feder. «A salvare i ragazzi saranno i ragazzi. Ne sono sicuro, una speranza c'è. Noi dobbiamo esserci per dare loro tutto il nostro sostegno».

dipendenza da smartphoneragazzina depressaragazzina depressa 2ragazzina depressa 3smartphone e depressione 4

Ultimi Dagoreport

riccardo muti concerto agrigento alessandro giuli

“AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN “APPUNTAMENTO CON LA STORIA” ED È FINITO NEL SOLITO “APPUNTAMENTO CON LA CASSA” - PER “INTERPRETARE IL SENSO DI UNA MEMORIA CONTINENTALE EURO-AFRICANA CONDIVISA E FARNE IL FERMENTO DI UN RITROVATO BENESSERE INDIVIDUALE DI CRESCITA COLLETTIVA…” (SEMPRE GIULI), COME È POSSIBILE CHE LA REGIONE SICULA ABBIA SBORSATO LA FOLLIA DI 650MILA EURO PER UN SINGOLO CONCERTO NELLA VALLE DEI TEMPLI DELL’ORCHESTRA GIOVANILE CHERUBINI DIRETTA DA RICCARDO MUTI? LO STESSO EVENTO, ORGANIZZATO L’ANNO SCORSO DAL COMUNE DI LAMPEDUSA, ERA COSTATO APPENA 100MILA EURO - DEL RESTO, CON BUDGET DI 150 MILIONI, I 461MILA EURO PER LA “PROMOZIONE E PUBBLICITÀ DEL PARCO ARCHEOLOGICO” CI STANNO. COME IL “MOVITI FEST”: PER 473.360 MILA EURO, ECCO UN “PROGETTO CHE MIRA A COINVOLGERE E ANIMARE I LUOGHI DEL CENTRO STORICO AD AGRIGENTO” - ALLE CRITICHE, IL SINDACO DELLA CITTÀ DELLA CUCCAGNA, FRANCESCO MICCICHÈ, SI OFFENDE: “BASTA DILEGGIO STERILE. SE VINCE AGRIGENTO, VINCE LA SICILIA”! (QUI CE NE VOGLIONO 100 DI MONTALBANO…”)

temptation island

LE ANTICIPAZIONI DI “TEMPTATION ISLAND” - APPASSIONATI DI CORNA E FALÒ, AVETE PREPARATO GELATO E POP CORN PER LE ULTIME TRE SERATE DEL PROGRAMMA? SI PARTE DOMANI SERA E DAGOSPIA È IN GRADO DI RIVELARVI COSA ACCADRÀ TRA LE COPPIE - "FORREST GUMP" ANTONIO, DOPO ESSERE IMPAZZITO CON TANTO DI CORSA DISPERATA PER UN INVITO ALLO STADIO FATTO DAL TENTATORE ALLA SUA FIDANZATA, LA VEDE AL FALÒ E LE CHIEDERÀ DI SPOSARLO - L'AQUILOTTO VALERIO SI AVVICINA SEMPRE DI PIÙ ALLA SINGLE ARY E FINISCE PER TRADIRE SARAH. I DUE CHE ABITANO A ZAGAROLO DARANNO VITA A UNA SPECIE DI "ULTIMO TANGO A ZAGAROL". SARÀ LUI CHE, DISPIACIUTO E CON IL CUORE IN MANO, CHIEDERÀ DI POTER INCONTRARE LA COMPAGNA PER RIVELARLE DI PROVARE UN INTERESSE PER LA SINGLE E… - VIDEO

giorgia meloni dario franceschini guido crosetto francesco verderami senato elly schlein

DAGOREPORT - MA DAVVERO FRANCESCHINI, INTERVENENDO AL SENATO, HA MANDATO “MESSAGGI CIFRATI” AI MAGISTRATI FACENDO INTENDERE DI FARLA FINITA DI INDAGARE ESPONENTI DEL PD (SALA E RICCI), OPPURE SI RITROVERANNO SENZA I VOTI DEI RIFORMISTI PD AL REFERENDUM CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA BY NORDIO? –CHE SIA UNA ’’IPOTESI SURREALE”, SBOCCIATA DALLA FANTASY DI VERDERAMI SUL “CORRIERE”, LO SOSTIENE, A SORPRESA, ANCHE GUIDO CROSETTO - IL DISCORSO DI FRANCESCHINI NON MIRAVA INFATTI ALLA ‘’SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DELLE TOGHE, BENSÌ ATTACCAVA LO SDOPPIAMENTO DEL CSM, CON I COMPONENTI SCELTI COL SORTEGGIO, MANCO FOSSE “LA RUOTA DELLA FORTUNA” - FRANCESCHINI HA POI MOLLATO UNO SCHIAFFO ALLA SUA EX PROTEGÉE ELLY SCHLEIN, NEMICA GIURATA DEI VARI ‘’CACICCHI” DEL PARTITO, QUANDO HA DIFESO IL SISTEMA DELLE CORRENTI INTERNE ALLA MAGISTRATURA (CHE LA RIFORMA VORREBBE SCARDINARE) - MA LA DICHIARAZIONE PIÙ RILEVANTE DI ''SU-DARIO'' L’HA DETTATA AI CRONISTI: ‘’IL REFERENDUM CI SARÀ NEL 2026, SARÀ SENZA QUORUM E SARÀ TUTTO POLITICO CONTRO IL GOVERNO MELONI’’ - BEN DETTO! SE UNA SCONFITTA SAREBBE BRUCIANTE PER LE TOGHE, PER GIORGIA MELONI LA BOCCIATURA SAREBBE UNA CATASTROFE IRRIMEDIABILE...

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…