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LA CASA BIANCA ORMAI SI È RASSEGNATA: IL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE SI ALLARGA – L'AMMINISTRAZIONE BIDEN SI PREPARA ALL'ESCALATION, E IL CAPO DEL PENTAGONO ORDINA “UN'ADEGUATA PROTEZIONE" DELLE FORZE MILITARI IN MEDIO ORIENTE – SECONDO L'INTELLIGENCE DI ISRAELE, HEZBOLLAH STA PER AUMENTARE L'INTENSITÀ DEGLI ATTACCHI – SONO IN CORSO SCONTRI TRA I MILITARI ISRAELIANI E I MILIZIANI DI HAMAS USCITI DA UN TUNNEL NEL NORD DELLA STRISCIA DI GAZA, VICINO AL VALICO DI EREZ – I GENERALI DI TEL AVIV PUNTANO A ESSERE IMPREVEDIBILI: I TERRORISTI SI SPETTAVANO UNA GRANDE INVASIONE VIA TERRA, FINORA CI SONO STATE INCURSIONI...

1 – MO: MEDIA, CASA BIANCA SI PREPARA AD ALLARGAMENTO CONFLITTO

joe biden bibi netanyahu in israele

(Adnkronos) - L'amministrazione Biden si prepara ad un possibile allargamento del conflitto Israele-Hamas a tutto il Medio Oriente e si concentra sull'adeguata protezione delle sue forze nella regione.

 

Lo rivelano fonti americane e israeliane citate dal sito Axios, secondo cui il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin e il ministro della Difesa dello Stato ebraico Yoav Gallant ne hanno discusso nella telefonata che hanno avuto due giorni fa, dopo che le Forze di Difesa israeliane hanno ampliato le operazioni a Gaza. E questo scenario potrebbe essere anche al centro dei colloqui che avrà domani a Washington il ministro della Difesa saudita Khalid bin Salman.

 

Ad accrescere le preoccupazioni dell'amministrazione Biden c'è anche la convinzione dei servizi di intelligence israeliani che Hezbollah aumenterà l'intensità dei suoi attacchi contro Israele al confine settentrionale a causa dell'operazione di terra di Israele a Gaza.

 

2 – MO: IDF, SCONTRI CON HAMAS NEL NORD DELLA STRISCIA DI GAZA

mortai israeliani

(Adnkronos) - Scontri sono in corso tra i militari israeliani e i terroristi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto le Idf sul loro canale Telegram, riferendo che continuano "le operazioni sul terreno nel nord della Striscia di Gaza", dove ci sono stati scontri con gli uomini armati di Hamas che avevano sparato alle truppe israeliane.

 

"I terroristi che hanno sparato ai soldati sono stati uccisi, così come i terroristi che sono stati identificati sulla costa nella Striscia di Gaza vicino all’area di Zikim", si legge nel post Zikim è un kibbutz nel sud di Israele, a pochi chilometri da Gaza.

 

Le dichiarazioni dell'Idf sono arrivate dopo che sul loro account Telegram le Brigate Izzedine al-Qassam Brigades, braccio armato di Hamas, avevano riferito di scontri con le forze israeliane nei pressi di Beit Lahia, nel nord della Striscia.

carri armati israeliani

 

3 – SCONTRO SOLDATI-MILIZIANI PALESTINESI USCITI DA UN TUNNEL

(ANSA) - Secondo la radio militare, ci sono stati violenti scontri tra soldati israeliani dell'Idf e palestinesi armati nel nord della Striscia, vicino al valico di Erez con lo Stato ebraico. Secondo la stessa fonte, i miliziani sono usciti da un tunnel di alcune centinaia di metri dal vicino confine con Israele e hanno ingaggiato la battaglia con i soldati. In base ad alcune informazioni, molti combattenti palestinesi sono stati uccisi. L'esercito non ha al momento confermato la vicenda.

 

4 – BOMBE E CORPO A CORPO LA STRATEGIA DI ISRAELE PER SPEZZARE IN DUE GAZA

Estrato dell’articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”

 

soldati israeliani

Gli aerei israeliani arrivano a bassa quota, entrano nella Striscia di Gaza da Nord, bombardano e poi proseguono verso Sud, il loro rumore cambia tonalità e viene inghiottito da quello delle esplosioni a terra. Sembra un nastro trasportatore: aereo, bombe, aereo, bombe. Dalla direzione di Netivot partecipa anche l’artiglieria da terra: carri armati piantati in buche nel terreno, sparano decine di proiettili. Il silenzio non dura mai più di trenta secondi.

 

A Sderot è possibile raggiungere una fila di villette a schiera ancora da finire che affaccia in direzione di Gaza City e fa da punto di osservazione, ci sarà più o meno un chilometro di distanza fino alla barriera. […]

 

L OPERAZIONE DI TERRA ISRAELIANA NELLA STRISCIA DI GAZA

C’è una novità, si sentono raffiche di mitragliatrici. Non era mai successo nei giorni precedenti, vuol dire che ci sono soldati israeliani dentro la Striscia e combattono contro Hamas. Non sono entrati in profondità, avranno coperto un chilometro e si capisce osservando dove cadono le bombe sganciate dai jet.

 

L’Idf continua a mantenere una linea ambigua, non vuole definire quello che sta facendo, procede a fasi: prima la campagna aerea devastante, poi i raid notturni che terminavano con il ritorno dei soldati israeliani fuori dalla Striscia e poi la grande operazione di venerdì sera – e questa volta i soldati e i carri non se ne sono andati.

 

Tra loro ci sono anche gli uomini di Yahalom, una unità speciale di genieri che è incaricata di rimuovere con pazienza tutti gli ostacoli e le trappole esplosive, metro dopo metro, per facilitare i movimenti degli altri. Le loro specialità raccontano molto di come è adesso e di come potrebbe essere per molti mesi questa guerra a Gaza: scelgono i passaggi buoni, manovrano i bulldozer corazzati, scoperchiano i tunnel, disinnescano le mine. Sono truppe scelte da avanzata al rallentatore.

 

LA SITUAZIONE SUL TERRENO NELLA STRISCIA DI GAZA - 29 OTTOBRE 2023

Gli israeliani sono entrati nella Striscia da due punti diversi, si è capito alla luce del mattino. A Nord, come ci si aspettava, ma anche in corrispondenza del campo di al Burej, a metà circa della Striscia. Se fanno così è perché potrebbero voler circondare pian piano Gaza City, isolarla, rosicchiare terreno ogni giorno e aspettare fino a quando gli uomini di Hamas cominceranno a restare a corto di rifornimenti, soprattutto munizioni e carburante per far funzionare i generatori che ventilano il sistema sotterraneo di tunnel dove si nascondono.

 

Dopo il trauma iniziale del 7 ottobre, i generali israeliani vogliono tornare a essere imprevedibili. Hamas si aspettava forse un’invasione alla massima potenza, un’irruzione di qualche settimana e si preparava a resistere – la muqawama , la resistenza, è la sua ragione d’esistere. Come ha pianificato gli attacchi del 7 ottobre, così ha avuto a disposizione anni per pianificare come accogliere sul suo territorio la reazione militare di Israele che immaginava veloce.

 

attacco israeliano su gaza 8

Invece potrebbe avere a che fare con un serie infinita di operazioni che prendono spicchi di territorio e cambiano a seconda di quello che succede: possono fermarsi se c’è un accordo per la liberazione degli ostaggi, possono accelerare o rallentare, possono trasformarsi in altro.

 

Per ora Hamas è molto lontana dall’essere in crisi. Secondo ilNew York Times , che ha sentito fonti d’intelligence arabe, ha scorte per i prossimi quattro mesi e ieri pomeriggio dopo settimane di bombardamenti distruttivi ha sparato salve di missili a ripetizione contro il centro di Israele e contro Tel Aviv.

L’ingresso lento da due punti ha anche un significato politico.

 

artiglieria israeliana contro gaza

Resta al di sotto per ora della soglia che fa scattare gli alleati di Hamas fuori dalla Striscia, dagli Hezbollah libanesi ai ribelli yemeniti. E divide in due parti la Strscia di Gaza, quindi comincia ad anticipare una mossa che è stata molto discussa anche sulla stampa, la divisione in un settore Nord e un settore Sud, per provare a gestire la fine di Hamas. Ma dal punto di vista pratico nessuno sa ancora quale sia davvero il piano.

soldati israeliani attacco israeliano su gaza 2attacco israeliano su gaza 3

[…]

attacco israeliano su gaza 1

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