
HAMAS BARCOLLA MA NON MOLLA – CON IL PARZIALE RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, L’ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA RIMETTE I SUOI UOMINI (6-7 MILA) NELLE STRADE PER CONTROLLARE GAZA E SOPRATTUTTO LA DISTRIBUZIONE DEI VIVERI (ALCUNI CONVOGLI SONO STATI SELVAGGIAMENTE DEPREDATI) – HAMAS HA ANCHE LANCIATO UNA BRUTALE REPRESSIONE DEI CLAN RIVALI, GIUSTIZIANDO PUBBLICAMENTE ALCUNI OPPOSITORI NELLA STRISCIA – LA QUESTIONE IRRISOLTA DEI TUNNEL, VERA ARMA DEL GRUPPO: ISRAELE VUOLE DISTRUGGERLI MA NON SI SA QUANTI SIANO NE’ SE SIANO PROTETTI DA ORDIGNI ESPLOSIVI…
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
[…] Con il ripiegamento israeliano Hamas ha subito riempito il vuoto. Non che fosse scomparsa, si era solo nascosta nelle gallerie e tra i civili. Così, in poche ore, i miliziani sono riapparsi in alcune località della Striscia. Per mantenere «l’ordine», catturare i «fuggitivi» (ossia gruppi rivali), evitare il caos. Venerdì la Bbc , citando alcune fonti, sosteneva che erano stati mobilitati 6-7 mila guerriglieri e nominati cinque governatori, uno schieramento con un duplice obiettivo: ribadire chi è in controllo, assicurare un minimo di vivibilità in un’area devastata.
Il movimento, 24 ore dopo, ha smentito la notizia, anche se alcune delle pattuglie dei miliziani erano ben visibili e sono state fotografate. Ora, non saranno i numeri citati dall’emittente britannica ma sarebbe strano che non avessero sfruttato il ritiro parziale del nemico. Per contro la solita fonte anonima «vicina al team negoziale» ha precisato […] che per la fazione «il governo di Gaza è una questione chiusa, non parteciperà alla transizione[…]» di questa realtà.
GAZA - HAMAS UCCIDE ALCUNE SPIE 3
Una posizione per essere in linea con l’intesa patrocinata dagli Stati Uniti e dai mediatori regionali. Tuttavia, ciò contrasta con il rifiuto di disarmare espresso nei giorni scorsi, un no accompagnato dalla possibilità di consegnare i fucili ad un’autorità palestinese. È una fase piena di incognite […]
[…] Gli egiziani pensano all’invio di 5 mila poliziotti palestinesi addestrati insieme alla Giordania e sono disponibili a partecipare ad un contingente multinazionale avallato dal Consiglio di sicurezza Onu, scenario in apparenza diverso dalla forza di stabilizzazione.
GAZA - HAMAS UCCIDE ALCUNE SPIE 4
Ora che arrivano gli aiuti a bordo di centinaia di Tir c’è la necessità di distribuirli ad una popolazione stremata, operazione in un contesto precario: diversi camion sono stati depredati. La consegna del cibo è uno dei ganci per rinsaldare il legame. Difficile pensare che i militanti non cerchino dei varchi. Intanto hanno provato a regolare qualche conto con i clan ribelli e ci sono stati combattimenti con vittime.
La mappa racconta: i seguaci di Hussan al Astal e gli al Majida a Khan Younis, con i primi attestati nel villaggio abbandonato di Kizan an Najar; gli uomini di Yasser Abu Shabab nel settore orientale di Rafah (sud della Striscia) e quelli di Ashraf al Mansi, a Beit Lahiya (nord). Nel sobborgo di Sabra, a Gaza City, agiscono i Doghmush, «famiglia» accusata di aver ucciso il figlio di un alto dirigente ma anche di aver sottratto materiale. Alcuni affiliati sarebbero stati giustiziati in pubblico.
Sono stati ignorati negli interventi pubblici, ma sono ancora lì: i tunnel, la vera arma di Hamas e delle altre «brigate». Non a caso il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha osservato che devono essere distrutti […] Quattro punti. 1) Sono gallerie clandestine, vanno individuate: i mujaheddin riveleranno i percorsi rischiando di perdere uno strumento formidabile? 2) Quanti ve ne sono? 3) I cunicoli sono nati per il contrabbando lungo il confine con l’Egitto e solo successivamente sono diventati parte del dispositivo di Hamas. 4) Serviranno mezzi adeguati e volontà politica per una missione rischiosa. Molti potrebbero essere protetti da ordigni.
Razzi di Hamas su Tel Aviv
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Soldati di Hamas