
CHI SONO I TRE FRATELLI CHE, IN PROVINCIA DI VERONA, HANNO FATTO ESPLODERE IL CASOLARE, CHE OCCUPAVANO ABUSIVAMENTE, UCCIDENDO TRE CARABINIERI? - SI CHIAMANO FRANCO, DINO E MARIA LUISA RAMPONI, HANNO CIRCA 60 ANNI, E SONO NOTI A CASTEL D’AZZANO PER LE LORO DIFFICOLTÀ ECONOMICHE - IN PASSATO, AVEVANO GIÀ MINACCIATO GESTI ESTREMI: IN DUE OCCASIONI, A OTTOBRE E NOVEMBRE 2024, AVEVANO RIEMPITO LA CASA DI GAS PER NON FAR ENTRARE L'UFFICIALE GIUDIZIARIO INCARICATO DELLO SGOMBERO - IN UNA DI QUELLE OCCASIONI, FRANCO E MARIA LUISA ERANO SALITI SUL TETTO, E SOLO UNA LUNGA MEDIAZIONE AVEVA EVITATO IL PEGGIO....
Estratto dell'articolo di Davide Falcioni per https://www.fanpage.it/
CASOLARE OCCUPATO DOPO ESPLOSIONE
Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi – agricoltori e allevatori di Castel d’Azzano, sono al centro della tragedia che nella notte ha devastato un casolare in via San Martino provocando la morte di tre carabinieri e il ferimento di una quindicina di persone tra militari e agenti di polizia.
L’abitazione, occupata abusivamente e già oggetto di precedenti tentativi di sgombero, è stata distrutta da una violenta esplosione innescata, a quanto pare, all’apertura della porta d’ingresso da parte delle forze dell’ordine. I tre sono stati arrestati.
castel d'azzano ESPLOSIONE DURANTE LO SGOMBERO DI UN CASOLARE
I Ramponi, sulla sessantina, erano noti in paese per una lunga serie di difficoltà economiche e ipoteche. In passato avevano già minacciato gesti estremi: due episodi analoghi, con la casa saturata di gas, si erano verificati nell’ottobre e nel novembre del 2024, quando si erano opposti all’arrivo dell’ufficiale giudiziario aprendo bombole di metano. In una di quelle occasioni, Franco e Maria Luisa erano saliti sul tetto, e solo una lunga mediazione aveva evitato il peggio. [...]
A perdere la vita sono stati tre militari appartenenti a reparti d’élite dell’Arma: il Luogotenente Marco Piffari, 56 anni, comandante della Squadra Operativa di Supporto (SOS) del 4° Battaglione “Veneto”; il Brigadiere Capo Valerio Daprà, 56 anni, e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, 36 anni, entrambi operatori dell’Aliquota di Primo Intervento (API) del Nucleo Operativo Radiomobile di Padova.
castel d'azzano ESPLOSIONE DURANTE LO SGOMBERO DI UN CASOLARE
Erano uomini esperti, addestrati a gestire situazioni ad altissimo rischio. Piffari, figura di riferimento della SOS, aveva alle spalle una carriera lunga e impeccabile nei reparti mobili. Daprà e Bernardello facevano parte delle API, unità speciali dell’Arma capaci di affrontare emergenze come attacchi armati, sequestri o minacce esplosive.
Le API (Aliquote di Primo Intervento) e le SOS (Squadre Operative di Supporto) sono reparti antiterrorismo nati per garantire una risposta immediata sul territorio nazionale. Istituite dopo gli attentati in Europa e la strage di Nizza, queste unità sono state ufficializzate dal Comandante Generale Tullio Del Sette e dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano come parte della strategia italiana di contrasto alle nuove forme di minaccia.
BOMBOLE TROVATE NEL CASOLARE ESPLOSO IN PROVINCIA DI VERONA
Le API, integrate nei Nuclei Radiomobile dei Comandi Provinciali, sono composte da 9 a 14 militari selezionati e formati per intervenire in contesti urbani complessi, anche prima dell’arrivo del GIS (Gruppo di Intervento Speciale). Le SOS, invece, dipendono dai Battaglioni Mobili dell’Arma e possono contare su un organico più ampio, da 12 a 24 uomini, operando spesso a supporto di altri reparti. [...]