automobilista arrabbiato

ITALIANI AL VOLANTE, PERICOLO COSTANTE – LO STUDIO COMMISSIONATO DA “ANAS” FOTOGRAFA I VIZIETTI DEGLI AUTOMOBILISTI - L’INFRAZIONE PIÙ FREQUENTE? IL MANCATO UTILIZZO DELLE FRECCE: PIÙ DELLA METÀ DEI CONDUCENTI NON LE USA PER SEGNALARE IL SORPASSO – IL 10,3% DEI GUIDATORI UTILIZZA IL TELEFONO AL VOLANTE E L’11,4% NON INDOSSA LA CINTURA DI SICUREZZA – PER GLI AUTOMOBILISTI ITALIANI PERÒ È SEMPRE COLPA DEGLI ALTRI (COME AL SOLITO)

Paolo Baroni per “la Stampa”

 

automobilista arrabbiato 1

Gli italiani al volante? Individualisti come pochi. Indulgenti con se stessi ed al tempo stesso aggressivi e pronti a puntare il dito contro gli altri a cui vengono attribuite tutte le situazioni di pericolo che causano incidenti e situazioni potenzialmente a rischio, dal mancato uso delle frecce nei cambi di corsia all'eccesso di velocità, dal mancato utilizzo delle cinture di sicurezza alla poca attenzione dedicata alla protezione dei bambini al seguito all'uso del telefonino.

 

traffico 2

È questa la fotografia dei guidatori in viaggio scattata dalla seconda edizione della ricerca sugli stili di guida degli utenti, che la Stampa è in grado di anticipare, studio commissionato da Anas (Gruppo FS Italiane) e condotto da CSA Research con interviste su un campione di oltre 3mila persone e con circa 5mila osservazioni dirette lungo sei differenti tipologie di strade e autostrade, dal raccordo autostradale «Torino Caselle» alla strada statale 51 di «Alemagna» in Veneto, dalla statale 3bis «Tiberina» tra Terni e Ravenna all'Aurelia, tra Roma e Livorno alla statale 16 «Adriatica» tra Bari e Otranto per finire con l'Autostrada del Mediterraneo, la Salerno-Reggio Calabria di una volta oggi A2.

 

traffico 3

Il dato nuovo che emerge dalla ricerca è la netta discrepanza nella percezione di sé e degli altri mentre si è alla guida contrapponendo l'idealizzazione di sé all'ostilità verso gli altri, visti come anonimi e potenziali ostacoli e come protagonisti di comportamenti scorretti.

 

Per quanto riguarda il rispetto delle regole del Codice della strada, in una scala da 1 a 10, il giudizio su sé stessi oscilla così tra un punteggio compreso tra l'8 (uso delle cinture da parte di tutti i passeggeri) e l'8,8 (uso delle frecce in caso di cambio corsia). Ma poi gli automobilisti italiani si mostrano decisamente meno clementi quando si tratta di esprimere un giudizio sugli altri: qui la percezione raccoglie consensi che vanno dal 5,1 relativo al rispetto dei limiti di velocità e al non uso del telefonino al 5,9 relativo alla non guida dopo aver bevuto alcolici o assunto sostanze. È una forma di distorsione percettiva, nota come self serving bias - viene spiegato - che si accentua in modo particolare nel contesto della guida, investendo il giudizio sulla totalità dei comportamenti.

traffico 1

 

Ma in concreto come si comportano gli italiani al volante?

Anche l'indagine di quest' anno, che sarà presentata oggi nell'ambito del convegno «Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime» in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, conferma che l'infrazione più evidente riguarda il mancato uso delle frecce: il 54,1% dei conducenti, infatti, non utilizza gli ind catori di segnalazione in fase di sorpasso ed altrettanto (54%) accade in fase di rientro dopo il sorpasso.

traffico 4

 

Il 35,4% degli automobilisti invece non segnala l'ingresso in strada da rampa di accesso, mentre il 19,5% non indica l'uscita. Anche per quanto riguarda l'utilizzo dei dispositivi di ritenuta per bambini si registra il mancato rispetto del codice della Strada: il 41,7% non li utilizza sul lato anteriore della vettura, dato che peggiora toccando il 48,4% se ci si riferisce al sedile posteriore. Infine, il 10,3% dei conducenti usa impropriamente il telefono cellulare e l'11,4% non indossa la cintura di sicurezza, dato che aumenta vertiginosamente per i passeggeri sul sedile posteriore (75,7%).

automobilista 2

 

Non va meglio su altri fronti: su oltre 357mila veicoli monitorati, è stato infatti rilevato il superamento del limite di velocità nel 9,6% dei casi ed il mancato rispetto della distanza minima di sicurezza nel 77,7%. «Come Anas abbiamo davanti a noi l'obiettivo particolarmente sfidante di ridurre al 2030 del 50% le vittime di incidenti stradali per allineare l'Italia alle performance dei più avanzati Paesi europei», spiega l'amministratore delegato Aldo Isi.

 

Per conseguire questi risultati Anas ha predisposto un piano strategico nel medio periodo che prevede investimenti per 50 miliardi, puntando soprattutto sulla manutenzione programma, sull'innovazione tecnologica e campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Al momento sono in corso 1.200 cantieri di manutenzione e 65 cantieri di nuove opere per un totale di circa 9 miliardi di investimenti.

traffico 5automobilista 1traffico 6automobilista 3

Ultimi Dagoreport

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO