la mafia a foggia

FUGGI DA FOGGIA - DAI NEGOZI FATTI ESPLODERE AGLI OMICIDI, IN CITTÀ E’ CRESCIUTA UNA CRIMINALITÀ PARAMILITARE PIU’ BRUTALE DI CAMORRA E NDRANGHETA - DA METÀ DEGLI ANNI OTTANTA AD OGGI SONO OLTRE 300 I DELITTI DI SANGUE ATTRIBUIBILI ALLA MAFIA FOGGIANA, NATA IL 5 GENNAIO DEL 1979, QUANDO GLI ESPONENTI DEI DIVERSI CLAN SI RIUNIRONO IN UN ALBERGO SULLA STATALE CHE COLLEGA FOGGIA A SAN SEVERO E RICEVETTERO LA BENEDIZIONE DI RAFFAELE CUTOLO…

Vin. Dam. per “il Messaggero”

 

spari nel foggiano

Da metà degli anni Ottanta ad oggi sono oltre 300 i delitti di sangue attribuibili alla mafia foggiana. Una criminalità spietata, senza scrupoli, forse la più brutale in Italia anche se meno famosa della Camorra o della Ndrangheta. Non a caso, gli inquirenti della Direzione antimafia la paragonano per efferatezza a Cosa Nostra corleonese, quella di Totò Riina. «Sono un killer. Gli sparo in testa a quel bastardo, quel cornuto»: qualche anno fa un esponente della criminalità organizzata parlava così di un investigatore della squadra mobile di Foggia, la frase venne intercettata dalla Dda di Bari durante un' inchiesta sul clan Moretti-Pellegrino-Lanza.

LA MAFIA A FOGGIA

 

Gli inquirenti furono costretti ad intervenire immediatamente perché erano più che certi che al telefono il sicario non stesse millantando, sarebbe entrato in azione in pochi giorni. Questa telefonata fotografa quello che è la mafia della Capitanata, una criminalità aggressiva, ritenuta dalla Dna tra le più pericolose d' Italia nonostante negli anni passati sia stata sottovalutata.

 

Forse proprio questa sottovalutazione ha portato i clan foggiani, in particolare quelli dell'area garganica, ad espandersi e creare alleanze con la Camorra, con le altre mafie pugliesi, ad esempio con la salentina Sacra Corona Unita, e con la criminalità estera: Albania, Montenegro, Serbia, Croazia i collegamenti diretti.

 

LA MAFIA A FOGGIA

La mafia garganica, la più spietata della provincia di Foggia, nasce da famiglie di contadini e allevatori: iniziarono a farsi la guerra per dissidi di vicinato, ma poi le famiglie si trasformarono in clan e gli affari ebbero una evoluzione. Questo cambiamento non è stato intercettato durante gli anni Novanta dagli investigatori e oggi, secondo i dati del Viminale, la provincia foggiana è al terzo posto per numero di omicidi volontari (dati 2018).

 

LA PERICOLOSITÀ

La pericolosità dei clan è raccontata anche dai nove negozi e bar fatti esplodere in meno di un mese a Foggia tra gennaio e febbraio scorsi. Sparatorie, attentati dinamitardi, grande disponibilità di armi: la Società Foggiana, da distinguere dalle cosce del Gargano e da quelle dell' area di Cerignola, è un corpo paramilitare. È sempre in questo territorio che nascono anche i rapinatori di tir e portavalori: bande specializzate, batterie composte da 6 a 10 persone ciascuna, che agiscono con estrema forza e precisione.

LA MAFIA A FOGGIA

 

Difficilmente sbagliano un colpo, agiscono come un corpo speciale armato, vengono preparati nei minimi dettagli e possono disporre di armi e mezzi che nemmeno le forze dell' ordine hanno. Basti pensare che la polizia ha dovuto dirottare sulle strade del Tavoliere una delle sue Ferrari per provare a stargli dietro. Rapine, estorsioni e traffico di droga e armi sono i principali affari illeciti, gli affiliati sono il terrore dei commercianti, costretti a pagare il pizzo per non vedere la propria attività rasa al suolo.

 

LA MAFIA A FOGGIA

La criminalità organizzata foggiana è storicamente legata alla Camorra campana: iniziò ad avere una sua configurazione verso la fine degli Anni '70 ed i primi '80, quando, a seguito delle mire espansionistiche della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, si registrò la nascita in Puglia della Nuova Camorra Pugliese.

 

LA RIUNIONE

La Dda fa risalire la nascita della Società foggiana al 5 gennaio del 1979, quando gli esponenti dei diversi clan dell' epoca si riunirono in un albergo sulla statale che collega Foggia a San Severo e ricevettero la benedizione di Cutolo. La tradizione è quella del familismo mafioso tipico della Ndrangheta e della ferocia spietata della Camorra cutoliana; la modernità, invece, è la vocazione agli affari, la capacità di infiltrazione nel tessuto economico-sociale, la scelta strategica di colpire i centri nevralgici del sistema economico della provincia, e cioè, l' agricoltura, l' edilizia e il turismo, è quanto si legge nell' ultima relazione della Dia.

LA MAFIA A FOGGIA

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