
IL MONDO E’ IN GUERRA E TUTTO CAMBIA: LA SVIZZERA LASCIA LA STORICA NEUTRALITÀ - GLI ELVETICI INTAVOLANO COLLOQUI CON L’UNIONE EUROPEA PER ADERIRE AD UNA PARTNERSHIP NEL SETTORE DELLA DIFESA - DIETRO LA SCELTA DEL CONSIGLIO FEDERALE SVIZZERO C’E’ LA CONSAPEVOLEZZA CHE L’ESCLUSIONE DAI PROGETTI EUROPEI DI DIFESA SIGNIFICHEREBBE CONDANNARE LA PROPRIA INDUSTRIA MILITARE E TECNOLOGICA ALL’IRRILEVANZA – NON SOLO: BERNA, CHE HA DENUNCIATO NUMEROSI CYBER ATTACCHI DA PARTE DEI RUSSI, VUOLE PARTECIPARE ALLA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA CON 1,5 MILIARDI DI INVESTIMENTI…
Estratto dell’articolo di Tommaso A. De filippo per “Italia Oggi”
La Svizzera ha intavolato colloqui con l’Unione Europea per valutare la possibilità di aderire ad una partnership nel settore della difesa. Una decisione che segna una svolta significativa per un paese sempre tenutosi distante dalle grandi alleanze militari del continente. Dietro la scelta del Consiglio federale svizzero si intravedono due direttrici fondamentali: la tensione geopolitica esercitata dal conflitto in Ucraina e la consapevolezza che l’esclusione dai progetti europei di difesa significherebbe condannare la propria industria militare e tecnologica all’irrilevanza.
Berna ha scelto di accedere al fondo da 150 miliardi di euro noto come Safe (Security Action for Europe), garantendosi un posto nel quadro decisionale dell’architettura di sicurezza continentale. Secondo le istituzioni locali, la decisione non infrangerebbe la storica politica di neutralità del paese.
PIANO DI RIARMO EUROPEO - REARM EUROPE
Tuttavia, l’integrazione nei meccanismi di difesa dell’Ue rappresenta quantomeno una ridefinizione del concetto stesso di neutralità. Berna si prepara a superare la dottrina di cosiddetta terzietà assoluta, in un continente composto da Stati impegnati in una politica di riarmo imponente. Il loro obiettivo è rafforzare istituzioni comunitarie ed industria di difesa europea, aumentare la sinergia con il comparto militare statunitense e rilanciare il ruolo strategico della Nato […] La Svizzera, con la sua avanzata industria aerospaziale e la storica precisione meccanica, vuole sfruttare l’opportunità.
Inoltre, mira a ritagliarsi un ruolo nella ricostruzione dell’Ucraina: il Consiglio federale ha approvato una bozza di accordo di cooperazione bilaterale con Kyiv, incentrato su un pacchetto di investimenti da 1,5 miliardi di euro, con 500 milioni riservati al coinvolgimento del settore privato svizzero nei progetti di ricostruzione dell’Ucraina. Berna ha pure assunto una posizione diplomatica sorprendentemente netta in sede internazionale, denunciando, insieme ad altri 29 Stati europei, le interferenze deliberate della Russia sulle comunicazioni satellitari civili. Ovvero, penetrazioni sistematiche e mirate, effettuate su ordine di comandi militari speciali dislocati in territorio russo e nella penisola ucraina occupata della Crimea[…]
UNIONE EUROPEA – ARMI E DIFESA
Il suo approccio comunicativo testimonia la volontà di allinearsi al fronte euro-atlantico nel contrasto alla guerra dell’informazione ed all’invasione dello spazio digitale da parte delle autocrazie. […] La Svizzera sta riformulando, senza proclami ma con grande decisione, l’essenza del proprio paradigma di sicurezza. […]