xi jinping mark zuckerberg donald trump africa

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO – LA NUOVA GUERRA FREDDA? SI COMBATTE NEI FONDALI OCEANICI AFRICANI: USA E CINA SI CONTENDONO LA GESTIONE DEL TRAFFICO DATI DEL CONTINENTE – IN GIOCO FACEBOOK E HUAWEI, CHE STANNO COSTRUENDO DELLE RETI DI CAVI SOTTOMARINI DA MILIARDI DI DOLLARI – I CINESI SONO IN VANTAGGIO PERCHÉ CON LO STESSO GIOCHINO DELLA VIA DELLA SETA SI SONO DI FATTO COMPRATI L’AFRICA…

i cavi sottomarini in fibra ottica

LA CINA SI COMPRA L'AFRICA – 60 MILIARDI DI DOLLARI: È LA CIFRA CHE XI JINPING DARÀ AI PAESI AFRICANI TRA PRESTITI E INVESTIMENTI PER INFRASTRUTTURE – LA DIPLOMAZIA FINANZIARIA CINESE SPAVENTA L’OCCIDENTE, CHE HA DIMENTICATO IL CONTINENTE E ORA LO VEDONO ANDARSENE TRA LE AMPIE BRACCIA NEOCOLONIALISTE DEL DRAGONE – PECHINO STA INTEGRANDO L’AFRICA NEL PROGETTO DELLA NUOVA VIA DELLA SETA E…

 

la cablatura dell'africa da parte di huawei

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cina-si-compra-39-africa-ndash-60-miliardi-dollari-182144.htm

 

GUERRA SOTTOMARINA FACEBOOK-HUAWEI PER COLLEGARE L' AFRICA

Lorenzo Simoncelli per “la Stampa”

 

Un nuovo fronte di guerra nel controllo delle reti globali si è aperto tra Cina e Stati Uniti. Si combatte a colpi di cavi sottomarini in fibra ottica nei fondali oceanici d' Africa. In ballo c' è la gestione del traffico dati del Continente più arretrato in termini di infrastrutture digitali, ma con la maggiore crescita demografica. Per le aziende del settore significa un' enorme fetta di mercato da conquistare. Per i Governi, Stati Uniti e Cina in testa, è in ballo il controllo sulla sempre più strategica cybersecurity.

MARK ZUCKERBERG

 

Facebook, nonostante abbia più volte smentito uno specifico interesse all' Africa, starebbe pensando a costruire una rete di cavi sottomarini da 1 miliardo di dollari che collegherebbe le coste dell' intero Continente. Un progetto in 3 fasi, chiamato "Simba", che garantirebbe all' azienda di Zuckerberg di ridurre i costi di connessione degli utenti ed aumentare la penetrazione nel mercato del Continente. Si stima che gli africani collegati a Facebook siano circa 170 milioni su 1,2 miliardo di popolazione, quasi tutti da cellulare, a cui si aggiungono i quotidiani utilizzatori di WhatsApp.

SUN VALLEY CONFERENCE MARK ZUCKERBERG

 

La struttura subacquea in fibra ottica garantirebbe al colosso di Menlo Park l' utilizzo di una rete dedicata funzionale alla raccolta di dati da inviare nei centri di raccolta in Europa ed Asia per poter aumentare la quota di mercato in Africa. Non è escluso che per ridurre il costo delle operazioni, una parte venga finanziata da grossi colossi delle telecomunicazioni già radicati sul territorio, come le compagnie MTN e Vodafone, che in cambio avrebbero accesso ad una parte della capacità della Rete.

huawei africa

 

Il passato recente dimostra come questo sia solo l' ultimo dei progetti che vede Facebook attivo in Africa. Lo scorso anno, a Gulu, località nel nord dell' Uganda, dove mancano strade e ospedali, Zuckerberg ha realizzato il maggior collegamento terrestre in fibra ottica della sua storia, gettando a terra circa 800 km di cavi, trasformando l' area nell' unica zona con trasmissione 4G dell' Africa centrale.

XI JINPING DONALD TRUMP

 

Un investimento ufficialmente definito come filantropico con l' obbiettivo di far connettere ad Internet migliaia di persone con scarso reddito. In attesa di capire se e quando si concretizzerà il progetto "Simba", gli altri non stanno a guardare. A cominciare da Alphabet, l' holding di Google lanciata nel 2015, in trattativa per la realizzazione di "Equiano", una rete di cavi sottomarini a largo delle coste dell' Africa occidentale.

 

xi jinping

Ma soprattutto incalzano i cinesi di Huawei Marine Networks, società basata a Tianjin e di proprietà al 51% del colosso delle telecomunicazioni Huawei e per il restante 49% dell' inglese Global Marine. Hanno da poco concluso un progetto di 5.600 chilometri che collega la città di Fortaleza in Brasile con quella di Kribi in Camerun, portando Internet da un capo all' altro dell' Oceano Atlantico. Ma soprattutto hanno iniziato quella che è stata ribattezzata la "Via della Seta digitale", un collegamento dati in fibra ottica subacquea che collegherà Europa, Asia (Pakistan) ed Africa (Gibuti), dove tra l' altro risiede l' unica base militare cinese in Africa.

uno squalo attacca un cavo sottomarino

 

A questo si aggiunge il terreno fertile trovato dalle aziende cinesi nel Continente. Se i Governi africani sono pronti a fare ponti d' oro a Pechino, dati i finanziamenti a pioggia garantiti negli ultimi anni dal Presidente Xi Jinping, l' amministrazione Trump non sembra interessata all' Africa e i rapporti con numerosi Stati si sono raffreddati, uno scoglio ulteriore per i sogni espansionistici di Mark Zuckerberg.

cavi sottomarini in fibra otticai cavi di huawei in africa

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)