
I SOLITI “INSOSPETTABILI” – A PALERMO SCOPERTA UNA RETE DI USURAI CHE CONCEDEVA PRESTITI CON TASSI AL MILLE PER CENTO – NELLA RETE E’ FINITA UN’IMPRENDITRICE DI TERMINI IMERESE CHE, PER FAR FRONTE AI DEBITI ACCUMULATI, SI E’ RIVOLTA AD ALTRI STROZZINI FINENDO IN UN CIRCOLO VIZIOSO CHE L’HA STRITOLATA - TRA GLI ALTRI ''INSOSPETTABILI'' STROZZINI C’ERANO UNO ZIO E UN CUGINO DELL’IMPRENDITRICE: APPROFITTANDO DELLO STATO DI NECESSITÀ DELLA LORO PARENTE, LE HANNO ELARGITO UN PRESTITO DI 10 MILA EURO FACENDOLE CREDERE, CHE IL DENARO PROVENISSE DA PERICOLOSI USURAI DI MESSINA CHE, VOLEVANO LA RESTITUZIONE DELLA SOMMA CON TASSI DI INTERESSA PARI AL 60% ANNUO. IN REALTÀ, GLI USURAI ERANO LORO…
Palermo, 31 lug. (Adnkronos) - I Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Termini Imerese (Palermo), insieme ai colleghi delle Stazioni di Brolo, Volla e Sant'Anastasia, hanno eseguito due distinte ordinanze di applicazione di misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica.
All'esito dell'interrogatorio preventivo sono state emesse otto misure cautelari nei confronti di quattro termitani di età compresa tra i 27 ed i 52 anni, due brolesi di 34 e 60 anni, di un cercolese 42enne e di un 47enne anastasiano - tutti destinatari dell'Obbligo di Presentazione alla Polizia Giudiziaria, perché ritenuti responsabili a vario titolo, di usura, tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L'operazione "è il risultato di una complessa ed articolata attività di indagine, sviluppatasi tra settembre 2022 e agosto 2024, che ha permesso di individuare in primis una fitta rete di insospettabili, dediti alla concessione di numerosi prestiti a tassi usurari compresi tra il 60% e il 1.029% annuo, in favore di un'imprenditrice di Termini Imerese. La donna, per far fronte a dei pregressi debiti accumulati, si era rivolta ad alcuni usurai senza tuttavia riuscire ad estinguere i debiti pregressi motivo per il quale, è stata costretta a contrarne dei nuovi da altri usurai. È entrata così in un circolo vizioso che non le ha lasciato scampo".
Degli otto indagati due sono fratelli napoletani e, uno di loro, è già detenuto per altri reati. Proprio quest'ultimo, mentre si trovava in carcere, aveva minacciato telefonicamente la vittima per indurla a saldare il proprio debito, avendo prestato del danaro alla donna che, doveva essere restituito con un tasso usurario del 73% annuo. Inizia così la tentata estorsione in concorso con il fratello libero che, ha minacciato l'imprenditrice, nell'intento di appropriarsi di due autovetture di proprietà della stessa.
Tra gli altri ''insospettabili'' strozzini, figurano anche alcuni parenti della vittima, uno zio e un cugino. Questi, approfittando dello stato di necessità in cui versava la loro congiunta, le hanno elargito un prestito di 10.000 euro facendole credere, che il denaro provenisse da pericolosi usurai del messinese che, volevano restituita la somma con tassi di interessa pari al 60% annuo ma nella realtà, erano lo zio e il cugino i reali usurai.