
“HO SERVITO NELL'ESERCITO ISRAELIANO. ED E’ TRA I PIU’ PULITI DEL MONDO”. PINI ZOREA, DOCENTE DELL’UNIVERSITÀ DELLO STATO EBRAICO DI BRAUDE, OSPITE DI UN CORSO DI DOTTORATO DEL POLITECNICO DI TORINO, HA DIFESO L’IDF DURANTE UNA LEZIONE, BLOCCATA DALL’INTERVENTO DEL COLLETTIVO STUDENTESCO "CAMBIARE ROTTA". IL PROFESSORE HA BATTIBECCATO CON I MANIFESTANTI: “IO SONO D'ACCORDO CON LE VOSTRE RIVENDICAZIONI, ANCHE PER ME LA PALESTINA DEVE ESSERE LIBERA, LIBERA DA HAMAS” - IL POLITECNICO DI TORINO HA SOSPESO IL CORSO E LA COLLABORAZIONE – VIDEO
Mattia Aimola per corriere.it - Estratti
«Ho servito nell'esercito israeliano e posso dirvi che è tra i più puliti al mondo». Pini Zorea, professore all’Università israeliana di Braude, ha difeso così l’operato delle forze armate del suo paese durante una lezione al Politecnico. Una dichiarazione che ha comportato la fine di ogni collaborazione con l’ateneo torinese.
«Appena venuto a conoscenza dell’inaccettabile esternazione, ho disposto, con effetto immediato, - commenta il rettore Stefano Corgnati - l’interruzione del modulo e la sospensione di ogni attività con il docente, che verrà convocato per un chiarimento su quanto avvenuto». L’episodio si è consumato durante una lezione, bloccata dall’intervento del collettivo studentesco Cambiare Rotta. Secondo gli attivisti, sebbene il corso fosse stato presentato alla comunità studentesca come un insegnamento neutro di image processing, tra gli argomenti affrontati vi sarebbero anche il rilevamento e il riconoscimento facciale in sistemi in tempo reale.
Per questo i militanti hanno deciso di bloccare la prima lezione, con l’obiettivo di informare gli studenti sulle «implicazioni delle Facial Recognition Technologies nell’apartheid israeliana e nel genocidio palestinese. Le Frt costituiscono uno strumento sia per combattere la resistenza palestinese sia di giustificazione per l’eliminazione arbitraria e indiscriminata della popolazione civile».
Nel pieno della protesta, Zorea ha ribadito la sua difesa dell’esercito israeliano, sottolineandone, a suo dire, professionalità, accuratezza e attenzione nelle operazioni militari. Ha inoltre precisato che il suo insegnamento non aveva alcuna connessione con la guerra: «Qui non c'è nulla di militare». Infine ha replicato agli slogan dei manifestanti: «Free Palestine? Io sono d'accordo con le vostre rivendicazioni – ha aggiunto – anche per me la Palestina deve essere libera, libera da Hamas».