il video dell allevatore di tigri a latina

I TIGER KINGS DE’ NOANTRI – "REPUBBLICA" PUBBLICA UN VIDEO CHE LA LEGA ANTIVIVISEZIONE HA RICEVUTO DA UN INFORMATORE ANONIMO DOVE SMASCHERA IL TRAFFICO DI ANIMALI SELVATICI IN ITALIA - UN DOMATORE DI LATINA: “PER DUE TIGRI BASTANO 3 MILA EURO. SIAMO ABBASTANZA ESPERTI, ABBIAMO CONTATTI IN TUTTO IL MONDO.” - PER LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE L’ITALIA E' TRA I PRINCIPALI PAESI PER IL COMMERCIO IN EUROPA, CON 469 FELINI ESPORTATI E IMPORTATI TRA IL 1999 E IL 2017 – DA NOI È MOLTO FACILE OTTENERE LE AUTORIZZAZIONI E L'EUROPA...

 

Estratto dell'articolo di Clemente Pistilli,Emanuela Del Frate per “la Repubblica”

 

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«Abbiamo 40-50 felini, ma qui al momento ce ne sono 26. Gli altri sono in tournée in Russia e Tunisia». A parlare è un domatore di Latina. Non sa di essere ripreso da una telecamera nascosta mentre, nelle campagne dell'agro pontino, vicino alle gabbie dove custodisce tigri e leoni, racconta il suo business legato al traffico di felini. […]

 

All'opera, a Latina e non solo, c'è un sistema che sfrutta le maglie larghe delle leggi italiane e trasforma in un business gli animali a rischio estinzione, facendoli riprodurre senza freni e poi trasferendoli come pacchi postali da un angolo all'altro del pianeta. […]

 

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La Lav (Lega antivivisezione) sta cercando di accendere i riflettori sul tiger business e, grazie anche alle immagini inedite, girate in incognito, che l'associazione ha ricevuto da un informatore anonimo e che ha dato in esclusiva a Repubblica, ora è in grado di raccontare come noleggiare un grande felino sia persino più semplice che affittare uno scooter. […]

 

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I dati raccolti dalle associazioni animaliste collocano l'Italia tra i principali Paesi per il commercio di tigri in Europa (tra il 1999 e il 2017 ha importato e esportato il maggior numero di questi animali, per un totale di 469 capi). E dicono che il Vecchio continente è quello in cui viene fatto nascere l'85% delle tigri poi immesse nel circuito commerciale mondiale. […]

 

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Si parte con «un minimo di tremila euro» per avere in affitto una coppia di tigri o leoni e si va avanti a colpi di mille euro per ogni esemplare in più. Senza troppe autorizzazioni, quelle servono per gli zoo. Basta restare in un posto, dire che gli animali fanno parte di una "mostra itinerante" e il gioco è fatto. E se la presunta mostra non si sposta mai? «Stai chiuso due giorni e poi riapri», assicura il circense. […] «Siamo abbastanza esperti, avendo contatti in tutto il mondo. Lavoriamo molto per la pubblicità, e ci sono le cosiddette scatole cinesi», sottolinea il domatore pontino.

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 «Questo scandalo - afferma Gianluca Felicetti, presidente della Lav - avviene grazie a una lettura morbida della legge che permette a circhi e mostre "viaggianti" di far riprodurre animali considerati pericolosi. E il meccanismo rischia di andare avanti se il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, non farà cadere il veto posto dai suoi uffici alla proposta di vietare l'importazione, la detenzione e la riproduzione di animali selvatici ed esotici». L'associazione auspica che il premier Draghi e il ministro Speranza se ne occupino al prossimo Consiglio dei ministri.

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