bermuda gonne corte

LA SCUOLA DEI DIVIETI - IN CLASSE IN BERMUDA E GONNE CORTE? IN VENETO GLI STUDENTI RISCHIANO LA BOCCIATURA -  IN UN ISTITUTO DI SCHIO NOTA IN CONDOTTA A CHI NON SI PRESENTA IN "ABBIGLIAMENTO CONSONO": C’E’ CHI HA GIA’ COLLEZIONATO TRE RICHIAMI E RISCHIA DI RIPETERE L’ANNO - GLI ALUNNI INVOCANO LA COSTITUZIONE E LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO

BERMUDABERMUDA

Giampaolo Visetti per repubblica.it

 

 

Trentadue gradi in classe. Niente da fare. Dai libri di testo ai prof di ruolo, dalle lavagne hi-tech alle palestre, dai soggiorni all'estero ai programmi di scienze, la scuola italiana è all'avanguardia per arretratezza e immutabilità. Quando invece si parla di immagine e di decoro, nessuno ci batte per zelo e intransigenza. All'Itis "De Pretto" di Schio, poco fuori Vicenza, non fanno eccezione. Caldo record, non si respira, impossibile concentrarsi sulle lezioni. E' una fine primavera torrida, anche le campagne boccheggiano: la dirigenza scolastica però, invece di provvedere a rinfrescare le aule, da giorni distribuisce note disciplinari agli studenti che si presentano con i bermuda

 

Un vero e proprio braccio di ferro: qualcuno, irriducibile di canottiere e brache corte, ha già accumulato il terzo richiamo sul registro e rischia la bocciatura a causa dell'insufficienza nella condotta. Questione, come sempre, di regolamento. "Non vogliamo limitare la libertà dei ragazzi - ha spiegato al Giornale di Vicenza la vicepreside Barbara Scapin - ma semplicemente far rispettare le regole che la nostra scuola ha adottato. Questo non è un mercato, ma un ambiente disciplinato: per questo le famiglie ci apprezzano".

 

GONNA CORTAGONNA CORTA

La circolare sul caldo parla chiaro: "Per gli iscritti corre l'obbligo di presentarsi a scuola con un abbigliamento consono ad un luogo di studio e di lavoro e di tenere un comportamento educato e rispettoso verso persone e cose". Nulla è lasciato alla discrezionalità. "Si fa presente - conclude la circolare - che per abbigliamento consono si intende l'utilizzo di pantaloni lunghi e di gonne al ginocchio". Stop. Ma è proprio sull'interpretazione dei termini "consono" e "rispettoso", che gli allievi del prestigioso "De Pretto", campus tecnico di ultima generazione, danno battaglia e minacciano di scioperare a pochi giorni dalla fine dell'anno scolastico e dagli esami di maturità.

 

Battaglia è un eufemismo: perché i paladini dell'abbigliamento balneare, insensibili all'esagerazione, si appellano addirittura al diritto alla salute e alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Vietare e punire gli allievi che lottano contro l'afa - sostengono - sarebbe incostituzionale e lederebbe "il diritto alla salute, la Convenzione per i diritti dell'infanzia e i fondamentali diritti di ogni uomo".

 

Muro contro muro, dunque, con un occhio al termometro e l'altro al registro, su cui fioccano le note di massa: già decine, secondo i ragazzi, con le famiglie più preoccupate che i figli perdano un anno di studio, piuttosto che soffochino nel sudore. I più remissivi indossano brache corte, t-shirt e infradito nel tragitto tra casa e scuola, infilando capi "consoni e rispettosi" davanti all'inflessibile bidella. Altri si svestono durante la ricreazione. Altri ancora, stipato il guardaroba nello zainetto, si cambiano ad ogni squillo della campanella.

STUDENTI SCHIOSTUDENTI SCHIO

 

"Nemmeno i professori la pensano tutti allo stesso modo - dice il rappresentante degli studenti Luca Dalla Costa - ma sono obbligati a ubbidire alle regole. In ogni caso non mi pare che mettersi pantaloni lunghi e gonne al ginocchio comporti tutta questa sofferenza. Anzi, è una cosa del tutto sopportabile". Chi è convinto che il pantaloncino corto in classe, in caso di afa, sia un "diritto costituzionale", non demorde: un video online made in Schio, cliccatissimo sui social, spopola da giorni nelle scuole del Paese e invita gli studenti a una mobilitazione nazionale "contro l'ipocrisia anacronistica dell'abbigliamento da college".

 

Gli autori, riviste di moda alla mano, spiegano che "la volgarità e la maleducazione sono un'altra cosa", che in estate "anche un abbigliamento leggero può essere elegante e rispettoso" e che "invece di restare un universo fuori dalla realtà anche nel modo di vestire, la scuola italiana dovrebbe preoccuparsi di dare agli studenti gli strumenti per trovare poi un posto di lavoro". Fortunatamente, da lunedì, i meteorologi veneti dell'Arpav prevedono correnti d'aria più fresca e qualche temporale. La temperatura tra preside e studenti, al "De Pretto" dovrebbe abbassarsi in modo naturale. Altrimenti, nei fronti opposti, non rimane che riscoprire i pur logori concetti di misura e di buon gusto: pare funzionino anche in pieno sole.

ITIS SCHIOITIS SCHIO

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....