di maio draghi premio strega

LO STREGA E LA CACCIA ALLE STREGHE! I GIURATI RUSSI VENGONO FATTI FUORI DAL PREMIO LETTERARIO, POI ARRIVA IL DIETROFRONT: BREVE STORIA DI UN PASTICCIO SFIORATO – DOPO LE POLEMICHE LA FARNESINA FA SAPERE CHE GLI ESPERTI SARANNO REINTEGRATI NELLA GIURIA DEL PREMIO LETTERARIO: MARCIA INDIETRO CHE È STATA ESPRESSAMENTE CHIESTA DA PALAZZO CHIGI

Mario Baudino per la Stampa

 

di maio draghi premio strega

In attesa di conoscere in che misura le preannunciate espulsioni di diplomatici italiani dalla Russia impatteranno sul lavoro dell'Ambasciata e dell'IIC, il MAECI ha dovuto sospendere in via precauzionale una serie di attività, tra cui quelle legate al Premio Strega».

 

È questa la stringata lettera arrivata l'altro giorno al Premio Strega dal ministero degli Esteri, per ciò che riguarda lo Strega europeo (quello dove giurie di studiosi raccolte intorno a 32 Istituti di cultura all'estero scelgono fra cinque romanzi recentemente tradotti in italiano), innescando un caso che si è rapidamente risolto ieri, ma non senza qualche imbarazzo.

 

Il primo allarme l'ha dato sulla sua pagina Facebook Olga Strada, ex direttrice dell'Istituto di Mosca, tra lo stupito e l'indignato, e suscitando molte reazioni oltre a un certo stupore, anche perché la vicenda suona vagamente surreale. Escludere dalle giurie internazionali (ciascuna di sei italianisti, più il direttore dell'Istituto di cultura) gli studiosi e traduttori russi ha infatti il sapore di una strana sanzione, magari indiretta, di quelle che non vogliono dichiararsi tali ma si mimetizzano con impeccabili ragioni di forza maggiore, in questo caso la ridotta funzionalità dell'ambasciata per carenza di personale. Che, diciamolo pure, non è troppo credibile, come spiegazione.

premio strega

 

Suona semmai come un pasticcio burocratico. O semplicemente una gaffe, che un po' ricorda la vicenda ormai archiviata del corso su Dostoevskij affidato a Paolo Nori dall'università milanese della Bicocca, annullato e ripescato dopo qualche polemica e non poche ironie.

 

Anche in questo caso i protagonisti sono stati avvisati alla spicciolata: a partire dal loro decano, l'ottantottenne Evgenij Solonovich. Lui, che nella sua lunga vita ha tradotto praticamente quasi tutti i nostri autori, da Dante a Benni e Carofiglio, insomma uno studioso che si è speso enormemente per la letteratura italiana, un po' se ne è stupito e un po' ci è rimasto male.

 

In questi giorni è a Roma, ospite di amici, dove ha presentato, all'Istituto di cultura russo, un libro satirico, risalente al 1930, del poeta Nikolaj Zabololockij dal curioso titolo, Il trionfo dell'agricoltura. Ci risulta che abbia ricevuto una mail in cui gli si diceva che non faceva più parte della giuria. La questione è certamente delicata, considerato anche il clima pesantissimo che grava sulla Russia, e anche gli italianisti com' è evidente si trovano a soppesare le loro dichiarazioni. Intanto però cercano di tenere separati i due problemi.

SOLONOVIC

 

Una giovane studiosa (insegna all'istituto Gorkij, ed è una sua allieva) come Anna Yampol'skaya, celebre per una assai lodata versione russa da Claudio Magris (ovviamente Danubio) ma che si è cimentata anche con Malaparte e Palazzeschi, senza trascurare Luciana Littizzetto, ricostruisce per noi i fatti salienti della vicenda. «Ho saputo dell'esclusione dal direttore dell'Istituto di Cultura a Mosca Daniela Rizzi. Il messaggio diceva: «La partecipazione di Mosca, su indicazione del Ministero degli esteri italiano, è sospesa». Sono rimasta molto dispiaciuta e anche perplessa: non è la prima volta che faccio parte della giuria russa, quest' anno tutto andava come al solito, abbiamo ricevuto i testi da leggere e invece...».

 

Una brutta sorpresa, se l'aspettava? «Devo confessare che per me la partecipazione al lavoro della giuria è un grande onore e una grande possibilità: personalmente ho tradotto libri di Paolo Giordano e di Paolo Cognetti, se vogliamo considerare i vincitori degli ultimi anni; ho presentato Helena Janeczek alla Fiera del Libro a Mosca; insegno la letteratura contemporanea e, naturalmente, racconto ai miei studenti del Premio Strega e dei suoi autori.

 

Negli ultimi anni, prima per il Covid e ora per gli eventi bellici, non riesco ad andare in Italia, e sono perciò costretta a seguire da lontano la letteratura italiana. Anche per questo la collaborazione con lo Strega è di grande aiuto».

 

SOLONOVIC

Ma che idea si è fatta della motivazione diciamo così ufficiale con cui si aboliva la vostra la giuria? «Non so ovviamente nulla per quanto riguarda l'eventuale espulsione dei diplomatici, spero che non avvenga e che la pace torni quanto prima. Del resto mi occupo della letteratura italiana da molti anni: in fondo, è la mia vita. Anzi, sono lieta di informarla che, nonostante tutte le difficoltà, il 19 maggio presentiamo a Mosca il numero speciale della prestigiosa rivista Inostrannaja literatura dedicato alle voci femminili nella letteratura italiana - da Isabella Morra e Anna Maria Ortese alle poetesse e scrittrici dei nostri giorni».

 

Dunque episodio chiuso?

«Direi di sì. Proprio qualche minuto fa mi è arrivato il messaggio di Daniela Rizzi che conferma la fine della sospensione. Vorrei ringraziare Olga Strada e tutti gli amici italiani che si sono espressi, è importante mantenere i rapporti culturali. Grazie anche al ministero degli Esteri per aver revocato la decisione».

 

mario draghi luigi di maio 1

Tutto bene quel che finisce bene, sembrerebbe. O si è rischiata la figuraccia? Pare che una sollecitazione, forse irritata, a chiudere alla svelta la questione sia arrivata direttamente da Palazzo Chigi. E resta il fatto che, con tutti i propagandisti russi e non, imperversanti senza troppi pudori sulle nostre televisioni, prendersela con studiosi che invece dimostrano da sempre un grande amore per la nostra cultura suona, quantomeno, bizzarro.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”