telegram putin hamas guerra propaganda palestina israele

DAGOREPORT – LE INTELLIGENCE OCCIDENTALI HANNO MESSO NEL MIRINO TELEGRAM, L’APP DI MESSAGGISTICA SULLA QUALE CORRE LA PROPAGANDA JIHADISTA, PUTINIANA E ANTI-OCCIDENTALE – GLI 007 SPINGONO IL SOCIAL AD ADEGUARSI A NUOVI STANDARD DI SICUREZZA E TRASPARENZA - IL "DIGITAL SERVICE ACT" (DSA), VARATO DELL'UNIONE EUROPEA, PREVEDE CHE I SOCIAL NETWORK SI ASSUMANO LA PIENA RESPONSABILITÀ DEI CONTENUTI DEGLI UTENTI, COMPRESA LA RIMOZIONE DEI CONTENUTI DI PROPAGANDA VIOLENTA...

DAGOREPORT

 

propaganda isis

Le Intelligence occidentali, oltre ai numerosi problemi legati al conflitto in Ucraina e alle tensioni in Medioriente, stanno discutendo su come arginare la diffusione online della propaganda jihadista, putiniana e anti-occidentale.

 

Nel mirino è finito il social Telegram su cui viaggiano incontrollati contenuti di tutti i tipi: violenti, estremisti e pericolosi. Al centro della discussione c’è la strada da percorrere per spingere il social ad adeguarsi a nuovi standard di sicurezza e trasparenza.

 

telegram russia

La Commissione Europea richiede alla società di nominare un rappresentante legale nell'UE entro il 17 febbraio 2024, come previsto dal Digital Service Act (DSA). Lo ha dichiarato il rappresentante della Commissione europea, Johannes Barke, durante un briefing a Bruxelles.

 

Questa legge prevede che i social network si assumano la piena responsabilità dei contenuti degli utenti, compresa la rimozione dei contenuti di propaganda violenta.

 

Il mancato rispetto dei requisiti della DSA può avere gravi conseguenze finanziarie per le aziende: le multe possono arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo di un'azienda e, in casi estremi, la piattaforma può essere bloccata nei Paesi dell'UE

 

M.O.: HAMAS QUADRUPLICA I FOLLOWER SU TELEGRAM IN 10 GIORNI

 

HAMAS

(AGI) - Roma, 18 ott. - Se fossero innocui influencer, sarebbero ricoperti d'oro, ma il balzo nel numero dei follower registrato dall'account Telegram di Hamas ha attirato piu' l'attenzione dei servizi di intelligence di mezzo mondo che quello degli uffici marketing delle aziende. Il gruppo islamista radicale e' bandito dai servizi di Meta (Instagram e Facebook su tutti) e di Google, ma non da quelli del social creato da Pavel Durov e da sempre strumento privilegiato tanto dei dissidenti dei regimi totalitari quanto dai gruppi terroristici di ogni estrazione.

 

E proprio su Telegram, Hamas ha visto passare i propri follower (anche se il termine non e' corretto per un servizio di messaggistica) da poco piu' di 200 mila a quasi 700 mila su un account e da 100 mila a 300 mila su un altro dal 7 ottobre, data dell'attacco contro Israele che ha innescato la guerra tra lo stato ebraico e l'organizzazione islamista.

MISSILI - HAMAS

 

Durov in un'intervista alla Cnn si e' detto dispiaciuto del fatto che il suo servizio sia usato da organizzazioni fondamentaliste, ma d'altro canto e' convinto che "il restante 99,9% degli utenti ne faccia un uso legittimo approfittando della crittografia che tutela la trasmissione dei messaggi". Si ritiene che Telegram sia usato da Hamas non solo per radicalizzare e reclutare, ma anche per dare ordini su obiettivi e tempi di attacchi sugli obiettivi israeliani.

 

DOPO X E TELEGRAM, LA COMMISSIONE EUROPEA ADESSO STA LITIGANDO CON TIKTOK

Estratto da www.rivistastudio.com

 

PROPAGANDA FILORUSSA TELEGRAM PUTIN

La settimana scorsa la Commissione europea ha aperto formalmente un’indagine sulla scarsissima moderazione dei contenuti sui social, soprattutto Twitter e Telegram, divenuta particolarmente evidente in seguito dopo l’attacco di Hamas a Israele (ne avevamo parlato qui e qui).

 

Considerati i rischi legati alla pubblicazione sui social di contenuti espliciti (in primis la facilità con cui i minori possono accedervi), negli ultimi giorni la Commissione ha esteso l’indagine anche a TikTok e ha stabilito che l’azienda deve migliorare sensibilmente per quanto riguarda il rispetto delle nuove regole europee in merito. […]

MISSILI HAMAS bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 6

ISIS - PROPAGANDA HI TECH attentato a bruxelles i rilievi della scientifica video propaganda isilISIS - PROPAGANDA HI TECHterroristi di hamas colpiscono sull austostrada sderot 3attentato a bruxelles soldatesse israeliane uccise da hamas video di propaganda isis 11 settembre

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…