lorenzo guerini elly schlein giuseppe conte

IL SOPORIFERO GUERINI FA SEMBRARE ELLY UNA LEADER SCOPPIETTANTE - L’EX MINISTRO DELLA DIFESA, ESPONENTE DELL’ALA RIFORMISTA DEL PD, PER CRITICARE SCHLEIN E CONTE USA LA SOLITA LINGUA DI LEGNO DA VECCHIO DEMOCRSITIANO: “LA MOZIONE DEL MOVIMENTO PER IL NO AL RIARMO SEMBRA FATTA PER CREARE DISAGIO AL PD” – “DISCUTEREMO MA BOCCIARE IL PIANO VON DER LEYEN È IRRICEVIBILE” – “IL PD DEVE DISCUTERE CON IL SUO ELETTORATO. IL CONGRESSO? NON È UN TEMA ALL’ORDINE DEL GIORNO, MA CREDO CHE SIA UTILE ALLARGARE MOLTO LO SPAZIO E LE OCCASIONI DI DISCUSSIONE…”

LORENZO GUERINI INTERVISTATO DAL FOGLIO

UE: GUERINI, MOZIONE M5S SEMBRA FATTA PER CREARE DISAGIO A PD

(AGI) - La mozione M5s in Parlamento e negli enti locali per il no al ReArm Europe? "Sembra fatto di proposito per creare qualche disagio al Pd", annota Lorenzo Guerini che, intervistato dal Foglio, ragiona dicendo che "come Pd discuteremo, certo. Per quanto mi riguarda bocciare il piano di von der Leyen e' irricevibile.

 

Non dobbiamo cadere in certe trappole". "Se si immagina di stare in un'alleanza e di avere come primo atteggiamento quello di giocare contro il partito piu' importante dell'alleanza, io credo che questo sia un elemento molto problematico", ammonisce l'esponente dem. "Il tema - chiarisce - non e' giocare sulle presunte difficolta' di un tuo alleato, ma lavorare per costruire una coalizione, un'alleanza credibile che per me e' un'alleanza di centrosinistra". "Contro la destra c'e' il centrosinistra, non ci sono campi larghi, stretti, obliqui o verticali", avverte Guerini.

 

giorgia meloni lorenzo guerini foto lapresse

DIFESA: GUERINI, 'PD DISCUTA TRA DIRIGENTI E NELLA BASE'

(Adnkronos) - ''Non sto ponendo la questione in maniera rivendicativa, ma penso che sia utile discutere nei gruppi dirigenti e nelle sue articolazioni alla base, discutere con il nostro elettorato: i passaggi della politica estera, di questi prossimi mesi, potranno segnare molto il futuro dei prossimi anni''.

 

Lo dice Lorenzo Guerini, deputato del Pd e presidente del Copasir, in un'intervista a 'Il Foglio'. "I congressi, per il nostro statuto, si convocano per decidere chi fa il segretario, per eleggere gli organismi di partito''. Quindi, aggiunge, occorre mantenere "alto il tono nella discussione a Roma come sui territori. A volte -dice ancora- ci sono passaggi politici in cui mi sento entusiasta, altri in cui sono più difficoltà. Non so se chiamarlo disagio: sono uno che partecipa sentimentalmente e razionalmente alla vita di una comunità in cui si riconosce''.

 

lorenzo guerini foto lapresse

C.SINISTRA: GUERINI, 'PROBLEMA SE CONTE ATTACCA PRIMO PARTITO ALLEANZA'

(Adnkronos) - Come Pd abbiamo una storia e una forza in grado di arrivare a una sintesi. La coalizione è sempre un'alleanza tra soggetti diversi, però ci deve essere un terreno comune di condivisione, pur portando avanti ciascuno gli interessi anche elettorali del proprio partito, ma dentro un quadro di solidarietà e di realtà reciproca''.

 

Quindi se il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, "si immagina di stare in un'alleanza e di avere come primo atteggiamento quello di giocare contro il partito più importante dell'alleanza, io credo che questo sia un elemento molto problematico. Il tema non è giocare sulle presunte difficoltà di un tuo alleato, ma lavorare per costruire una coalizione, un'alleanza credibile che per me è un'alleanza di centrosinistra. Contro la destra c'è il centrosinistra, non ci sono campi larghi, stretti, obliqui o verticali". Lo dice Lorenzo Guerini, deputato Pd e presidente del Copasir, intervistato da 'Il Foglio'.

 

MATTEO RENZI LORENZO GUERINI

C.SINISTRA: GUERINI, PROBLEMA SE CONTE ATTACCA PRIMO PARTITO ALLEANZA

(LaPresse) - "Come Pd abbiamo una storia e una forza in grado di arrivare a una sintesi. La coalizione è sempre un'alleanza tra soggetti diversi, però ci deve essere un terreno comune di condivisione, pur portando avanti ciascuno gli interessi anche elettorali del proprio partito, ma dentro un quadro di solidarietà e di realtà reciproca".

 

Lo dice Lorenzo Guerini, deputato Pd e presidente del Copasir, in un'intervista a 'Il Foglio'. Quindi se il leader M5S Giuseppe Conte, "si immagina di stare in un'alleanza e di avere come primo atteggiamento quello di giocare contro il partito più importante dell'alleanza, io credo che questo sia un elemento molto problematico. Il tema non è giocare sulle presunte difficoltà di un tuo alleato, ma lavorare per costruire una coalizione, un'alleanza credibile che per me è un'alleanza di centrosinistra. Contro la destra c'è il centrosinistra, non ci sono campi larghi, stretti, obliqui o verticali", aggiunge.

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

RIARMARE LA SINISTRA

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

 

Lavora in quella che fu la sede dell’Inquisizione, ma è lui l’eretico nella nuova chiesa del Pd. Almeno quando si parla di riarmo, guerra in Ucraina, difesa comune, eserciti continentali, Nato, risiko ed espressioni tipo “postura internazionale”.

 

Lorenzo Guerini da Lodi – 58 anni – è il presidente del Copasir. L’appuntamento è nel suo ufficio al sesto piano di palazzo San Macuto. Tra le pareti, appunto, che ospitarono la Congregazione del Santo Uffizio.

 

mattarella guerini

[…] Guerini ha consuetudini con Sergio Mattarella. Leggende, perse nel Transatlantico, narrano che fu lui a proporlo a Renzi per il Colle nel 2015. Conferme? Nemmeno sotto tortura.

 

Vanta pure un ottimo rapporto con Alfredo Mantovano, sottosegretario di Giorgia Meloni con delega agli 007, e qui ci si può arrivare spinti dalla cronaca. L’ex ministro della Difesa sarebbe anche lo “Zio Sam” del Nazareno per i rapporti oltreoceano costruiti con le Amministrazioni democratiche e con il deep state. Peccato che la seconda presidenza Trump pare destinata a far saltare tutti i vecchi punti di riferimento. […]

 

LORENZO GUERINI

[…] E allora bisogna andare al nocciolo della questione: perché parlare di difesa e riarmo europeo sembra non essere di sinistra?

“Posso citare la Stampa?”. [...]“Se crediamo nei sondaggi, ho letto una rilevazione di Ghisleri che racconta come nell’elettorato del Pd ci sia la percentuale più alta a favore della difesa europea, così come per la difesa dell’Ucraina dal punto di vista militare. Per cui secondo me questa idea che l’elettorato di sinistra, o comunque del Partito democratico, sia in difficoltà con questi temi credo che non sia vera o così netta”.

 

schlein conte proietti

[…] Il M5s di Conte, nonché vostro principale alleato, ha presentato una bella mozione in Parlamento e in tutti gli enti locali per dire no al piano ReArm Europe: lo sa?

“Sembra fatto di proposito per creare qualche disagio al Pd”.

 

Quindi?

“Come Pd discuteremo, certo. Per quanto mi riguarda bocciare il piano di von der Leyen è irricevibile. Non dobbiamo cadere in certe trappole”.

 

franceschini guerini

I governi si logorano sulla politica estera, il Pd rischia il testacoda sulla guerra?

“Oggi la politica estera, a differenza del passato, è diventato un tema prioritario nel nostro dibattito. E quindi mi avvalgo di una categoria degasperiana: la politica estera è una chiave di volta della politica interna. Anche se non vedo implosioni nella maggioranza”.

 

In effetti è messo peggio il suo Pd: lei è a favore del congresso straordinario tematico proposto dall’ex senatore Luigi Zanda?

ELLY SCHLEIN ALLA CAMERA TRA I CARTELLI DEL PD CONTRO GIORGIA MELONI

“Non è un tema all’ordine del giorno, ma credo che sia utile allargare molto lo spazio e le occasioni di discussione, come d’altronde abbiamo fatto anche in direzione. Ma attenzione”.

 

A cosa, Guerini?

 “Non sto ponendo la questione in maniera rivendicativa, ma penso che sia utile discutere nei gruppi dirigenti e nelle sue articolazioni alla base, discutere con il nostro elettorato: i passaggi della politica estera, di questi prossimi mesi, potranno segnare molto il futuro dei prossimi anni”.

 

Il Pd è diviso: serve un chiarimento?

“I congressi, per il nostro statuto, si convocano per decidere chi fa il segretario, per eleggere gli organismi di partito”.

guido crosetto lorenzo guerini foto lapresse

 

E come se ne esce?

“Mantenendo alto il tono nella discussione a Roma come sui territori”.

 

Ma su questo argomento così centrale – con il mondo che sta cambiando e due conflitti alle porte dell’Europa – controluce traspare un dato: l’opposizione al momento non è competitiva, non è in grado di produrre una seria alternativa a Giorgia Meloni.

 “In realtà con il M5s abbiamo già dimostrato di essere in grado di governare”.

 

Era una fase diversa, e non c’era stato un mandato degli elettori su questa alleanza.

RENZI INSTAGRAM guerini serracchiani

“Come Pd abbiamo una storia e una forza in grado di arrivare a una sintesi. La coalizione è sempre un’alleanza tra soggetti diversi, però ci deve essere un terreno comune di condivisione, pur portando avanti ciascuno gli interessi anche elettorali del proprio partito, ma dentro un quadro di solidarietà e di realtà reciproca”.

 

Ecco l’offensiva di Conte non va in questa direzione, a occhio.

“Se si immagina di stare in un’alleanza e di avere come primo atteggiamento quello di giocare contro il partito più importante dell’alleanza, io credo che questo sia un elemento molto problematico. Il tema non è giocare sulle presunte difficoltà di un tuo alleato, ma lavorare per costruire una coalizione, un’alleanza credibile che per me è un’alleanza di centrosinistra. Contro la destra c’è il centrosinistra, non ci sono campi larghi, stretti, obliqui o verticali. Però, scusi un attimo, perché mi sta portando su questi ragionamenti?”.

 

guido crosetto lorenzo guerini foto lapresse.

Guerini è un gatto e capisce che l’intervista potrebbe virare intorno a un assunto: costruire una coalizione alternativa con questo M5S e in questa fase storica è pressoché impossibile.

“Su altri punti mi pare che l’opposizione abbia trovato un terreno per battaglie condivise: salario minimo, sanità, lavoro, autonomia differenziata, riforma del premierato e alcune battaglie sulla giustizia”. Vuole dirci che è contrario alla separazione delle carriere dei magistrati? Risata: “Su questo lasciatemi fuori, per favore. Il discorso in generale è un altro: in questa fase dobbiamo rafforzare ancora di più la posizione del Pd”.

 

trump meloni

[…] Quando legge le parole che escono dalla Casa Bianca nei confronti degli europei “scrocconi” e “parassiti” cosa pensa?

“Sono frasi che colpiscono ciascuno di noi. Perché è vero che riflettono una visione che si portava avanti ormai da alcuni anni, perlomeno dall’Amministrazione Obama in poi, sulla richiesta agli europei di svolgere un ruolo maggiore per la difesa collettiva, mettendo più risorse, investendo di più nell’Alleanza atlantica e non lasciando solo agli americani il compito della difesa collettiva. Ma mai in questi termini e con questi giudizi”.

 

Questi però non sono modi grossolani, spia di un clima ostile degli Usa verso il Vecchio Continente?

“L’elettore medio americano si pone la domanda sul perché debba pagare per la sicurezza degli europei. E quindi questa domanda le Amministrazioni, con toni diversi però, le hanno sempre poste. Ma la forma attuale è francamente inusitata”.

orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom

 

Il 2 per cento per la Nato resta un obiettivo ineludibile per l’Italia?

“Certo, aggiungo un elemento: il vero argomento riguarda il salto di qualità delle relazioni con l’America, la condivisione di rapporti economici, commerciali, di sicurezza, militari ma anche di comunanza di valori”.

 

[…] La prova del nove è l’Ucraina: come si sta muovendo l’Italia e come non si sta muovendo il Pd?

“Suddividerei il ragionamento su diverse dimensioni o linee”. Siamo pronti. “La prima: la pressione sulla Russia deve restare, a partire dalle sanzioni e dal sostegno della continuità degli aiuti militari all’Ucraina, perché noi abbiamo bisogno che il negoziato che si farà lo si faccia con un’Ucraina forte e in piedi, che le posizioni siano riconosciute da un lato e dall’altro, altrimenti c’è il rischio che mentre sono in corso negoziati che si trascinano, questo tempo sia utilmente speso da Putin per rafforzare le proprie posizioni sul campo da un punto di vista militare.

 

abbraccio schlein conte manifestazione contro meloni piazza santi apostoli

Quindi su questo io credo che non ci debbano essere dubbi, non ci debbano essere ambiguità e devo dire che mi pare che anche nelle parole della presidente del Consiglio questo sia un aspetto molto chiaro nonostante non posso non sottolineare i problemi con un pezzo della sua maggioranza che mi paiano abbastanza evidenti sul punto”.

 

[…] Si confronta mai con il suo successore Guido Crosetto?

“Certo, capita che discutiamo”.

 

Come giudica l’azione di Crosetto?

“Non è elegante come domanda”.

 

E’ una domanda.

lorenzo guerini

“Sull’impegno per rafforzare la costruzione della difesa europea all’interno dell’Alleanza atlantica credo che ci sia una linea di continuità che ha sempre tendenzialmente contraddistinto l’azione italiana. Nella fase attuale il ministro della Difesa credo stia dentro, diciamo, il dibattito più ampio che si sta sviluppando nel governo e nella maggioranza. Sulla continuità il mio giudizio è di apprezzamento”.

 

[…] Onorevole Guerini il suo partito ha una linea diversa dalla sua sulla politica, inutile che sfugga alle domande.

“Non sfuggo alle domande. In Europa c’è stata una divisione importante: una parte si è astenuta e un’altra ha votato a favore. Quel piano era ed è, come hanno spiegato i Socialisti europei, un punto di partenza. Tuttavia al netto degli strumenti, sgomberato il campo dall’utilizzo dei fondi di coesione, è naturale che all’Europa serva rafforzare anche le capacità militari nazionali che sono comunque necessarie”.

 

[…] Schlein è la guida giusta?

“Serviva una scossa identitaria dopo le politiche del 2022”.

 

Le piace la proposta di Franceschini sul cognome delle madri da dare ai figli?

“Non mi occupo di cognomi”.

…]

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?