giorgia meloni spiagge spiaggia mare

L'AMARA REALTA' DI UN PAESE IMPOVERITO: IL 30% DELLE FAMIGLIE CON FIGLI NON SI PUÒ PERMETTERE NEMMENO UN GIORNO DI VILLEGGIATURA. LE SPIAGGE SI SVUOTANO E GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI SI SURRISCALDANO: QUANDO LE PERSONE VEDONO I PORTAFOGLI SVUOTARSI, S’INCAZZANO, E CAMBIANO PARTITO ALLE ELEZIONI – I BALNEARI, PROTETTI DAL CENTRODESTRA, FRIGNANO, MA LA COLPA È SOPRATTUTTO LA LORO: SOLO IN ITALIA TROVARE SPIAGGE LIBERE È UN’IMPRESA. E LETTINI E OMBRELLONI SONO ARRIVATI A CIFRE FOLLI, TRA I 40 E I 70 EURO AL GIORNO – ELLY SCHLEIN SI SVEGLIA DAL TORPORE E BATTE UN COLPO: “I SALARI SONO TROPPO BASSI, IL GOVERNO DOVREBBE APPROVARE IL SALARIO MINIMO”

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE, ALLA FACCIA DEI "TROMBETTIERI DI REGIME" CHE CI RACCONTANO CHE VA TUTTO BENE, MADAMA LA MARCHESA - GLI STABILIMENTI BALNERARI SONO MEZZI VUOTI: GLI ITALIANI, IMPOVERITI E CON I SALARI DA FAME, NON RIESCONO A PERMETTERSI PIU' NEANCHE QUALCHE GIORNO IN UNO STABILIMENTO - E NON E' SOLO UNA QUESTIONE DI PREZZI, CHE COMUNQUE SONO ALLE STELLE: SI RITROVANO IN DIFFICOLTA' ANCHE GLI STABILIMENTI “LOW COST". A JESOLO, DOVE UN LETTINO (CON SPRITZ OMAGGIO) COSTA 16 EURO, UN QUINTO DEI POSTI È LIBERO - I BALNEARI SONO ARRIVATI A RIMPIANGERE I TEDESCHI E NEMMENO IL PONTE DI FERRAGOSTO SEMBRA ATTIRARE GENTE - ORA CHE GLI ITALIANI STANNO SCOPRENDO DI AVERE LE PEZZE AL CULO E IL PORTAFOGLI VUOTO, NONOSTANTE LA PROPAGANDA RAI-MEDIASET RINCOGLIONISCA GLI ELETTORI DI ILLUSIONI, COME CAMBIERA' IL CONSENSO DEGLI ITALIANI? ANDRANNO IN MASSA A VOTARE PER FRATELLI D'ITALIA?

https://www.dagospia.com/cronache/mare-in-crisi-degli-stabilimenti-balneari-colpisce-low-cost-jesolo-443762

 

SCONTRO POLITICO SULLE SPIAGGE IL PD: "VUOTE PER I SALARI BASSI IL PAESE REALE NON VA IN FERIE"

Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/08/11/news/caro_spiagge_pd_scontro_governo-424782931/

 

SPIAGGE VUOTE

I lidi mai così vuoti in piena estate nelle spiagge italiane sono solo la cartina di tornasole. Alla vigilia di una settimana di ferragosto su cui gli operatori turistici delle località di mare puntano per recuperare parte del calo di presenze della stagione, il caro ombrellone fa esplodere lo scontro balneare tra opposizioni e governo.

 

«È l'effetto dei salari troppo bassi», accusano Pd, M5S e Avs. «Tutte bufale, quest'anno c'è il boom della montagna», minimizza il centrodestra.

 

giorgia meloni al mare

«Moltissime famiglie non riescono a partire per le ferie — dice la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della festa dell'Unità di Villadossola — Il governo dovrebbe fare subito due cose per alleggerire il peso dell'inflazione sulle famiglie: ridurre il costo dell'energia, separandolo da quello del gas, e approvare subito un salario minimo in uno dei Paesi che ha tra i salari più bassi d'Europa».

 

Il leader del M5S Giuseppe Conte va all'attacco della premier: «Le due facce del nostro paese: da un lato cittadini che tirano la cinghia mentre dilagano i rincari, dall'altro record di utili per le banche. Meloni è troppo impegnata a fare il calimero contro i giudici e la sinistra per proporre soluzioni». Mentre Nicola Fratoianni di Avs rilancia la proposta di una legge «sblocca stipendi».

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

Attacchi che il governo respinge con una contronarrazione dell'estate di crisi rilanciata dai tg Rai e messa all'indice di componenti del Pd in commissione di vigilanza.

 

«Ancora una volta la Rai, attraverso il Tg1 — denunciano — sceglie di dipingere un Paese che non c'è. Nel servizio sul turismo, la narrazione è quella di un'estate da record, con agosto destinato a "fare il pieno" e un settore in salute. La realtà, invece, racconta altro. Sempre più italiani rinunciano alle vacanze».

 

SPIAGGE VUOTE

Il partito della premier, di certo, non vede crisi. Se gli italiani quest'anno non vanno al mare, è perché «c'è il boom della montagna», dice Luca Di Carlo, presidente della commissione Turismo a Palazzo Madama.

 

Crisi inesistente anche per Gianluca Caramanna, responsabile del dipartimento turismo di Fratelli d'Italia che parla di «ennesima stucchevole polemica della sinistra, alimentata dai suoi media di riferimento» e vede invece «un'Italia al top del mercato turistico mediterraneo».

 

GIORGIA MELONI IN SPIAGGIA

[…]  È il Pd a fare da testa d'ariete: il responsabile economia Antonio Misiani allarga il tiro: non ci sono solo le spiagge vuote. «Secondo le associazioni degli albergatori la stagione si avvia verso un bilancio deludente. Alla base di questo fenomeno ci sono da una parte il caro prezzi delle strutture ricettive, che Altroconsumo stima in un +34% rispetto al 2020, e dall'altra la crisi salariale.

 

Se quest'anno sempre più italiani riducono all'osso le vacanze o vi rinunciano del tutto, è un segnale evidente dell'impoverimento del ceto medio, un tema politico che va portato al centro del dibattito pubblico».

 

E il segretario di + Europa Riccardo Magi rilancia anche la questione della lobby dei balneari: «La destra nega il flop del turismo ma i dati diffusi dalle stesse associazioni di settore sono incontrovertibili — dice — Quello che è più preoccupante è che continuano a difendere il modello ormai fallito della gestione delle nostre spiagge: i continui favori alla lobby dei balneari, sostenuta principalmente dalla destra ma accarezzata dai governi di ogni colore per ottenerne i voti, hanno prodotto il collasso del sistema».

 

2-. CARISSIMA ESTATE - DAGLI OMBRELLONI AI BIGLIETTI AEREI I PREZZI DIVENTANO INSOSTENIBILI

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”

 

SPIAGGE VUOTE

Con le temperature che sfiorano i 40 gradi in gran parte del Paese, la settimana di Ferragosto si sta trasformando in una vera prova di resistenza non solo per il corpo, ma anche per il portafoglio.

 

[…] Quest'anno, a causa dei costi, non tutti sono riusciti a sostenere le spese per partire, molti hanno rinunciato o hanno optato per vacanze alternative. Secondo l'Istat, nel 2024 circa il 30% delle famiglie con uno o due figli non ha potuto permettersi nemmeno qualche giorno di villeggiatura, una percentuale che rischia di crescere ulteriormente.

 

massimiliano dona

Emblematica la situazione nelle spiagge che tra giugno e luglio si sono riempite solo nel weekend, anche perché per un ombrellone e due lettini ormai si è arrivati a cifre folli, tra i 40 e i 70 euro al giorno. Il bilancio degli operatori del settore è di un calo medio delle presenze negli stabilimenti tra il 20 e il 30%. E di conseguenza consumi ridotti al minimo per i servizi di bar, ristoranti, noleggio attrezzature.

 

Colpa del caro ombrellone, puntano il dito i consumatori che parlano di una sorta di «legge del contrappasso», dice Massimiliano Dona dell'Unc. C'è l'idea che molti gestori abbiano alzato i listini per tentare di massimizzare il profitto prima di perdere la concessione balneare, visto che a settembre 2027 scatteranno le gare.

 

[…] Assobalneari risponde alle critiche ricordando che «esistono stabilimenti per tutte le tasche. Il problema è il caro vita che ha ridotto il potere d'acquisto, non bisogna scaricare le responsabilità sulle imprese», è il loro ragionamento.

 

giorgia meloni in bikini al mare foto novella 2000

Il Codacons ha stilato anche una lista dei servizi di lusso in spiaggia: dalla tenda imperiale del Twiga da 1.500 euro al giorno alla zona exclusive da 940 euro del Cinque Vele Beach Club di Pescoluse per il 16 agosto. Ma il salasso non riguarda solo i lidi. A luglio sono cresciuti di quasi il 4% i costi di piscine, palestre e ristoranti; mentre, denuncia l'Unione nazionale consumatori, i prezzi di villaggi, campeggi e ostelli sono saliti addirittura del 16%.

 

Sul fronte trasporti bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2025 sono scattati gli aumenti delle tariffe lungo la rete di Autostrade per l'Italia: +1,8% su 2.800 chilometri, una percentuale in linea con il tasso d'inflazione programmato.

 

I prezzi alla pompa dei carburanti, a quanto risulta all'Osservatorio del ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono sostanzialmente stabili verso l'alto, con qualche piccolo rialzo o ribasso diversificato tra le aziende di distribuzione. La benzina self service si attesta in media a 1,715 euro al litro; il diesel a 1,651 mentre il "servito" arriva rispettivamente a 1,859 e 1,794 euro al litro. Il Gpl segna 0,698 euro al litro e il metano 1,431 euro.

 

massimiliano dona

I biglietti dei voli sono in costante risalita da mesi.  L'Unc rileva un rincaro minimo a luglio del 7%, ma alcune rotte hanno subito un'impennata. Secondo Cirium, società specializzata nell'analisi del settore aeronautico, in Italia gli aumenti estivi vanno da un massimo del 48% per un biglietto economy per la Danimarca al +7% per Grecia e l'Irlanda, passando per il +36% della Spagna e il +10% del Portogallo.

 

E al rientro, l'ultima voce di spesa per le famiglie: i libri scolastici. Per la scuola media si spendono 355 euro, per le superiori si arriva a 553 euro.

 

La vacanza resta un sogno di evasione dal lavoro e dagli impegni quotidiani, ma, visti i costi, il relax è ormai un privilegio, non più un diritto.

SPIAGGE VUOTE

 

3. "CAMPAGNA CONTRO I BALNEARI MA LA COLPA DEL CALO NON È NOSTRA"

A.Z. per “la Repubblica”

 

[…] Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari e titolare di un lido a Comacchio è furente.

 

Che gli stabilimenti balneari siano mezzi vuoti è un fatto incontestabile. Non le sembra?

«La colpa non è certo nostra. Le famiglie non hanno soldi, non sanno come arrivare a fine mese, mutui e bollette insostenibili. E ovviamente si vede costretta a tagliare svago e tempo libero. Questa campagna mediatica contro i balneari sta facendo un danno enorme all'Italia, oggi mi ha chiamato persino il Times».

 

Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia

Mancano gli italiani ma anche gli stranieri. Sarà che ormai andare al mare in Croazia, in Grecia, in Turchia, in Spagna, in Albania, è più conveniente ?

«Noi abbiamo un'Iva molto più alta da pagare e dobbiamo farci carico di servizi, come il salvataggio, che all'estero sono assicurati dai Comuni o dallo Stato».

 

Resta il fatto che le spiagge italiane non sono più attrattive a questi prezzi. Non crede?

« Le famiglie sono costrette a ridurre i giorni di vacanza e se devono scegliere magari fanno due o tre giorni a Ferragosto. Il mercato degli stabilimenti offre un panorama variegato: ce ne sono per tutte le tasche. E non è vero che tutti hanno prezzi altissimi».

 

Nel suo quanto costano due lettini e un ombrellone?

SPIAGGE VUOTE

«Diciotto euro. Domenica pieni, gli altri giorni vuoti anche noi. Ma se andate in giro vedete che neanche le spiagge libere sono piene. La gente non si muove».

 

[…] Le opposizioni accusano il governo di tutelarvi con le concessioni non messe a gara.

« Il governo italiano non ci ha salvaguardato affatto, anzi vuole immolare gli stabilimenti sull'altare di qualche interesse europeo più importante. Tutte le concessioni verranno messe a gara entro il 2027. Non è neanche un esproprio, ma una confisca, in stile cubano».

schlein landini contegiorgia meloni al mare foto oggi

 

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