saviano maria de filippi

DE-SAVIANIZZATELO! - ALDO GRASSO: “NON È OPINIONISTA: È SOLO SAVIANO CHE RECITA SE STESSO. CHE PIATTEZZA IL MONOLOGO AD 'AMICI'” - BEHA: “ORMAI CONTA CHE CI SIA, NON QUELLO CHE DICE”

aldo grassoaldo grasso

1 - NEL CIRCO DI AMICI LO SPAESATO SAVIANO HA RECITATO SAVIANO

Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

Le polemiche che hanno preceduto l’esibizione tv di Roberto Saviano nel programma di Maria De Filippi erano ridicole: Saviano nella tv di Berlusconi, Saviano in un programma di intrattenimento, Saviano nello zoo di «Amici»!  Questa volta il problema non è il contesto ma il testo. Saviano ha fatto la sua apparizione dopo mezzanotte, uno dei tanti ospiti pop di Maria: da Cracco a Morandi, da Antonacci a Virginia Raffaele, da Renato Zero a Sabrina Ferilli.

 

roberto saviano ad amiciroberto saviano ad amici

Saviano era spaesato, smarrito, ha recitato la sua parte di profeta della lotta al male sociale seguendo una copione di gratificante piattezza: «Sicuramente sembra strano che sia qui, cosa c’entro, non canto, non ballo; scrivo, vengo da un altro percorso...».

 

ROBERTO SAVIANO AD AMICI DI MARIA DE FILIPPIROBERTO SAVIANO AD AMICI DI MARIA DE FILIPPI

Sì, ma uno che scrive dovrebbe stare più attento a usare parole come «percorso», da manuale di conversazione fra tronisti. Ha intrattenuto il pubblico sulla necessità di partire, sugli sbarchi dei disperati, sull’informazione («L’informazione è come un lago ghiacciato, ci puoi pattinare sopra… puoi appagarti di un titolo, puoi appagarti di un’opinione oppure puoi rompere quel ghiaccio, tuffarti andare in fondo e farti un’opinione tua…»), sulla foto di una bambina, sul resistere, con citazione finale e scontata di Piero Calamandrei.

 

Saviano liscia il pelo al pubblico, da imbonitore del benpensantismo, dicendo solo quelle cose per cui, colpevolizzandoci, dovremmo poi sentirci più buoni, più impegnati, più umanitari. Saviano ha estremo bisogno di qualcuno che lo aiuti a uscire dall’impasse in cui si trova.

SAVIANO DE FILIPPISAVIANO DE FILIPPI

 

Vittima (in senso letterale) del suo strepitoso successo, non ha saputo ripetersi come scrittore, cambiando editore, non è opinionista (deludenti i suoi interventi settimanali), non è showman. È solo Saviano che recita Saviano, un marchio da sfruttare, un ragazzo adulto che deve trovare il coraggio di ripartire. Maria De Filippi, come al solito, lo ha capito prima di tutti e lo ha arruolato nel suo variegato circo.

 

2 - LETTERA DI OLIVIERO BEHA A DAGOSPIA

SAVIANOSAVIANO

E così Saviano, sul cui capo marmoreo di recente troppo spesso si erano spesi i piccioni, è sceso dal suo piedistallo in Piazza Gomorra per andare a piedi dalla De Filippi, in tv. I piccioni si sono naturalmente sbizzarriti accompagnandone l’allure con un rinforzo di escrementi. Eppure io Saviano lo capisco. Da troppi anni gli hanno /abbiamo fatto credere di essere Saviano anche se il basamento della sua statua era piuttosto esile, un libro suo solo all’arrivo, un’iconografia leggermente equivoca, un’esigenza popolare di anti-camorra da personalizzare.

OLIVIERO 
BEHA
OLIVIERO BEHA

 

Da allora il Nostro ha traccheggiato, ha simulato perfettamente d’essere Saviano, ha fatto il mito più di sera che di mattina, si è arrangiato con cosucce all’apparenza già postume (in senso letterario) e infine dopo aver riempito accadimenti tv con il suo impatto visivo di fisiognomica strepitosa, da “camorrista omeopatico” (pensate se avesse avuto il fisico di Oscar Giannino…!), “è finito” da Maria la Sanguinaria come se avesse dirottato improvvisamente la processione della propria Madonna Pellegrina in partibus infidelium. Quante storie, quante polemiche superflue, direi: di quello che dice o scrive temo infatti che da tempo interessi poco a chiunque, così sarà per la tv dei suoi nuovi “Amici”.

roberto saviano e fabio fazio roberto saviano e fabio fazio

 

Conta che ci sia, non quello che dice. Che lo paghino possibilmente bene, è affar suo assai poco interessante (se non per il mio amico commercialista Giampiero Mughini). Che scalfisca –eufemismo!-un mito, lasciando sguarnita Piazza Gomorra, sarebbe già più interessante se ormai sul tutto, comprese alcune contraddizioni della sua figura intermittentemente e carsicamente venute alla luce, non si fosse stesa una patina di disinteresse su cui appunto infieriscono i piccioni. Non è la lotta tra il bene e il male a risentirne, insomma, ma una semplice, umanissima questione di deiezioni animali sub specie televisiva.

 

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