antonello venditti e francesco de gregori

“CICALONE” E “IL PRINCIPE”: L'AMICIZIA (E LA RIVALITA') TRA  VENDITTI E DE GREGORI DIVENTA UNA DOCU-SERIE SU DISCOVERY+ IN ATTESA DEL TOUR - ANTONELLO: “LA COMMEMORAZIONE L'ABBIAMO GIÀ FATTA. ADESSO FACCIAMO UN'ALTRA COSA. QUELLO CHE NON ABBIAMO FATTO AI TEMPI DI 'THEORIUS CAMPUS': ESSERE UN VERO DUO” - DE GREGORI: “RAPPRESENTIAMO QUALCOSA DI IMPORTANTE PER LA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA” – VIDEO

VIDEO

 

 

https://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/venditti-e-de-gregori-live-in-attesa-del-tour-i-due-cantautori-svelano-le-prove-in-tv/416637/417574

 

 

Mattia Marzi per “il Messaggero”

 

Neanche il tempo di iniziare le prove che Antonello Venditti è già con il telefono in mano, pronto ad aggiornare i fan che lo seguono sui social con una delle sue dirette. Francesco De Gregori lo prende in giro: «Ma fammi capire: dobbiamo andare avanti una settimana così?». In fondo la differenza tra questi due giganti della canzone italiana, le cui strade sono finalmente tornate ad incrociarsi a cinquant' anni dai primi passi sul palco del leggendario Folkstudio e dall'album congiunto Theorius Campus, sta tutta qui: da un lato il grande schivo che poco si concede da sempre, dall'altro un simpatico compagnone che non perde occasione per raccontarsi.

 

LE CANZONI All'Atlantico di Roma fervono i preparativi per il tour che li vedrà tornare a condividere i palchi, partendo il 18 giugno dallo Stadio Olimpico. Mentre le telecamere del regista Stefano Pistolini li riprendono in azione, tutto raccontato nella serie Falegnami & filosofi, sei episodi in esclusiva sulla piattaforma Discovery+ da domani, De Gregori e Venditti provano insieme ai loro musicisti le canzoni che faranno parte della scaletta dei concerti.

 

La tournée andrà avanti per tutta l'estate: diciassette date per girare l'Italia da nord a sud, prima del ritorno nella Capitale per due nuovi concerti in programma l'1 e 2 settembre alla Cavea del Parco della Musica. «La commemorazione l'abbiamo già fatta. Adesso facciamo un'altra cosa. Quello che non abbiamo fatto ai tempi di Theorius Campus: essere un vero duo», spiega Venditti, 73 anni, che neppure nella sala da concerto presa in affitto per le prove del tour si separa dai suoi occhiali da sole a forma di goccia.

 

Non se ne separa nemmeno De Gregori, che di anni ne ha invece 71: «Rappresentiamo qualcosa di importante per la storia della musica italiana. Siamo sempre stati sghembi. Antonello è stato più pop di me, nelle intenzioni e anche nei risultati. Io ho sempre viaggiato un po' schiscio, come dicono a Milano. La miscela detonante che io sento che avviene quando cantiamo insieme sta proprio in questo».

 

de gregori venditti

Tra sigarette e visite a sorpresa in sala si presenta anche Ultimo, che il mentore Venditti presenta al maestro De Gregori le prove proseguono all'insegna di questa ritrovata amicizia che ha ridato carburante ad entrambi. I brani dei rispettivi repertori si susseguono e si mischiano: Bomba o non bomba, Pablo, Generale, Che fantastica storia è la vita, Buonanotte fiorellino, Alta marea. C'è anche Per le strade di Roma: «Tutti e due siamo intimamente romani.

Antonello lo ha dichiarato più di me, in realtà anche io mi sento di appartenere alla logica, alla bellezza e ai problemi di questa città. In questo siamo tutti e due molto legati. Partire dallo Stadio Olimpico è anche un segnale», riflette De Gregori.

 

VENDITTI DE GREGORI 11

LE STORIE I due arrivano a scambiarsi anche le rispettive canzoni. A cantare La donna cannone, ad esempio, è Venditti: «Per decenni abbiamo avuto due suoni e due modi di scrivere canzoni paralleli, nel senso che non si incontravano mai. Questo distacco, durato tantissimi anni, ci permette adesso di ricollegare due storie musicali e due modi di cantare, di far tornare i conti», osserva Francesco. Antonello gli fa eco: «Quello che rimane è una cosa rara: l'amicizia». Sugli spalti ci sarà da commuoversi.

vendittiDE GREGORI VENDITTI 15DE GREGORI VENDITTI 66THEORIUS CAMPUS VENDITTI DE GREGORIantonello venditti de gregori

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”