dago sestini

DAGO GOES TO OXFORD! - L’INTERVISTA DI ROBERTO D’AGOSTINO A “OGGI” BY DIACO: “NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO DA RAGAZZO DI POTER ARRIVARE A TENERE UNA LEZIONE A OXFORD: È UN IMPEGNO FORTE - IO CATTIVO? CONFONDONO LA CATTIVERIA CON LA TENACIA - DAGOSPIA NON CHIUDERÀ MAI: LA SQUADRA CHE HO COSTRUITO POTRÀ CAMMINARE CON LE PROPRIE GAMBE ANCHE QUANDO IO NON CI SARÒ PIÙ”

Pierluigi Diaco su “Oggi”                                      

 

DIACO

La sua vita è sempre stata controcorrente. Mai la stessa direzione, mai la medesima bussola, zero certezze, se non quella di essere, con coraggio e spregiudicatezza, "l’invenzione di se stesso". Roberto D'Agostino - ben più del fondatore di un sito, anticipatore e amplificatore di una società nella quale l'Io si è sostituito in modo diabolico al più ecumenico Noi - è Dagospia ma per chi lo conosce e lo frequenta pure molto altro. Certo, è orgoglioso di essere l'anima di quel portale: immagine e marchio, volto e barba, voce, colori e tatuaggi, megafono promosso sul campo a icona, popolarissimo grazie (anche) alle partecipazioni televisive e al programma tv "Dago in the Sky". È temuto, sì. Molto. E a ragione.

 

francesco vezzoli e dago foto di bacco

La leggenda vuole che sia capace di modificare la reputazione di un personaggio pubblico soltanto - politici, attori, soubrette, wannabe vari, lobbisti improvvisati e vecchie glorie - con il titolo di un articolo. D’Agostino è un uomo di settantuno anni che per tutta la vita ha giocato con la cultura, moda, musica, arte, alto e basso, sopra e sotto.

 

Ha scelto fin da ragazzo di uscire da quella zona di comfort prediletta da molti suoi coetanei (impiegato di banca) e si è incamminato - con inevitabili alti e bassi - verso un percorso entusiasmante fatto di critiche, scontri, indecisioni, rischi, conflitti interiori e capricci del cuore. Le sue contraddizioni sono state la ginnastica migliore che ha praticato: divisivo, venerato da chi non osa affrontarlo, amato da chi gli riconosce una tenerezza mai esibita e odiato da quanti lo invidiano per aver guadagnato la libertà professionale con un semplice, gratuito e geniale "clic”.

 

dago in the sky il regime dell'arte 17

"Dagospia non chiuderà mai", ammette per la prima volta a Oggi. “Non mi risulta che La Repubblica abbia chiuso dopo che il suo fondatore, Eugenio Scalfari, ne ha lasciato la direzione. Per me vale lo stesso: la squadra che ho costruito potrà camminare con le proprie gambe anche quando io non ci sarò più". Parla e gesticola, nella sua casa-museo del centro di Roma, arredata con follia e amore insieme alla moglie Anna Federici, da 25 anni compagna di ali e d'insolenze.

 

Mentre racconta, una gioia bambina mista ad adulta preoccupazione lo attraversa: in questi giorni sta preparando il discorso più importante della sua vita, quello che terrà il 10 maggio prossimo alla Oxford University Italian Society. Titolo della conferenza: "History of now". Perché, assicura, "ll futuro è qui, tra noi, adesso”.

Dago by Sestini

 

Dal quartiere San Lorenzo di Roma a Oxford: neanche nei suoi sogni più remoti...

(ride) "Non me lo sarei mai aspettato da ragazzo di poter arrivare a tenere una lezione a Oxford. La testa mi gira come un frullatore: sto limando la relazione nei minimi dettagli, è un impegno forte. E sì, non nascondo di avere un po’ di paura".

 

D'Agostino spaventato non sembra reale.

"Sbaglia: ci sono due forze motrici fondamentali nella vita: la paura e l’amore. Purtroppo non sono più abbastanza giovane per sapere tutto... Per me, superata la soglia dei settant’anni, questa esperienza rappresenta un esame che un poco mi inquieta. Ma so benissimo che la vita si restringe o si espande in proporzione al nostro coraggio".

 

Dago by Sestini

Raramente tira fuori questa fragilità in pubblico.

"Non si tratta di fragilità, ma di fatica e responsabilità. Non voglio deludere chi verrà ad ascoltarmi a Oxford".

 

Vuole farmi credere che in lei non abitano fragilità?

(ride) "L’unica cosa che latita in me è il tempo: credo di non averne mai abbastanza. Quello che ho a disposizione non basta mai. Perché il tempo è uno stronzo: passa e manco ti saluta".

 

dago ospite a lucci incontra funari

In questa corsa contro il tempo, trova modo di pensare alla morte? La teme?

"Certo che mi strazia, se penso che lascerò mio figlio Rocco e mia moglie Anna. Ma ho sempre amato quella frase di Oscar Wilde che dice: "Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi”. E poi, con la nuova civiltà digitale, tra pc e smartphone, siamo in contatto con la morte dalla mattina alla sera, ogni giorno vediamo vite spezzate dalla casualità o da motivi assurdi, come quelli che hanno spinto alcuni terroristi a far saltare in aria centinaia di persone in Sri Lanka. L'aspetto più brutto che la morte porta con se è bloccarti i piani, i sogni e i progetti a lungo termine: spesso arriva come un fulmine a ciel sereno, ti spazza via in un batter d'occhio".

 

dago e anna

I successi professionali sono utili a esorcizzare il dramma di questo epilogo?

“Il lavoro è la nostra dignità, ma soprattutto la nostra identità: non serve solo per campare e regalarci l'illusione di essere realizzati. Ma ciò che conta davvero è il privato. Il vero successo è quello personale. C'è tanta gente che, pur avendo avuto affermazioni clamorose, soldi e salamelecchi, si è ritrovata sola e con una vita disgraziata.”

 

Lei è soddisfatto della vita che ha scelto?

dago fotografato da adolfo franzo'

"Ne ho vissute tante: bancario, disc-jockey, giornalista, scrittore, e poi radio, televisione, cinema, internet. All'appuntamento più importante della giornata, però, - prima di dormire, quando ognuno di noi chiude gli occhi e si guarda dentro e fa i conti con se stesso - ci arrivo consapevole di aver fatto tanti errori, ma conscio di fare una vita che mi piace e mi appassiona ancora".

 

È diventato l’uomo che sognava di essere da ragazzino?

"No, assolutamente. A 50 anni sono stato investito, travolto, sedotto come tutti da questa nuova civiltà digitale che nessuno poteva prevedere. Parliamoci chiaro: siamo alla vigilia di innovazioni superiori a quelle che la nostra immaginazione può tentare di descrivere. Nei prossimi vent'anni il mondo cambierà più di quanto sia cambiato negli ultimi 300. Internet ha rottamato il mondo modificando le aspirazioni e le ambizioni di molti di noi”.

 

Ed è un male o un bene?

dago in the sky dal bordello alla tela 10

“E' semplicemente diverso. Quella che stiamo vivendo non è solo una rivoluzione tecnologica fatta di nuovi dispositivi, ma è anche il risultato di una ribellione mentale contro il ‘900, un secolo di disastri e di guerre. Negli anni ‘70 si combatteva in nome di una comunità, oggi lottiamo via social per affermare noi stessi, il nostro “marchio”, la nostra identità. Siamo passati dal Noi all’Io con una velocità impressionante: camminiamo con il telefono in mano, lo controlliamo sempre, è ormai una estensione della mente e del corpo. Così è. E non possiamo farci nulla".

DAGO '85

 

Con Dagospia ha colto prima di tanti questo mutamento. Riesce ancora a conservare un lato umano?

(ride) "Anche se mi risulta difficile parlare del mio mondo interiore, sono una persona passionale in tutto quello che faccio. A partire dalla mia famiglia: è un sentimento naturale che viene nutrito dalla comune curiosità nei confronti di ciò che si muove intorno a noi: dal cinema all'arte, dai pettegolezzi al cazzeggio, dai libri alle serie tv".

DAGO A STASERA ITALIA

 

Vuole dirmi che lei e sua moglie, oltre che amanti, siete anche molto complici?

"Non si sposa un corpo ma una testa. Stare con una persona significa saper condividere, saper camminare insieme, tanto è vero che di solito, quando una storia finisce, il motivo è da imputare alla volontà di entrambi - o di uno dei due - di voler percorrere un'altra strada. Con Anna siamo complici: uno fa il colpo, l’altro fa il palo. E viceversa ".

Dago 80

 

Chi è il più critico verso l'altro?

(ride) "Siamo due brontoloni, ma lo rivendico. In una coppia c'è sempre bisogno di uno che ti dice con franchezza: 'Sei uno stronzo'. E io delle critiche di Anna mi fido. In quest'epoca di narcisismo compulsivo, siamo talmente schiavi del nostro ego che avere una persona speciale attraverso la quale guardarsi allo specchio è un vero dono. Anche perché spesso ci guardiamo allo specchio, ma non ci vediamo".

 

D'Agostino chiede mai "scusa"?

"Ma certo. Chiedere scusa è il massimo del coraggio per un uomo. Nessuno di noi è perfetto. Dagospia mica è Mosè alle prese con i 10 Comandamenti: si sbaglia, si ammette l’errore".

 

Il suo brand la tradisce. Lei è un uomo più dolce di quello che sembra.

(ride) "Sarà, ma le chiedo scusa: adesso non ho più voglia di parlare di queste fregnacce".

dago simpatia per il diavolo 1

 

Molti dei suoi detrattori pensano che sia una persona cattiva.

(ride) "Confondono la cattiveria con la tenacia. Mi ritengo testardo e insistente, ma non ho tempo purtroppo di essere pure cattivo".

 

Dagospia è più tenace o più sincero?

"Non esiste la sincerità: la verità è solo un punto di vista. Per Dagospia contano le notizie. Non guardiamo in faccia a nessuno, non facciamo sconti. Osiamo molto, come nessuno fa. E proprio per questo possiamo anche permetterci il lusso, ogni tanto, di sbagliare".    

Dago in redazione - ph Massimo Sestini

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...