sanremo 2017 finale

LA DANDOLATA SANREMESE: ''UN FESTIVAL DEL CAZZO. CON LA VITTORIA DI FRANCESCO GABBANI E IL SUO GORILLA NELLE MUTANDE HANNO VINTO LEGGEREZZA E CAZZEGGIO'' - IL PODIO, E LE MEDAGLIE DELLA CRITICA, SONO UN RISULTATO PIU' SCONTATO E PARACULO - IL FESTIVAL IN CUI LA SANGUNARIA SI È BEATAMENTE E PALESEMENTE ROTTA I COJONI, IL PIÙ GAYO DI SEMPRE, IL FESTIVAL DI TOTTI E DELLA GNOCCA CHE NON C'È. E CHE SE C'È SI FA SOLO ANNUSARE. VEDI LEOTTA E PELLEGRINELLI - VIDEO: COSA SUCCEDE SUL PALCO SUBITO DOPO LA PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE

 

 

VIDEO - COSA SUCCEDE NEI MINUTI DOPO LA VITTORIA DEL FESTIVAL: LA PARTE CHE NON VA IN ONDA

 

 

 

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Alberto Dandolo per Dagospia

 

Un Festival del cazzo. Non c'è dubbio. Con la vittoria di Francesco Gabbani e del suo gorilla nelle mutande alto 25 cm ha vinto la leggerezza sotto le lenzuola e davanti allo schermo. Ha trionfato la gioia, il cazzeggio e il disimpegno. Ma il podio sanremese racconta in realtà molto di più di quel che appare.

 

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Se al primo gradino si è posizionato lo scimmione superdotato, amico personale di Mina e Celentano ( guarda caso ha vinto anche il premio Tim Music ( Mina testimonial) e Rosita Celentano gli ha mandato un messaggio video di supporto), le altre 2 "medaglie" danno l'idea di un risultato un po' scontato e paraguru.

 

Non poteva non essere premiata infatti la "mono-tona" Fiorella Mannoia, sarebbe stato oltraggioso non riconoscere ad una istituzione nazionale del suo peso il dovuto contentino, e non si poteva non essere politicamente corretti premiando Ermal Meta.

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Dando un premio (meritato) all'abanese talentuoso, naturalizzato e integrato ci si è messi la coscienza civile a posto. Un premio segno del buon cuore, con annessa ipocrisia, del Bel Paese.

 

Non ricorderemo inoltre questo Sanremo come il Sanremo di Maria. Lo ricorderemo semmai come il Festival in cui la Sangunaria si è beatamente e palesemente rotta i cojoni. Il Pestival con la minor empatia di sempre tra i due conduttori, in cui Carlo Conti ha inizialmente preferito interpretare il ruolo di valletto per poi riprendersi nelle ultime due serate lo scettro di conduttore maschio e risoluto, incurante della "femmina" al suo fianco.

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Non è infatti un caso che nessun "amico di Maria" tra i cantanti presenti in gara sia salito sul podio dei Campioni. Questo la dice lunga sul futuro del rapporto tra la Rai e la signora Costanzo: un rapporto che non arriverà mai a compimento, per incompatibilità "caratteriali".

 

Lo ricorderemo come il festival di Totti e della gnocca che non c'è. E che se c'è si fa solo annusare. Vedi le fulminee apparizioni degli stacchi di coscia di Diletta Leotta e Marika Pellegrinelli, con il bonus ieri sera della giovane e bonissima fidanzata di Vincent Cassel.

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Lo ricorderemo come il Sanremo più gayo di sempre. D'altra parte ha vinto un ragazzone amato dal mondo arcobaleno, dotato di una virtù assai invadente..."fra tutte le virtù la più indecente".

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