DOMANDA: MA UMBERTO ECO GUARDAVA I SITI PORNO GIÀ NEGLI ANNI 60? - ANALISI DELLA LETTERA AL NIPOTE CHE SPOPOLA SUI SOCIAL NETWORK

1. LA LETTERA DI UMBERTO ECO AL NIPOTE: "MENO YOUPORN, IMPARA A MEMORIA LA VISPA TERESA"

http://espresso.repubblica.it/visioni/2014/01/03/news/umberto-eco-caro-nipote-studia-a-memoria-1.147715


2. UMBERTO ECO GUARDAVA SITI PORNO GIÀ NEGLI ANNI 60?
Luca Mastrantonio per "Corriere.it"

http://criticalmastra.corriere.it/2014/01/07/umberto-eco-guardava-siti-porno-gia-negli-anni-60/


Della lettera di Umberto Eco a suo nipote, pubblicata a inizio anno sull'Espresso, mi ha colpito non tanto la solita damnatio verso Internet, né il sacrosanto invito a imparare a memoria le poesie o, come dice lui, qualsiasi cosa, perché l'importante è esercitarla; ma la raccomandazione iniziale contro la pornografia sul web, giudicata, da frequentatore assiduo e in anticipo sui tempi, piuttosto monotona.

"Se per caso capiti sulle centinaia di siti porno che mostrano il rapporto tra due esseri umani, o tra un essere umano e un animale, in mille modi, cerca di non credere che il sesso sia quello, tra l'altro abbastanza monotono, perché si tratta di una messa in scena per costringerti a non uscire di casa e guardare le vere ragazze."

Ecco: sorvoliamo sul "Se per caso" uno capiti sui siti porno, roba da "Una mia amica vorrebbe capire meglio questa storia dell'orgasmo femminile" o "Un mio amico ha disfunzioni erettili"; Eco rivendica per sé una importante esperienza reale e virtuale in ambito sessuale, cui il nipote deve dare credito.

"Parto dal principio che tu sia eterosessuale, altrimenti adatta le mie raccomandazioni al tuo caso: ma guarda le ragazze, a scuola o dove vai a giocare, perché sono meglio quelle vere che quelle televisive e un giorno ti daranno soddisfazioni maggiori di quelle on line. Credi a chi ha più esperienza di te (e se avessi guardato solo il sesso al computer tuo padre non sarebbe mai nato, e tu chissà dove saresti, anzi non saresti per nulla)."

Se per caso Eco avesse visto solo sesso al computer, cui dà una valenza anticoncezionale, suo figlio (cioè il padre del nipote), non sarebbe mai nato. Ma di che anni stiamo parlando? Eco scrisse al figlio una Lettera di Natale già nel 1964 (raccolta in Diario minimo), dal che dobbiamo dedurre che Eco riusciva a vedere sesso online prima già nei primi anni 60. Un portento! Incredibile, davvero. E dove era possibile vedere negli anni 60 dei siti porno? Eco, comunque, deve averne visto così tanti che ormai li trova monotoni. Ma che siti ha guardato? Ce ne sono di infiniti e solo per overdose li si può considerare monotoni.

Come Walter Siti e Antonio Scurati raccontarono due anni fa, a Bookcity, in un incontro su eros e letteratura, ci sono siti porno dove ti viene la vertigine della lista per il numero di categorie (fu segnalato alla platea numerosa e rumorosa un sito particolarmente ricco, lobstertube.com). Tra l'altro, in quell'occasione Walter Siti elesse come peggiore pagina di sesso della letteratura italiana una scena del Nome della rosa. La elesse e la lesse, con grande divertimento dell'uditorio. Un grammelot anti-erotico.

"La scena di porno peggiore della storia della letteratura italiana è nel Nome della Rosa di Umberto Eco: la scopata del portinaio multilingue fatta con un pastiche dal Cantico dei cantici" (Walter Siti)

Alla fine della sua lettera, Eco suggerisce al nipote di combattere l'atrofia della memoria con qualunque mezzo. Ripetiamo, qualunque mezzo.

La memoria è un muscolo come quelli delle gambe, se non lo eserciti si avvizzisce e tu diventi (dal punto di vista mentale) diversamente abile e cioè (parliamoci chiaro) un idiota. (...) Quindi ecco la mia dieta. Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, "La Cavallina Storna" o "Il sabato del villaggio". (...) Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori, ma attento che non devi solo sapere chi sono i giocatori della Roma di oggi, ma anche quelli di altre squadre, e magari di squadre del passato (figurati che io ricordo la formazione del Torino quando il loro aereo si era schiantato a Superga con tutti i giocatori a bordo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso eccetera).

La conclusione:
Coltiva la memoria, dunque, e da domani impara a memoria "La Vispa Teresa".
Con tutti questi precetti c'è il rischio che il nipote si ribelli. O accolga l'invito a imparare ciò che più gli aggrada, magari più della Vispa Teresa che avea tra l'erbetta... Su Lobstertube.com per esempio ci sono infinite categorie da mandare a memoria. Da A di Acrobatic, Adorable, Adultery, alla Y di Yacht, Yoga...

Ps cosa ne penso del porno? Rubo le parole a Wislava Szymborska, scomparsa il 2 febbraio 2012, la poesia è tratta da Vista con granello di sabbia (Adelphi)

In parere in merito alla pornografia
Non c'è dissolutezza peggiore del pensare.
Questa licenza si moltiplica come gramigna
su un'aiuola per le margheritine.
Nulla è sacro per quelli che pensano.
Chiamare audacemente le cose per nome,
analisi spinte, sintesi impudiche,
caccia selvaggia e sregolata al fatto nudo,
palpeggiamento lascivo di temi scabrosi,
fregola di opinioni - ecco quel che gli piace.

In pieno giorno o a notte fonda
si uniscono in coppie, triangoli e cerchi.
Poco importa il sesso e l'età dei partners.
I loro occhi brillano, gli ardono le guance.
L'amico travia l'amico.
Figlie snaturate corrompono il padre.
Il fratello fa il ruffiano per la sorella minore.
Preferiscono i frutti
dell'albero vietato della conoscenza
alle natiche rosee dei rotocalchi,
a tutta questa pornografia in definitiva ingenua.

I libri che li divertono non sono illustrati.
Il loro unico svago - certe frasi
segnate con l'unghia o la matita.
E' spaventoso in quali posizioni,
con quale sfrenata semplicità
l'intelletto riesca a fecondare l'intelletto.
Posizioni sconosciute perfino al Kamasutra.
Durante questi convegni solo il tè va in calore.

La gente siede sulle sedie, muove le labbra.
Ognuno accavalla le gambe per conto proprio.
Un piede tocca così il pavimento,
l'altro ciondola libero nell'aria.
Solo ogni tanto qualcuno si alza,
va alla finestra
e attraverso una fessura delle tende
scruta furtivo in strada.

 

 

 

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