UN FLOP PER NIENTE SOTTILE - IL PROGRAMMA DI GIULIANO AMATO SU RAITRE VIENE SALUTATO CON L’1,5% DI SHARE, BARATRO DELLA RETE - DAI SALONI DI VILLA MADAMA, L’EX PREMIER CHE NAPOLITANO VORREBBE AL QUIRINALE CI SPIEGA LA CRISI (NON LA SUA, GRAZIE A 30MILA EURO DI PENSIONE) - “DOVREMMO FARE SEMPRE QUESTI PROGRAMMI, CON PERSONE COME AMATO”, HA DETTO GUBITOSI. MENO MALE CHE ORA È LUI A GESTIRE LA PUBBLICITÀ DELLA RAI…

Adriano Botta per http://espresso.repubblica.it

Giuliano Amato«Il nuovo programma domenicale di Giuliano Amato su Rai 3 è accattivante e interessante, un successo annunciato del Servizio pubblico», aveva anticipato giovedì scorso Luigi Gubitosi, direttore generale di viale Mazzini.

L' altro giorno infatti è andata in onda la prima di dodici puntate di "Se una farfalla batte le ali"; dalle ore 13, sulla terza rete Rai (e poi in replica ogni venerdì, dal 2 novembre alle 20:30 su Rai Storia).

Amato sale in cattedra dai saloni di Villa Madama, per spiegare i segreti della globalizzazione: come il mondo è diventato quello che è oggi, come potrebbe diventare domani, e come ogni battito d' ala, in ogni parte del pianeta, si ripercuota anche su di noi.

Di certo un programma cdi alto livello, purtroppo però, il debutto da conduttore televisivo dell'ex Presidente del Consiglio, non è andato oltre l' 1,5 per cento di share, nettamente al di sotto della media della rete. Basti pensare che il Tg3 delle 14.20 ha superato il 9 per cento e subito dopo, "In Mezz'ora" di Lucia Annunziata ha sfiorato il 7 per cento.

Un mega flop della gestione Gubitosi e milioni di euro di pubblicità andati in fumo al "battito d' ali" del dottor Sottile. Ma il Dg Rai, nella sua veste di presidente Sipra, non sembra curarsene: «Dovremmo fare sempre più programmi di questo tipo», ha detto, «utilizzando persone che hanno avuto un' esperienza diretta come Amato".

Riusciranno le due ore di programma sulla Costituzione di Roberto Benigni , previste a dicembre su Rai uno, a salvare una stagione fallimentare per viale Mazzini, segnata dall' inerzia dei nuovi vertici per quanto riguarda progetti tv, da flop a ripetizione dell' intrattenimento, voragini di palinsesto, perdita di tutti i diritti sportivi che contano?

Ci spera Luigi Gubitosi, che, in mancanza di altre idee, ha mobilitato tg e palinsesti, invitandoli a "costruire" una mega promozione del comico toscano fino alla vigilia delle feste natalizie, tutto repertorio senza uno straccio di notizia ma con una frase, lanciata dal fido Mollica e marcata in tutte le occasioni con evidenza sospetta: si attende il ritorno di Benigni in Rai, "fortemente voluto" dal duo Tarantola-Gubitosi. Basterà a far dimenticare Amato?

 

GIULIANO AMATO GIULIANO AMATO LUIGI GUBITOSI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?