adriano celentano belen

MEMORIE DI ADRIANO (CELENTANO) – GLI 80 ANNI DEL “MOLLEAGIATO”, UN DIVO POP DIVERSO DA TUTTI – “BOCCA DISSE CHE ERO UN CRETINO DI TALENTO. ORA SONO SICURO DI AVER TALENTO MA ANCHE IL DUBBIO DI ESSERE UN PO’ CRETINO” – GRILLO: “È CAPACE DI FARE QUALSIASI COSA. ANCHE 35 PUNTATE DI FANTASTICO SENZA ACCORGERSENE” - VIDEO

 

 

Marinella Venegoni per la Stampa

 

adriano celentano

Un altro non lo troviamo, nel giro delle icone macerate di questi anni mediatici. Un altro che venga fuori dai suoi silenzi immobili e - per riaffermare quella sua identità che ignora il tempo - intervenga addirittura sulla preghiera al Padre Nostro, in appoggio a Papa Francesco che contestava quel poco comprensibile «Non indurci in tentazione».

 

CLAUDIA MORI ADRIANO CELENTANO

Così, soltanto un mesetto fa con un articolo sul «Corriere della Sera» nel quale ribadisce il suo «parere-rock», Adriano ha ripetuto con innocenza il senso che sta dietro la celentanità , ovvero l' ostinata diversità e imprevedibilità rispetto a qualunque divismo pop. Scelte prudenti non ne ha fatte mai, e ancora oggi che tutti sono blindati dentro i loro Facebook d' acciaio, lui che sabato compie 80 anni - e non lo diresti mai - è sempre pronto a metter le mani in pasta se per la sua Weltanschauung ne può valere la pena. È che Celentano non ci pensa, non calcola.

MUTI CELENTANO

 

Ha sempre corso volentieri il rischio di essere definito «cretino di talento», come scrisse Giorgio Bocca nel 1987, durante gli anni di Fantastico .

Qualcuno, sempre allora, sospettava di peggio: «È capace di fare qualsiasi cosa. Anche 35 puntate di Fantastico senza accorgersene», ebbe a dire di lui Beppe Grillo, generoso come sempre con i colleghi.

 

D' altronde, fin da ragazzino, Adriano ha studiato solo da Celentano, facendo tesoro di tutto ciò che la vita o il caso gli proponevano.

Somigliava a Jerry Lewis? La cognata lo iscrisse nel '57 a un concorso di sosia, che vinse.

ADRIANO CELENTANO

Rimase folgorato da Rock Around the Clock di Bill Haley? Eccolo al primo Festival del rock' n'roll al Palaghiaccio di Milano, trionfatore con Ciao ti dirò di Giorgio Gaber, che diventerà suo chitarrista. In un' ultima rievocazione a 125 milioni di caz..te , anzi, Giorgio e Adriano cantano quei momenti agitandosi seduti su due seggioline, in un esilarante momento tv.

 

Celentano aveva una vocalità perfetta per il rock, e fianchi da far invidia a Elvis. Anche fisicamente, esibiva un senso istintivo per questo ritmo: quando «molleggiava», muovendo le anche e allargando le gambe al centro del palco, provocava autentiche scosse elettriche in un pubblico che si stava scrollando di dosso fangosi decenni di Giorgio Consolini e Gino Latilla.

 

CELENTANO SERAFINO

24 mila baci , nel 1961, arrivò dopo che Fellini l' aveva trascinato a cantare nella Dolce vita .

Fu un ciclone che si sviluppò a Sanremo cominciando dalle terga che il militare in licenza breve volgeva poco educatamente alla telecamera. Canzoni vivaci, energiche, passionali, cover e originali, fiorirono intorno al personaggio. Oltre all' amore, e alla carezza in un pugno, due costanti, religione e ambientalismo: Pregherò (da Stand By Me ) e Il ragazzo della via Gluck del 1966, o L' albero di 30 piani del quale nel frattempo il mondo si stava riempiendo. In musica è stato un rivoluzionario, e ha persino praticamente inventato il rap con Prisencolinensinainciusol in tempi insospettabili, visto che era il 1973.

 

Ma altrove Adriano si è soprattutto battuto per la conservazione. Della natura, della religione, della famiglia. Claudia Mori, bellissima, sposata nel '64 e madre dei suoi tre figli, è ancora con lui dopo 54 anni. Partner artistica in Chi non lavora non fa l' amore , apparentemente anti-sciopero, che vinse Sanremo 1970.

 

mina celentano

È la sua manager, la sua antagonista, la compagna di giochi, la complice in quel percorso di celentanità senza paura che ha dato il suo contributo alla trasformazione dell' Italia e degli italiani in lunghe ore televisive, esilaranti o spettacolari, o contestate e spesso un po' confuse, prive di un punto di arrivo ben calcolato: il segno anche della sua disarmata celentanità , e delle difficoltà di impegnarsi in un lavoro di gruppo quando ci sono punti di vista da difendere a tutti i costi.

 

Dal balcone degli 80 anni, se volesse, Adriano potrebbe veder scorrere anche la sua vita nel cinema. I successi ma anche le cadute: la gioiosa filastrocca di Yuppi Du del '75 come l' insuccesso clamoroso di Joan Lui dell' 85, con la parabola di un nuovo Messia con tanto di Satana giapponese. Flop pazzesco.

 

celentano dolce vita

Ma fra tv e cinema, quel che ci piace tenere alto è il Celentano che ha venduto 200 milioni di dischi nel mondo, con una rinascita che dura dai '90 grazie anche al team Mogol-Gianni Bella. Tra l' altro, a 80 anni il Nostro sfodera una capacità vocale ancora di tutto rispetto nell' ultimo album Le migliori inciso con la migliore, Mina. L' ultima rilettura, Tutte le migliori , staziona ancora al terzo posto della hit parade, dopo Vasco Rossi e Jovanotti: e in un Paese che senza dirlo mostra gran fretta di dimenticare, Celentano può davvero festeggiare ancora al top. Alla faccia degli 80.

CELENTANO 1CELENTANO SERAFINO

 

MINA CELENTANOMINA CELENTANOMINA CELENTANOMINA CELENTANOMINA CELENTANOcelentano tony reniscelentano tony renis simona venturagiacomo e adriano celentanoadriano celentano claudia moriadriano celentano claudia moricelentano mori geppo il folleadriano celentano e claudia mori 51 anni insiemeteocoli celentanoCELENTANOadriano celentano claudia moriCELENTANOCELENTANOcelentano fo albanese gaber jannacciCELENTANOCELENTANOCELENTANO 1SERAFINO CELENTANO

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO