iva zanicchi

I GIORNI DELL’IVA: "IO VERGINE FINO AI 26 ANNI" – LA ZANICCHI SI RACCONTA IN UN LIBRO – "WALTER CHIARI MI DICEVA: "DOBBIAMO ANDARE A LETTO INSIEME"; UN POMERIGGIO ARRIVA SUA MADRE, ALLARMATA E MI DICE…" - E POI QUEL CORTEGGIAMENTO A MOSCA ("MA MIO MARITO..."), MODUGNO CHE A SANREMO DAVA TESTATE AL MURO, LA VANONI, GLI “INSULTI” DI BENIGNI E BONOLIS (“ROBERTO SI E’ SCUSATO, L’ALTRO NON PERVENUTO”) – “HO CANTATO AL MADISON SQUARE GARDEN CON LA FAMIGLIA DEI GAMBINO CHE ALLA FINE MI HA REGALATO UN…” – VIDEO

 

Alessandro Ferrucci per il Fatto Quotidiano

 

Più che l' aquila di Ligonchio, Iva Zanicchi sembra l' aquila dei quattro continenti: partita dal paesino emiliano, zitta zitta, cheta cheta, ha suonato in Unione Sovietica ("la prima italiana in assoluto"), in Iran davanti allo Scià ("E siamo scappati poco prima della rivoluzione"), in Sudamerica ("In Cile pure insieme alla Lollobrigida") e al Madison Square Garden ("con la famiglia dei Gambino che alla fine mi ha regalato un rotolo di carta igienica").

iva zanicchi

 

Nel frattempo ha vinto tre Sanremo ("sempre con la tremarella"), venduto milioni di dischi, vissuto qualche amore ("fino a 26 anni vergine, eh"), scampato qualche assalto maschile (Alberto Sordi e Walter Chiari protagonisti), ha scoperto i grigi della politica (con Berlusconi); però nel "menu" oltre la musica, c' è una presenza costante, un richiamo atavico: il cibo ("Mi piace, è una colpa?").

 

Il tutto è narrato in un' autobiografia sincera, Nata di luna buona, scritta da lei, non vezzosa, non artefatta, diretta, un po' come del buon lambrusco abbinato allo gnocco fritto, da degustare con il sorriso sulle labbra e l' adeguata leggerezza nel rispetto della storia e della tradizione.

 

I suoi primi ricordi sono legati alla guerra.

iva zanicchi nata di luna buona

Di quando mio padre è tornato dal campo di prigionia: ero piccola, ma ho nitida la sensazione di terrore e delusione quando l' ho rivisto.

 

Come mai?

Era alto 1.85 eppure pesava 40 chili, gli occhi infossati e vuoti, la pelle distrutta, non si reggeva in piedi e non parlava; io mi ero immaginata un genitore biondo, alto, forte e sorridente, e invece mi trovavo davanti a un essere distrutto. Per giorni rimase a letto, in posizione fetale, con mamma che lo accudiva, mentre io piangevo perché mi aveva tolto il posto nel lettone; giorni dopo venne da me e di nascosto mi allungò una cartina con dello zucchero, allora una rarità. Da quel momento è diventato il mio papà.

 

Pansa ha raccontato delle lotte partigiane nel triangolo emiliano.

La lotta con i tedeschi è stata terribile: un giorno le SS hanno piazzato al muro l' intero paese, me compresa; ma a volte abbiamo temuto pure alcune bande di presunti partigiani composte da ex carcerati di Modena, persone senza scrupoli, e uno di loro, nome di battaglia "Lupo", era il peggiore.

 

Non è mai stata comunista.

In paese le donne votavano Dc perché altrimenti il prete le minacciava di scomunica, mentre gli uomini se ne fregavano e preferivano il Pci.

iva zanicchi

Suo padre socialdemocratico.

Una volta lo hanno convinto a candidarsi, lui certo di poter ottenere almeno quindici voti, e invece il giorno delle elezioni ne ha ottenuto solo uno. Il suo.

Neanche la moglie.

Tornò a casa avvelenato, e mamma: "Non voglio mica andare all' inferno per te".

 

Cantava alle feste de l' Unità?

Credo di aver battuto tutti i record di presenza, e una sera ho convinto l' allora segretario della Cgil, Luciano Lama, a intonare con me Fiume amaro, però andavo pure alle feste dell' Amicizia e in un caso mi sono confusa.

 

In che senso?

Pensavo di stare in mezzo ai democristiani, e mi sono lanciata in un sentito Bianco fiore; all' improvviso ho sentito delle urla: ero a una festa de l' Unità. Quindi ho sorriso: "Era uno scherzo, sciocchi!".

 

Però è andata in Unione Sovietica.

Prima di partire il prete del paese mi convoca: "Attenta, lì mangiano i bambini".

 

Un classico.

Appena arrivata a Mosca chiedo di visitare la Piazza Rossa, e scatto una foto ad alcuni ragazzini paffutelli; al ritorno la mostro allo stesso prete: "Lo vede padre, ci sono e pure cicciottelli". E lui: "Li ingrassano per avere più carne".

iva zanicchi

 

In Urss veniva controllata?

Sempre, perennemente e comunque: in quelle settimane avevo delle persone con me, e una di loro, in teoria la più disponibile e tranquilla, l' ho ritrovata il giorno della partenza in aeroporto che mi apriva pure le creme del viso.

 

Lì si è innamorata.

Dopo un corteggiamento in stile Dottor Zivago, una sera mi decido e dico al tipo "ci vediamo in camera", peccato che entro nella hall dell' albergo e trovo mio marito.

Altro viaggio: Iran.

Vissuto insieme a Lando Buzzanca, a quel tempo talmente famoso da non poter camminare per strada; alla fine di uno spettacolo vedo una delle nostre guide sputare sulla foto dello Scià.

 

Pericolosissimo.

E infatti stupita lo racconto ai nostri referenti: "Impossibile, sarai confusa". Invece il giorno dopo assisto con altri alla medesima scena; lì ho capito che era il caso di tornare in Italia, e due mesi dopo è scoppiata la rivoluzione e Moira Orfei, ancora lì, perse il circo.

iva zanicchi

Nel libro parla spesso di cibo.

È una questione genetica, ci sono nata: a due mesi piangevo sempre, mamma disperata non capiva il motivo, fino a quando è arrivata una zia e ha preparato un pancotto con aglio e olio: mangiato tutto. Con me le diete non funzionano.

 

Di fame ha sofferto.

Quando sono andata via di casa e non volevo aiuti perché eravamo poveri: sono cresciuta con gli abiti dismessi dalle mie sorelle, il primo cappotto l' ho conquistato a 18 anni e ci nutrivamo dei "frutti" del bosco; ho mangiato talmente tanti porcini da diventare allergica.

 

Amiche nel mondo della musica?

Era complicato, lavoravamo veramente tanto, e ci ritrovavamo giusto agli appuntamenti comuni, come Sanremo.

 

Con Mina?

Altro livello, di lei potevi avvertire giusto la scia; nei primissimi anni Settanta la Rai aveva previsto un programma per me, lei era fuori dall' Italia; secondo Corrado Pani tornò appositamente per non lasciare spazio a un' altra cantante.

 

alba parietti matteo salvini iva zanicchi

Ornella Vanoni.

Ho sempre subito il suo fascino, ma è complicato mantenerci un rapporto: una volta ti butta le braccia al collo, quella successiva neanche ti saluta; un giorno mi disse: "Tu a Sanremo porti canzoni brutte e vinci, io bellissime ma niente".

Simpatica.

Durante un Sanremo, come forma di protezione, me l' hanno tenuta lontana.

 

Perché?

Soffrivo la ribalta, ogni volta mi agitavo, e lei apposta veniva nei camerini e magari mi smontava: "Questo vestito non è messo bene".

 

Una delizia.

(scoppia a ridere) A una Canzonissima non si presenta alle prove, il regista incazzato decide di non dedicarle neanche un primo piano durante la diretta; finita la sua esibizione, per protesta, inizia a passare davanti alla telecamera, più e più volte e urla.

Peccato che sul palco c' ero io, e dietro lo schermo venti milioni di spettatori.

iva zanicchi 2

L' aquila si agitava Tremavo! Ero timida e ansiosa; a un Sanremo, per tranquillizzarmi, il mio maestro tentò un' ardua strada: "Pensa ai ragazzi morti in Vietnam".

Scoppiai a piangere.

 

Soluzione?

Un' iniezione del medico.

 

Di cosa?

Mai saputo; però non ero l' unica agitata.

 

Chi altro?

Una sera ho trovato Domenico Modugno mentre dava delle testate al muro, quando mi ha vista si è giustificato: "È anche per queste emozioni se siamo qui".

 

Nel 1967 era presente alla morte di Tenco.

Per me, allora, dovevano stoppare il Festival.

Impossibile.

Appena capii cosa era accaduto, iniziai a preparare i bagagli; una volta nella hall mi spiegarono che Claudio Villa e la commissione avevano deciso di proseguire.

Lei lo vinse.

Alla fine dell' esibizione ero sotto choc, altre lacrime, e non riuscivo a urlare quanto tutto fosse mostruoso; chi era intorno a me non capiva.

 

Quelli sono anni di contestazione: l' hanno mai fischiata?

Solo una sera a Torino: volavano pomodori e uova, io per fortuna solo sfiorata, altri non sono riusciti a salire sul palco; un' altra volta a momenti menavo.

Chi?

Dei manifestanti! Per la prima volta mia nonna arriva a Milano: la vado a prendere in auto e le davo sempre del "voi". Poco dopo finiamo in mezzo al bordello, dei ragazzi ci circondano e prendono a mazzate la macchina, per loro lussuosa.

 

Marca?

iva zanicchi 1

Mercedes; allora scendo, mi si chiude il collo dalla rabbia, e grido di tutto; alla fine siamo passate, ma il giorno dopo ho annullato il concerto per assenza di voce (cambia tono). Una volta ho inseguito dei ladri con in mano la refurtiva di casa.

Spasimanti: Alberto Sordi.

Lì forse ho sbagliato.

 

A non cedere?

Temevo di rappresentare solo un trofeo: un amico comune ci aveva già provato, senza risultato.

Corteggiata a lungo.

Da Alberto?

Abbastanza, poi l' ultima sera capisco che è "La" sera e mi agito, bevo troppo, tanto da sentirmi male e correre nel giardino per rimettere; torno in stanza e arriva la sua telefonata: "Ci vediamo?", mi dice. "Va bene, vengo da te".

 

iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 24

E lì Neanche entro che mi salta addosso, prova a togliermi il vestito ma era una guaina: "Aspetta, vado in camera, mi spoglio e torno da te". E invece poi ci ho ripensato; mesi dopo squilla il telefono, era Alberto: "Che te sei persa", e giù una delle sue risate.

 

Stessa sorte per Walter Chiari.

Genio assoluto: i sei mesi di tournée con lui sono stati magnifici, ogni sera improvvisava, non ho mai più incontrato nessuno di quel livello.

E Mi diceva "dobbiamo andare a letto insieme" con la stessa enfasi di quando ordinava la cena: per lui era normale, scontato, ma non ci sono stata; un pomeriggio arriva sua madre, allarmata: "Resisti, fa sempre così, l' amicizia è più importante".

Altro continente: il Sudamerica con la Lollobrigida.

Diva come nessun' altra: per raggiungere il Cile ci volevano più di 32 ore; io distrutta, temevo l' aereo quindi bevevo per stordirmi, e sono arrivata a buttarmi a terra pur di dormire. Lei no. La ricordo impegnata per due ore con la manicure, e una volta atterrati scese la scaletta perfettamente truccata, parrucca in ordine, vestito e tacchi intonati; non solo: saranno stati 40 e passa gradi eppure indossava una pelliccia di visone. A differenza sua io ero ancora distrutta.

 

Diventate amiche?

Solo di notte.

 

iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 30

Che vuol dire?

Il giorno non considerava nessuno, poi a tarda sera bussava alla mia porta, entrava e raccontava in lacrime dei problemi personali, in particolare con il figlio; il giorno successivo mi trattava con fastidio.

 

Quindi?

Alla terza sera non le ho aperto, dentro di me le ho dedicato un bel "vaffanculo" e mi sono messa a dormire.

 

Beve ancora per volare?

I sei anni in Europa mi hanno abituata: non lo amo, ma volo.

Eletta con Forza Italia.

La politica è un ambiente difficile, molto peggio del mondo dello spettacolo.

Addirittura.

Partecipai a delle missioni in Africa per conto della commissione Sviluppo: al mio ritorno spiegai ai colleghi la situazione, e loro: "Abbiamo già tanti problemi in Italia".

Primo incontro con Berlusconi.

Anni Ottanta mi convoca ad Arcore. Accetto. E mi presento in bicicletta, tanto abitavo e abito a 500 metri di distanza; entro nella villa, lui cordiale e affascinante, mi mostra le varie bellezze compreso il teatro con il pianoforte piazzato sul palco.

 

Ha cantato?

Non io, lui! E per mezz' ora il suo repertorio francese.

Ancora viaggi: Madison Square Garden a New York.

iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 18

Ventimila spettatori; terminata l' esibizione si presentano i tre organizzatori: i signori Galate, Genovese e Gambino.

Cognomi "importanti"

Appunto. Comunque entusiasti, e alla fine dello show un loro parente si presenta e mi consegna un pacchetto, per lui prezioso: "È per voi, lo dovete aprire in Italia con tutta la famiglia: è una cosa nuova che da voi non ci sta". Era carta igienica. "Sembra fragile, ma potete utilizzarla tranquillamente".

 

Il suo ultimo Sanremo non è stato felicissimo.

Direi pessimo: prima di salire sul palco, Paolo Bonolis e Roberto Benigni mi hanno insultata anche con allusioni sessuali; se me ne fossi accorta non avrei cantato.

 

Si sono scusati?

iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 27

Benigni sì, ha chiesto perdono: "Ho sentito le risate e mi è scappata la mano"; Bonolis mai pervenuto.

 

Alla fine, chi è lei?

Una donna nata in tempi duri, che ha lottato e avuto la fortuna di soddisfare molte delle sue curiosità. Non tutte. Solo molte.

iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 5iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 23iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 7iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 2iva zanicchi il marito tonino ansoldi e fausto lealiiva zanicchi fausto leali a music farm 2005iva zanicchi a music farm 2005iva zanicchi fausto leali a music farm 2005 iva zanicchiiva zanicchi iva zanicchiiva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 10iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 11iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 20iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 1iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 21iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 25iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 3iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 22iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 26iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 6iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 31iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 4iva zanicchi foto inedite dall'archivio di oggi 19

 

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)