MIXER 24 - COME DAGO-ANTICIPATO, A PARTIRE DA FINE SETTEMBRE MINOLI SBARCA SU RADIO 24

Andrea Biondi per il "Sole 24 Ore"

«È una novità che vivo bene, come tutte le cose nuove che si fanno nella vita, con grande spirito d'avventura». Dopo una vita in Rai, Giovanni Minoli approda a Radio 24. Partirà da fine settembre il suo programma che sarà trasmesso sull'emittente radiofonica del Gruppo 24 Ore. Due ore quotidiane, dalle 9 alle 11. «Ci sarà una parte dedicata all'attualità, con due ospiti fissi in redazione - anticipa Minoli - oltre a un faccia a faccia con i personaggi del giorno, una parte dedicata all'approfondimento storico-culturale e un filo diretto con gli ascoltatori».

Insomma, un concentrato delle esperienze professionali che hanno reso celebre questo giornalista entrato in Rai nel 1972 che lascia Viale Mazzini con un po' di amaro in bocca. «Non parlerei di brusca rottura. Piuttosto di un addio sincero. Il direttore generale Luigi Gubitosi ha deciso di chiudere l'esperienza della Storia siamo noi. E quando succede al programma più premiato della storia della Rai, che potrà pure continuare, ma senza di me sarà un'altra cosa, ti chiedi il perché. E rimani sorpreso».

Ora per il giornalista torinese inizia una nuova avventura che va ad affrontare «un po' come Pirlo, passato dal Milan alla Juve. Insomma, con uno spirito di chi vuole continuare a vincere, anche altrove».

Certo è che tra i conduttori di punta del palinsesto autunnale di Radio 24 arriva ora un pezzo di storia della televisione italiana. Nato a Torino nel '45, per dieci anni capostruttura di Rai2 (ai tempi di Quelli della notte con Renzo Arbore e di Blitz con Gianni Minà), poi direttore della stessa rete, successivamente della struttura Format e ancora direttore di Rai 3, Minoli ha firmato e prodotto decine di programmi, molti dei quali appartengono alla storia della tv italiana, portando in prime time la medicina con Elisir, La grande storia, l'economia con Maastricht Italia e i grandi documentari.

Dopo una parentesi a Stream come direttore generale di prodotto, nel 2002 è tornato in Rai come responsabile di Rai Educational (ha diretto anche i canali Rai Storia e Rai Scuola), consacrando il successo della Storia siamo noi.

«La storia professionale di Giovanni Minoli - dice il direttore del Sole 24 Ore e di Radio 24, Roberto Napoletano - parla da sola. Siamo molto felici che abbia accettato di condividere con noi la sfida dell'informazione radiofonica di qualità che è il segno costitutivo di Radio 24 e del Gruppo 24 Ore».

In fondo, una collaborazione nata in modo molto semplice. «Mi ha telefonato Roberto Napoletano - dice Minoli - che ha sempre apprezzato e stimato il mio lavoro. Così abbiamo deciso di ragionare insieme sul da farsi. Ora mi inserisco in una macchina in corsa con un motore di grande qualità che sta dimostrando una vitalità straordinaria, come dimostrano i dati d'ascolto».

Che per i primi sei mesi del 2013 - come attestano i dati diffusi due giorni fa da Gfk Eurisko con il Radiomonitor - hanno visto l'emittente radiofonica del Gruppo 24 Ore superare di netto la barriera dei 2 milioni di ascoltatori nel giorno medio, con una crescita del 14,3% rispetto al dato totale del 2012.

Attualità, politica, economia, ma anche temi legati alla cultura e allo spettacolo saranno ora i leitmotiv del programma nel quale Minoli vuole «portare i ritmi e l'esperienza di Mixer in radio». Quel programma, che conduceva ed è andato in onda a partire dal 1980 in prima serata, ha rappresentato un punto di svolta per la carriera di Minoli, e ha senz'altro rappresentato anche un importante momento d'innovazione per la televisione italiana, grazie ai "faccia a faccia". «Il faccia a faccia è un linguaggio universale e funzionerà sicuramente anche in radio».

Il programma, che sarà trasmesso da Radio 24, potrebbe dunque configurarsi come una sorta di "Mixer 24", in cui inserire anche tutto il bagaglio di esperienze di una carriera decennale. Innegabile comunque che si tratti di una scommessa per un giornalista che a 68 anni fa «un percorso inverso. In genere si passa dalla radio alla tv».

Il tutto nel segno della continuità, guardando cioè alla stella polare seguita in tutti questi anni di lavoro trascorsi in Rai: la ricerca dell'innovazione. «Vogliamo provare a fare una docu-radio. Sarà una bella sfida», dice Minoli dando appuntamento a fine settembre al suo nuovo pubblico. Al quale si rivolge senza promesse, ma con un auspicio: «Proviamo a vedere se diventiamo amici».

 

Intervento di Giovanni Minoli Giovanni Minoli Giovanni Minoli e Luigi Gubitosi Bettino Craxi e Giovanni Minoliprati14 giovanni minolimin03 giovanni minoli

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