giampiero mughini gad lerner

LA VERSIONE DI MUGHINI - LA LISTA DI GAD LERNER? UNA PORCATA DEGNA DI UN SEMIANALFABETA. CHE UN PRESUNTO INTELLETTUALE METTA INSIEME PREZIOSI E VITTORIO FELTRI, EVOLA E GIUSEPPE CRUCIANI LASCIA DI STUCCO. SI TRATTA DI ELENCHI TALMENTE SFACCIATI E IDIOTI, E VI SPIEGO PERCHÉ - LA REPLICA DI LERNER: ''HO LETTO LA TUA BIOGRAFIA ENCOMIASTICA DI INTERLANDI, E TI ASSICURO CHE LEGGI CERTI TITOLI DEGLI EPIGONI DI OGGI...'' - CONTRO-REPLICA DI MUGHINI

QUI L'ARTICOLO DI GAD LERNER CHE ACCOSTA PREZIOSI, INTERLANDI ED EVOLA A BELPIETRO, FELTRI, CRUCIANI, DEL DEBBIO

 

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/lerner-39-39-caro-dago-insistete-mia-lista-proscrizione-203864.htm

 

 

Giampiero Mughini per Dagospia

 

o GAD LERNER facebook

Caro Dago, vedo che Gad Lerner ci tiene a far conoscere per intero l’articoletto che aveva scritto per il “Venerdì” e che aveva suscitato qualche turbamento tra noi cittadini repubblicani inclini alla tolleranza e al rispetto per chi la pensa diversamente da noi. Lerner invita a leggerlo riga per riga, parola per parola, nome per nome. L’ho fatto e ne sono rimasto allibito, allibito da tali porcate intellettuali degne di un semianalfabeta.

 

Ossia compilare una lista di alcuni presunti energumeni del fascismo e del razzismo – Interlandi, Preziosi, Evola, Almirante – e definirli comparabili ad alcuni presunti energumeni di convinzioni nel presente che non piacciono a Lerner – Del Debbio, Giordano, Belpietro, Cruciani, Vittorio Feltri.

giampiero mughini

 

Ancora ancora si possono giustificare dei ragazzi della scuola media che tentano una comparazione tra le orride leggi razziali del 1938 e il decreto sulla sicurezza del 2019 targato Matteo Salvini. Sono dei ragazzi per l’appunto, inevitabilmente inclini alla semplificazione intellettuale, ancora ignari dell’arte dell’interpretazione storico-politica che sta all’opposto dell’enunciazione di parte.

 

Ma che un presunto intellettuale faccia degli elenchi talmente sfacciati e idioti, lascia di stucco.

Quanto agli energumeni degli anni Trenta, già è uno sbraco mettere assieme Preziosi e Evola. Preziosi era un farabutto intellettuale, uno dei pochi antisemiti calzati e vestiti del nostro Novecento, e del resto le sue colpe le ha pagate buttandosi giù dal balcone assieme alla moglie.

 

Giovanni Preziosi

Evola è tutt’altro personaggio, a cominciare dalla sua cruciale esperienza di pittore dadaista. Da saggista ha scritto alcuni libri di gran calibro, che in Italia gli pubblicava un editore adamantino quale Vanni Scheiwiller. Il suo “Metafisica del sesso” è un testo che non dovrebbe mancare in nessuna biblioteca personale degna di questo nome.

 

Così come non dovrebbe mancare in questa biblioteca l’eventuale libro di chi avesse raccontato l’intreccio di rapporti editoriali e intellettuali al cui centro stava il Telesio Interlandi degli anni Trenta, direttore di giornali che hanno ospitato il fior fiore della nostra cultura, un libro che Leonardo Sciascia avrebbe voluto scrivere se non lo avesse ucciso un raro tumore del sangue.

Julius Evola

 

Quanto a Giorgio Almirante non c’entra nulla con tutto questo. Era un ragazzotto che debuttò nel quotidiano di Interlandi dove gli era accanto il mio carissimo Antonello Trombadori, futura medaglia d’argento al valor militare della Resistenza. L’Almirante del dopoguerra, quello che conta, è un tutt’altro personaggio.

 

Ma quella che è pazzesca solo ad averla pensata è la lista dei reprobi del presente. Che c’entra Cruciani con Del Debbio, e a parte il fatto che sono entrambi miei amici, persone da cui posso dissentire cento volte ma rispettarli tutte e cento le volte? Di che cosa è accusabile un bravissimo giornalista come Belpietro, se non di avere idee diverse da quelle di Lerner?

 

E quale abisso di settarismo e fanatismo è necessario per raffrontare personaggi abissalmente distanti come Vittorio Feltri e Preziosi. E quanto a Mario Giordano, sono più le volte che duelliamo che non le volte che concordiamo, il che non toglie nulla al fatto che quando lo incontro su un set televisivo lo saluto e lo abbraccio.

 

Mai e poi mai avrei creduto che nel terzo millennio qualcuno potesse fare delle liste di proscrizione talmente sciatte e sciagurate.

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

 

 

Replica di Gad Lerner:

 

Caro Mughini,
nel mio semianalfabetismo intriso di fanatismo settario ho letto la biografia piena di ammirazione che hai dedicato a Telesio Interlandi, fondatore e direttore de "La difesa della razza" nella prima edizione Rizzoli. Mi auguro che ristampandola per Marsilio tu abbia approfondito i tratti cruciali del suo spregevole razzismo, che francamente mi parevano diluiti nel profilo encomiastico da te tracciato. Del resto, lo sappiamo, Interlandi è morto nel suo letto nel 1965 dopo essere rientrato in possesso del suo cospicuo patrimonio.


A questo tipo di indulgenza e reticenza postbellica facevo riferimento nel mio articoletto.
Convengo che la levatura intellettuale degli epigoni odierni non sia comparabile a quella dei difensori della razza novecenteschi. Ma ti assicuro che se andassi a riprendere certi titoli di prima pagina o certe invettive radiofoniche e televisive in cui si sono dilettati negli ultimi anni i direttori da me citati, la somiglianza con i testi de "La difesa della razza" apparirebbero anche a te notevoli. Pur nel mutato contesto storico.


Un saluto cordiale,
Gad Lerner
 

 

***CONTRO-REPLICA DI MUGHINI***

 

Caro Dago, vedo che Gad Lerner scrive di avere letto a suo tempo “la mia biografia piena di ammirazione per Telesio Interlandi”. Deve star confondendo il mio libro con quello di qualcun altro. Lo sfido a riferire una pagina, una riga, un aggettivo di quel libro da cui trasudi “ammirazione” per Interlandi. Su tutto possiamo avere idee e valutazioni diverse, non su quel che è davvero un libro, la sua fisionomia, le sue caratteristiche, la sua verità.

 

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

 

 

 

 

benito mussolini telesio interlandi

 

 

vittorio feltridel debbio

 

 

 

 

belpietrogiuseppe cruciani

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?