LE PERLE-PIRLA DELLA SETTIMANA BY TRAVAGLIO - “ALFANO A CENA DALL’EX MAGGIORDOMO DI ARCORE”. UNA RIMPATRIATA TRA COLLEGHI - SIGNORINI: “RENZI MI PIACEVA GIÀ DA SINDACO DI FIRENZE”. LA LINGUA BATTE DOVE IL RENZI VUOLE

Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano

 

angelino alfanoangelino alfano

Intimissimo. “Nell'intimità, io lo chiamo B.” (Francesca Pascale, 4-11). Però sia chiaro che abbiamo cominciato noi.

 

Regicidio. “Napolitano lascia anche perchè affaticato dalla lunga testimonianza davanti ai magistrati di Palermo” (Tg3, 9-11). Quegli assassini maledetti ne hanno ammazzato un altro.

 

Battista, le pantofole! “Alfano cena dal maggiordomo del Cav. Angelino ha festeggiato i 44 anni nel ristorante dell'ex 'custode' di Arcore” (Libero, 2-11). Una rimpatriata fra ex colleghi.

 

Brunara e Ferretta. “Ferrara, hegeliano di destra, sta con il potere” (Renato Brunetta, capogruppo FI alla Camera, Il Foglio, 2-11). “Brunetta è una nube tossica” (Giuliano Ferrara, Il Foglio, 2-11). Il bello è che, una volta tanto, hanno ragione entrambi.

 

ALFONSO SIGNORINI  ALFONSO SIGNORINI

La cena per farli conoscere. “Matteo in ritardo alla cena dei vip. Nel parcheggio Suv, Jaguar e Porsche Cayenne” (Corriere della sera, 7-11). “Con queste cene faccio su 18 milioni e risano il partito” (Matteo Renzi, 6-11). Lui fa sempre la sua Porsche figura.

 

La fine. “Salvini rischia la fine di Monti e Fini” (Giovanni Toti, FI, il Giornale, 5-11). Pensa se rischiasse pure la fine di Toti.

 

Lingua bifocale. “Marianna Madia ci sa fare col gelato” (titolo di “Chi”, 5-11). “Prima mi davano del lecca-Berlusconi, ora mi danno del lecca-Renzi, ma Matteo mi piaceva già da sindaco di Firenze. Ho subito capito che aveva la stoffa” (Alfonso Signorini, direttore di “Chi”, il Giornale, 3-11). La lingua batte dove il Renzi vuole. Signorini ci sa fare con la lingua.

 

Il plastico. “Il processo di Garlasco. Il teste e le bici regalate a Stasi: di una non c'è più traccia” (Corriere della sera, 4-11). Ce l'avrà mica Bruno Vespa?

 

Testa di Legnini. “La legge Severino va rivista, eccessivo sospendere un sindaco condannato per abuso d'ufficio” (Giovanni Legnini, Pd, vicepresidente del Csm, la Repubblica, 1-11). Anzi, bisognerebbe premiarlo.

 

cena renziana a milano 5 cena renziana a milano 5

Sparizioni. “D'Alimonte: 'Le modifiche all'Italicum convengono solo al Pd. Ncd rischia di sparire'” (La Stampa, 6-11). Ncd? Che roba è?

 

Letteratura d'evasione. “Addio scontrini e ricevute, sono strumenti inefficaci. E basta blitz” (Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate, la Repubblica, 7-11). Agenzia delle Uscite.

 

Ladroni a casa nostra. “La Lega perdona Belsito: il segretario Salvini ritira la costituzione di parte civile al processo contro l'ex tesoriere” ( ilfattoquotidiano.it  , 7-11). Un diamante è per sempre.

 

I ragazzi dello zoo di Renzino. “Sono come il calabrone” (Matteo Renzi, presidente del Consiglio, 5-11). “Non faccio il coniglio” (Matteo Renzi, 6-11). Che c'ha da fare per combattere i gufi.

 

MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO RENATO BRUNETTA MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO RENATO BRUNETTA

Birra Moretti. “Non sono candidata a governatore del Veneto, ce ne sono già tanti che si vogliono candidare: probabilmente la senatrice Puppato, c’è l’onorevole Rubinato, magari c’è Zanonato” (Alessandra Moretti, eurodeputata Pd, Un giorno da pecora, Rai2, 28-10). “Davanti al rischio di vedere il Pd locale spaccarsi intorno a questa scelta, ho deciso di rompere gli indugi e chiedere alla direzione regionale di indire le primarie e fissare una data che sia entro la fine di novembre. Sento la necessità forte di entrare subito nel vivo della competizione, perché siamo davanti a un’occasione storica e bisogna fare presto. Non ci sono qui in gioco le carriere e i destini politici personali ma c’è solo il Veneto” (Alessandra Moretti, 2-11). Ricapitolando: non mi candido perchè ci sono altri candidati; mi candido perchè ci sono altri candidati. Cominciamo bene.

giuliano ferrara matteo renzi  giuliano ferrara matteo renzi

 

Deaglio, olio e peperoncino. “Leggo con stupore che i pm palermitani sono rimasti colpiti dalle affermazioni del presidente Napolitano sul ricatto mafioso del 1993. Hanno addirittura considerato un fatto nuovo il riferimento al black out telefonico del luglio 1993. Quella notte era già stata ricordata dall'allora presidente del Consiglio Ciampi nel libro 'Un metodo per governare'... Strano davvero che la Procura di Palermo non lo ricordasse” (Enrico Deaglio, la Repubblica, 6-11). E quando mai la Procura di Palermo avrebbe detto che il black out telefonico è un fatto nuovo? Deaglio dice di averlo “letto con stupore”, ma non dice dove, per la semplice ragione che mai nessun pm di Palermo ha detto una cosa del genere. Il fatto nuovo è il progetto di attentato contro Napolitano e Spadolini, scoperto dai pm a metà ottobre e poi, su loro domanda, raccontato da Napolitano dopo 21 anni di silenzio. Deaglio cita parole mai dette dai pm e dimentica ricordi tardivi del presidente. Strano davvero.

la visita al campo rom di matteo salvini  13la visita al campo rom di matteo salvini 13

 

Fiandaca Maxima. “L'inutile trasferta al Quirinale dei pm di Palermo... Comunque sia, una cosa sembra meno dubbia: in questo difficile e imbarazzante confronto, se c'è stato un vincitore per lucidità intellettuale, stile istituzionale e cultura costituzionale, questo è stato Giorgio Napolitano” (Giovanni Fiandaca, giurista, Il Messaggero, 4-11). Slap slap.

 

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