PIOGGIA ASSASSINA - SALE A 9 IL NUMERO DELLE VITTIME DEL MALTEMPO TRA LIGURIA E TOSCANA (5 DISPERSI) - UN FIUME DI FANGO A MONTEROSSO, IL PAESE DI BORGHETTO È STATO DISTRUTTO DAL FIUME VARA - FRANE, CROLLI E STRADE CHIUSE, BURLANDO CHIEDE L’ESERCITO - NAPOLITANO: ''TRIBUTI DOLOROSI AI CAMBIAMENTI DEL CLIMA'' (TUTTA COLPA DEL CLIMA O TERRITORIO ABBANDONATO ALL’INCURIA E ALLA CEMENTIFICAZIONE?)…

(Adnkronos/Ign) - E' di 9 morti il tragico bilancio del nubifragio che ha colpito Liguria e Toscana. Tra le vittime c'è anche un volontario che è stato trovato morto a Monterosso, alle Cinque terre.

A Borghetto Vara, nello spezzino, tre persone, due anziani e una donna di 50 anni, hanno perso la vita nel crollo di un'abitazione, altri due anziani sono annegati in casa loro, travolti dall'acqua, un'altra persona ha perso la vita in circostanze non ancora accertate. Il paese di Borghetto è stato distrutto dal fiume Vara.

Proseguono le ricerche di altre due persone disperse in mare. Sono decine le località ancora isolate. Dieci bambini di un asilo nido di Rocchetta Vara, rimasti bloccati da ieri pomeriggio, sono stati portati in salvo in elicottero. Mentre turisti e residenti sono stati evacuati via mare da Monterosso e Vernazza.

Resta chiusa intanto l'autostrada A12, La Spezia e Sestri Levante in entrambe le direzioni. Anche la circolazione ferroviaria sulla linea Genova-La Spezia è interrotta per la frana che si è abbattuta sui binari tra Levanto e Corniglia, ma è stato ripristinato un servizio locale, su un binario, nelle tratte Levanto-Monterosso e La Spezia-Corniglia.

Marino Fiasella, presidente della Provincia spezzina, lancia un appello al governo: ''Il nostro è un territorio in ginocchio che ha bisogno di sentire da subito la vicinanza dello Stato".

Cgil, Cisl e Uil della Liguria chiedono stato di calamità e cassa integrazione straordinaria. In particolare, secondo i sindacati, sono più di 30 le realtà produttive del territorio spezzino che hanno subito danni gravissimi e 1.500 i posti di lavoro a rischio.

In Toscana è Aulla (Massa Carrara), nel cuore della Lunigiana, il centro più colpito. Il bilancio delle esondazioni è drammatico: due morti e 300 sfollati, ospitati al palasport. La zona sud della cittadina (che conta 10.500 abitanti) è stata invasa nella notte da acqua e fango, causata dalla tracimazione del fiume Magra.

Le vittime sono una donna trovata senza vita intrappolata in un'auto rovesciata e travolta dall'acqua, in via della Resistenza, e un uomo, rinvenuto cadavere dai sommozzatori nello scantinato della sua abitazione. Una cinquantina di persone sono state tratte in salvo dai vigili del fuoco, intervenuti coi gommoni.

Sempre in Lunigiana, dove sono caduti oltre 360 i millimetri di acqua in 24 ore, sono crollati 5 ponti e sono 7-8 le frazioni isolate, senza luce e senza acqua, con i collegamenti stradali interrotti e le linee telefoniche saltate. La forte pioggia ha causato anche alcune frane nella provincia di Massa Carrara. L'ondata di maltempo ha creato problemi alla viabilità e allagamenti diffusi anche in Versilia. L'autostrada A15 e la linea ferroviaria Parma-La Spezia sono state chiuse.

Il presidente della Toscana, Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza regionale . Inoltre, nel corso di una seduta straordinaria, la giunta regionale ha stanziato 2 milioni di euro, destinati a dare una prima e immediata risposta per le attività di soccorso.

Sotto controllo invece la situazione a Roma dove picchi di pioggia si sono registrati nella mattinata. "Siamo in una situazione completamente diversa rispetto al 20 ottobre", ha spiegato il sindaco di Roma Gianni Alemanno in riferimento al nubifragio di giovedì scorso.

Il Comitato operativo del Dipartimento della protezione civile per la giornata di oggi ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse. L'intenso sistema perturbato di origine atlantica, informa una nota, persisterà in particolare in Veneto e Friuli, estendendosi nella giornata di domani alle regioni centro-meridionali.

Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, sarà domani nelle zone colpite dall'alluvione nello spezzino e nell'alta Toscana. ''Questo Paese sulla cultura della prevenzione e sul rispetto di sé deve ancora fare un bel tratto di strada'', ha detto Gabrielli puntando il dito contro la mancanza di prevenzione in Italia.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha assicurato: ''Posso garantire che il governo assumerà tutti i provvedimenti del caso appena conosciuta e verificata la reale consistenza dei danni che si sono registrati''.

Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le vittime del maltempo in Nord Italia ''sono tributi molto dolorosi per quelli che purtroppo sono o cambiamenti o grossi turbamenti climatici e questo non solo da noi''. ''Purtroppo - ha sottolineato il capo dello Stato al Tg di La7 - non si è riusciti a impedire che vi fossero vittime umane''.

BURLANDO, CHIESTO INVIO ESERCITO IN LIGURIA...
(ANSA) - "La situazione è drammatica, ho chiesto al sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga l'invio dell'esercito in provincia di La Spezia e, in particolare, a Vernazza e Monterosso". Lo dice all'ANSA il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, nel corso del sopralluogo alle zone alluvionate del Levante ligure.

 

MALTEMPO IN LIGURIA MALTEMPO IN LIGURIA MALTEMPO IN LIGURIA maltempo in liguria da corriere.itMALTEMPO IN LIGURIA a maltempo in liguria da corriere.itmaltempo in liguria da corriere.itMALTEMPO IN LIGURIAMaltempo in liguria

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?