arbore collezione radio in plastica

RENZO ARBORE, PASSIONE DI PLASTICA: “E’ UN MATERIALE INEDITO COME LA COCA COLA. NON ESISTE IN NATURA MA SE LO SAI USARE PUO’ DARE VITA A COSE PREZIOSE" - LA SUA MANIA DI COLLEZIONARE OGGETTI DI PLASTICA NACQUE A PALAZZO GRASSI A VENEZIA - LA STORIA DELLA RADIOLINA PERSA A LOS ANGELES E RITROVATA A NEW YORK E LA MOSTRA A PALAZZO REALE DI NAPOLI - VIDEO

 

Emilia Costantini per Il Corriere della Sera

arbore collezione radio in plastica

 

«La plastica è quel materiale che la natura si è dimenticata di creare», diceva il Premio Nobel per la chimica Paul John Flory. Parole che sono musica per le orecchie di Renzo Arbore che della plastica ha fatto il materiale principe nell' arredamento della sua casa romana. «Certo! - esordisce lo showman -. Perché il fascino della plastica è proprio questo: e cioè che non si trova in natura... È un materiale inedito come la Coca Cola che si sono inventati gli americani, che non è né vino, fatto con l' uva, né birra che è fatta con il luppolo, eppure è diventata la terza bevanda al mondo più bevuta.

 

arbore palazzo reale

Bisogna considerarla amica, ripudiando la plasticaccia brutta, quella del becero consumismo, delle buste del supermercato... certo quando penso alle isole di plastica che infestano le acque del pianeta e a quei poveri pesci che ingurgitano bicchieri e bottigliette gettate dalle barche, mi vengono i brividi». Un materiale giustamente odiato da ambientalisti: «Bisogna saperlo usare - insiste - con la plastica si possono creare cose bellissime che, nel tempo, sono diventate preziose. Eccellenti designer e persino scultori, con questa materia, hanno realizzato e continuano a realizzare oggetti stupendi!».

arbore

 

La passione di Arbore nasce da una mostra di circa trent' anni fa: «Ero a Venezia e mi capitò di andare a visitare un' esposizione a Palazzo Grassi che si intitolava appunto "Gli anni di plastica". E fu in quell' occasione che ritrovai oggetti che mi riportavano agli anni della mia infanzia-adolescenza, per esempio certi gioielli come il bellissimo bracciale a forma di vipera che mio padre regalò a mia madre... ricordate la canzone "Vipera sul braccio di colei, c' oggi distrugge tutti i sogni miei"?... - canticchia il motivo, Renzo -. E poi oggetti ispirati al Futurismo, le prime borsette, i primi piatti e bicchieri, per non parlare poi di tutto il déco italiano...

 

arbore

Da allora sono diventato collezionista». Una casa affollata di forme e presenze curiose, strane, divertenti tra colori sgargianti e trasparenze: «Sono un cultore di bachelite, vinile, celluloide, catalina.. materie diventate ormai pregiate. Il collezionismo nasce dalla fissazione per la fantasia, tutti i prodotti dell' immaginazione mi eccitano, però bisogna distinguere tra quelli kitsch, i cosiddetti gadget, e quelli stravaganti, strani, creati da designer. È questo che accende la mia curiosità, ciò che i disegnatori si sono divertiti a inventare».

arbore collezione

 

E nel tempo lo showman ha progettato anche una linea di mobili in plastica, la Miami Swing by Renzo Arbore, realizzata dai suoi scenografi storici, Giovanni Licheri e Alida Cappellini: «Perché Miami? Fui tra i primi a comprare casa nella metropoli della Florida, grazie a un invito di Mike Bongiorno, che ne aveva già una. Al mare, si sa, i mobili di plastica hanno il loro perché.

 

Resistono molto di più del legno o del metallo alla salsedine. La plastica è duttile, si possono comporre cose che col vetro, ad esempio, è impossibile... Marco Lodola, artista visivo e scultore della plastica, fa cose egregie».

arbore

 

Insomma, esistono dei pregiudizi sulla plastica che vanno abbattuti? «I tentativi nei centri commerciali di sostituirla con la carta sono lodevoli, ma le buste di plastica reggono meglio la spesa. Ci vorrebbe più educazione nel suo uso, perché si può riciclare... le isole di plastica sono terribili».

 

Nel collezionismo esiste anche il fattore nostalgia? «Sì. Ricordo quando anni fa capitai a Los Angeles in un negozio che si chiamava proprio Nostalghia. Entro e sento suonare da una radio di plastica la musica di Polvere di stelle. Chiesi al commerciante di vendermela, ma non era in vendita e non riuscii a convincerlo. Dopo qualche tempo vado a New York e ritrovo in un altro negozio la stessa radio: stavolta la comprai, feci una specie di rapina, temendo ripensamenti...». I pezzi migliori della collezione sono in mostra a Napoli, Palazzo Reale, e Renzo esprime un desiderio: «In futuro intendo donarla a un museo che la tenga bene per sempre, a futura memoria».

laurito, arbore, renato e dago. dago e arbore...arbore

arbore mostraarbore mostra 1

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…