1. NON BASTAVA LA RUDE POLEMICA DELL’ALTRO FINALISTA DI “MASTERCHEF 3” ALMO BIBOLOTTI ( “LA VITTORIA DI FEDERICO FERRERO È STATA UNA FARSA, HA AVUTO MEZZ’ORA IN PIÙ SU TUTTI I PIATTI”), PER NON PARLARE DEL DISASTRO DELLA DIRETTA (I TRE CHEF IMBRANATI) E L'ANNUNCIO DEL VINCITORE DA PARTE DELL'ANSA PRIMA DELLA PROCLAMAZIONE UFFICIALE, ORA SBUCA FUORI IL “VERO” SCANDALO: IL RAPPORTO DEL VINCITORE FEDERICO FERRERO CON BARILLA, PRINCIPALE SPONSOR DEL PROGRAMMA

1. MASTERCHEF 3, FEDERICO FERRERO VINCE MA SUI SOCIAL È POLEMICA: "COLLABORA CON BARILLA, SPONSOR DEL PROGRAMMA"
http://www.huffingtonpost.it/2014/03/07/federico-ferrero-masterchef-collabora-con-barilla_n_4919023.html?utm_hp_ref=italy

Sarà per il successo di ascolti portato a casa, sarà per i tanti fan che si ritrovano orfani della trasmissione, ma Masterchef 3 continua ad alimentare il dibattito mediatico anche dopo la conclusione. Non bastava la polemica sull'annuncio del vincitore da parte dell'Ansa prima della proclamazione ufficiale in diretta, alcuni utenti di Twitter e Facebook stanno avanzando dubbi sullo stesso vincitore Federico e sul suo rapporto con Barilla, principale sponsor del programma.

Il medico torinese ha infatti indossato il cappello Barilla in progetti di alimentazione ("Healthcare Food Marketing", di cui Federico si occupa): nel 2012, in particolare, pare abbia tenuto un Workshop presso la sede dell'azienda a Parma.

Come si legge sul profilo Facebook dell'agenzia pubblicitaria che aveva preso parte al progetto, questo era stato organizzato da ferreroHCS, di cui Federico è titolare, in collaborazione con Barilla, ed era ispirato ai principi dell'HGM: "Una particolare tecnica che incontra il consenso delle aziende del comparto alimentare interessate a cogliere l'opportunità di promuovere, nella maniera più moderna e corretta, gli aspetti salutistici dei propri prodotti".

Molti commentatori hanno storto il naso di fronte alle foto in cui si vede Federico nella sede della Barilla, tanto da ritenere sospetta questa coincidenza. Ma finora non è stata ravvisata nessuna irregolarità che possa mettere in dubbio la validità della vittoria del concorrente.

Sarà per l'amarezza, sarà per il sapore della sconfitta proprio al fotofinish, anche Almo, l'altro finalista, "sporca" con una polemica il trionfo del torinese: "La vittoria di Federico è stata una farsa, ha avuto mezz'ora in più su tutti i piatti", ha detto in conferenza stampa. Insinuazioni, per ora, senza fondamento e che nulla tolgono all'epilogo del programma.

La precisazione di Barilla. "Non c'è stata mai alcuna forma di collaborazione tra Barilla e Federico, vincitore di MasterChef. Federico ha solo partecipato ad un workshop Barilla della durata di un giorno, precisamente in data 28/11/12. In occasione del workshop, Federico ha portato in visita un gruppo di laureandi in marketing dell'università di Torino per un'esercitazione sulla pasta. Barilla precisa inoltre che gli sponsor non hanno avuto nessuna voce in capitolo nella selezione dei concorrenti della trasmissione".

2. BARILLA SPONSOR DI MASTERCHEF E I DUBBI SULLA VITTORIA DI FERRERO
http://istitutobarometro.blogspot.it/2014/02/barilla-sponsor-social-di-masterchef-fa.html

Nella scorsa edizione di Masterchef la vittoria era andata a Tiziana Stefanelli, che poi si venne a sapere che era la moglie di un potente dirigente di Finmeccanica. Questo gossip scatenò numerose polemiche, anche su Twitter, e dubbi sulla gara del talent di Skyuno dopo i dubbi di alcuni concorrenti sulla vittoria della Stefanelli . Articolo del Messaggero del 22 Febbraio 2013 Masterchef, Tiziana e lo scandalo Finmeccanica: bufera su Twitter;

E così anche quest'anno, per non smentirsi, la vittoria del nutrizionista Federico Francesco Ferrero ha scatenato nuove polemiche perché è saltato fuori che il vincitore collabora ad alcuni progetti con Barilla, main sponsor di Masterchef. A testimoniare la veridicità di questa notizia ci sono diverse foto sbucate in cui il nutrizionista è fotografato nell'azienda di Parma. Masterchef 3, Federico Ferrero vince ma sui social è polemica: "Collabora con Barilla, sponsor del programma"

Chi aveva visto l'ultima puntata di Masterchef aveva notato la sera stessa che c'era qualche cosa che non andava nello scorrere della finale, e su Twitter in molti avevano "denunciato" gli aiutini dati a Ferrero. Il giorno dopo, in conferenza stampa, il concorrente Almo, arrivato secondo, ma che avrebbe potuto vincere meritatamente, aveva dichiarato: "la vittoria di Federico è stata una farsa, ha avuto mezz'ora in più su tutti i piatti".

In una televisione a pagamento come Sky, sarebbe impensabile che siano proprio gli sponsor a fare il bello e cattivo tempo nei programmi TV, neanche fosse una TV commerciale free che vive solo di inserzioni pubblicitarie. O viene fatta piena luce su questa vicenda oppure Sky rischia di perdere di credibilità agli occhi dei propri abbonati.

3. IL PERFEZIONISMO. ERA IL PERFEZIONISMO LA CIFRA DEI TALENT SHOW TARGATI SKY. X FACTOR, MASTERCHEF, THE APPRENTICE.
Maurizio Caverzan per Il Giornale

Un ingranaggio preciso come un orologio al quarzo. Tutto che s'incastra come in un puzzle elettronico. Come i mattoncini di un Tetris televisivo. La domanda che aleggiava sulla cosiddetta trilogia della contemporaneità era: si possono ancora migliorare quei format? L'altra sera si è visto com'è possibile peggiorarli.

In un quarto d'ora di diretta, innestata sulle puntate registrate fino a prima della proclamazione del vincitore del terzo MasterChef Italia (SkyUno, giovedì, ore 21,10), il mito della ricerca della perfezione della pay tv di Murdoch è andato in fumo.

I due concorrenti, il barese Almo Bibolotti e il torinese Federico Ferrero, avevano preparato il loro menù completo di tre elaboratissime portate per la sfida finale che assegnava centomila euro e dava diritto alla pubblicazione di un ricettario firmato.

Con l'enfasi che contraddistingue questi cooking show, sotto lo sguardo accigliato dei giudici, la cucina si trasforma nel posto dell'apocalisse. Il duello degli chef in un thriller senz'appello. Al vertice della tensione Cracco, Bastianich e Barbieri si riuniscono e ponderano. Scrivono nella busta il nome del vincitore e danno appuntamento per la proclamazione.

Stacco pubblicitario e dallo studio di Via Mecenate ci si ritrova sul palco dei Magazzini Generali di Milano. Qui però siamo improvvisamente in diretta e, per l'appunto, casca il palco. I tre giudici, fino a quel momento impeccabili grazie al montaggio, annaspano perdendo ritmo e fluidità. Nessuno di loro è Simona Ventura o Morgan.

Cracco accentua la parlata già piuttosto stentorea. Bastianich tenta un duetto con Rachida. Per guardare i due chef finalisti son costretti a dare le spalle al pubblico. Quel che è peggio è che anche il loro aspetto è improvvisamente cambiato. Barbieri ha i capelli stirati, Bastianich è senza pizzetto. Del resto, dalle puntate registrate all'ultimo quarto d'ora in diretta son passati sette mesi. Il rischio era elevato. È andata male.


3. LA DIRETTA DANNEGGIA IL TALENT SULLA CUCINA
Aldo Grasso per Corriere della Sera

Mai più in diretta! L'ultima parte della finale di «Masterchef» è andata in diretta ai Magazzini Generali di Milano, nel tentativo di costruire un evento nell'evento e di tener al sicuro il segreto sul vincitore sigillandolo in una busta nota solo a Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich (Skyuno, giovedì, ore 21.10).

Vero è che a «Masterchef» la diretta non serve, anzi è dannosa. I giudici non sono conduttori e faticano a tenere lo studio, ma soprattutto è ormai chiaro che la reale forza del programma è la perfezione del racconto, la capacità di costruire dei personaggi interessanti, lo sviluppo di una tensione emotiva che si può realizzare solo a posteriori, con il montaggio, l'aggiunta della musica, i «confessionali» dei concorrenti che funzionano da contrappunto (gli autori quest'anno di sono presi qualche vacanza: troppi riassunti!).

Grazie a un'ottima scelta del casting (da cui sono nati dei veri e propri tormentoni, come Rachida, la concorrente che tutti amavano odiare), il racconto del cibo è sempre stato un'occasione per parlare d'altro: rivalità, riscatto, legame con le proprie origini, disciplina, metodo. È il racconto che ha permesso agli ascolti di crescere. Ha vinto Federico, il medico di Torino (aiuto, un feticista della sperimentazione, non un campione di simpatia!) che ha avuto la meglio su Almo (sua moglie è impietrita!).

Il problema futuro di «Masterchef» sarà quello di armonizzare le dinamiche della giuria (ormai i tre sono superstar, Barbieri gira da un programma all'altro vestito come un gagà) con quelle dei concorrenti, in modo da non prevaricare. Intanto sta per partire «Junior Masterchef Italia» con la grande Lidia Bastianich, la regina della «cucina tricolore a New York». La sua presenza è una specie di risarcimento storico nei confronti della tragedia dell'esodo giuliano, una macchia difficilmente cancellabile.

 

FEDERICO FERRERO AL WORKSHOP DI BARILLAFINALISTI MASTERCHEF Masterchef Almo ENRICA DI MASTERCHEF giudici master chef finale masterchef I GIUDICI MASTERCHEFI GIUDICI MASTERCHEFDIRETTA MASTERCHEF A MILANO MASTERCHEFRachida I GIUDICI MASTERCHEFMasterChef Italia Concorrenti e FEDERICO FERRERO AL WORKSHOP DI BARILLA FEDERICO FERRERO AL WORKSHOP DI BARILLA

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....